Dal 2 marzo al 1° aprile alla Galleria Artespressione
Adriana Bisi Fabbri, artista a tutto tondo, in mostra a Milano tra ironia e caricatura
Adriana Bisi Fabbri, Figura femminile, 1912 circa, Tempera su carta | Courtesy Galleria Artespressione
Samantha De Martin
01/03/2023
Milano - In un contesto in cui la via dell’arte, soprattutto satirica, era preclusa alle donne, Adriana Fabbri si è fatta strada grazie al talento innato e alla raffinata intelligenza di una figura libera che anticipa un nuovo modo di vivere la femminilità.
Alla feconda creatività e alla passione per la sperimentazione dell’artista ferrarese che nel 1911 partecipò alla Prima Esposizione d'Arte Libera organizzata a Milano da Umberto Boccioni (suo secondo cugino per parte di madre) e che a Roma ebbe contatti con i futuristi Luciano Folgore e Giacomo Balla, la Galleria Artespressione dedica una mostra in programma dal 2 marzo al 1° aprile.
Da sempre aperta alla modernità e alle novità anche grazie al suo temperamento carismatico,“Adri” intuisce e interpreta con anticipo i linguaggi dei movimenti che animano l’arte italiana, come il divisionismo e il futurismo e, in Europa, la secessione e l’espressionismo.
Adriana Bisi Fabbri, Bergamo, 1907 - 1908 circa, Olio su cartoncino | Courtesy Galleria Artespressione
Tra le prime donne in Italia ad aver indossato i pantaloni, più per comodità che per civetteria, Fabbri trascorse parte della giovinezza a Padova, ospite di sua zia Cecilia Forlani, madre di Boccioni.
A cura di Matteo Pacini, con testo di Luigi Sansone, il percorso Adriana Bisi Fabbri. Precorrere i tempi si sofferma sulla grande pittrice, illustratrice, caricaturista del secolo scorso, mettendone in luce la complessità, l’eclettismo, l’ironia.
Con questa esposizione la galleria milanese di via della Palla approfondisce una ricerca su alcune correnti artistiche tra Ottocento e Novecento, inaugurando un ciclo di eventi dedicati ad alcune personalità di spessore, ma poco note al grande pubblico.
La poetica di Adriana Bisi Fabbri incentrata su ritratti, caricature, bozzetti, manifesti, curiosi autoritratti correrà in mostra attraverso raffinate opere su carta di medio e piccolo formato, mentre a incantare il pubblico saranno le suggestive opere a olio, pastello, tempera, acquerello, china, matita, che l’hanno consacrata tra gli esponenti del movimento degli “ardimentosi”.
Adriana Bisi Fabbri, Autocaricatura, 1910 circa, Pastello su carta | Courtesy Galleria Artespressione
“Questa mostra - spiega il curatore Matteo Pacini - rappresenta l’occasione per restituire alla figura di una grande artista del Novecento, non sufficientemente ricordata nel tempo, la luce che merita la complessità del suo lavoro, l’ironia e l’eclettismo di una produzione ampia e brillante arrivata ai giorni nostri con una fama sicuramente inferiore al dovuto”.
La rassegna restituisce infatti la sfaccettata produzione di un’artista che ha consegnato ai posteri una moltitudine di opere intime, “delicate e familiari”, come nota Luigi Sansone, nelle quali “il forte legame con la famiglia è una costante fonte d'ispirazione per ritrarre il marito e i figli Marco e Riccardo in una varietà di atteggiamenti". Ne sono un esempio i disegni Giannetto Bisi e Adriana mentre leggono, 1906 c., Giannetto Bisi mentre legge, 1906 c., nei quali l'artista capta le espressioni psicologicamente più intense e tipiche del loro vivere.
Adriana Bisi Fabbri, Giannetto, 1912 circa, Tempera su carta | Courtesy Galleria Artespressione
Ai ricercati modelli per abiti alla moda la mostra affianca caricature come L’alpino o Il dio dei tedeschi, fino a restituire enigmatici ritratti e autoritratti che, complici il tratto ricercato e i sapienti chiaroscuri, sottraggono alla carta volti dalla carica espressiva sorprendente.
La mostra, a ingresso libero, è aperta da martedì a sabato dalle 12 alle 19.
Leggi anche:
• Adriana Bisi Fabbri. Precorrere i tempi
Alla feconda creatività e alla passione per la sperimentazione dell’artista ferrarese che nel 1911 partecipò alla Prima Esposizione d'Arte Libera organizzata a Milano da Umberto Boccioni (suo secondo cugino per parte di madre) e che a Roma ebbe contatti con i futuristi Luciano Folgore e Giacomo Balla, la Galleria Artespressione dedica una mostra in programma dal 2 marzo al 1° aprile.
Da sempre aperta alla modernità e alle novità anche grazie al suo temperamento carismatico,“Adri” intuisce e interpreta con anticipo i linguaggi dei movimenti che animano l’arte italiana, come il divisionismo e il futurismo e, in Europa, la secessione e l’espressionismo.
Adriana Bisi Fabbri, Bergamo, 1907 - 1908 circa, Olio su cartoncino | Courtesy Galleria Artespressione
Tra le prime donne in Italia ad aver indossato i pantaloni, più per comodità che per civetteria, Fabbri trascorse parte della giovinezza a Padova, ospite di sua zia Cecilia Forlani, madre di Boccioni.
A cura di Matteo Pacini, con testo di Luigi Sansone, il percorso Adriana Bisi Fabbri. Precorrere i tempi si sofferma sulla grande pittrice, illustratrice, caricaturista del secolo scorso, mettendone in luce la complessità, l’eclettismo, l’ironia.
Con questa esposizione la galleria milanese di via della Palla approfondisce una ricerca su alcune correnti artistiche tra Ottocento e Novecento, inaugurando un ciclo di eventi dedicati ad alcune personalità di spessore, ma poco note al grande pubblico.
La poetica di Adriana Bisi Fabbri incentrata su ritratti, caricature, bozzetti, manifesti, curiosi autoritratti correrà in mostra attraverso raffinate opere su carta di medio e piccolo formato, mentre a incantare il pubblico saranno le suggestive opere a olio, pastello, tempera, acquerello, china, matita, che l’hanno consacrata tra gli esponenti del movimento degli “ardimentosi”.
Adriana Bisi Fabbri, Autocaricatura, 1910 circa, Pastello su carta | Courtesy Galleria Artespressione
“Questa mostra - spiega il curatore Matteo Pacini - rappresenta l’occasione per restituire alla figura di una grande artista del Novecento, non sufficientemente ricordata nel tempo, la luce che merita la complessità del suo lavoro, l’ironia e l’eclettismo di una produzione ampia e brillante arrivata ai giorni nostri con una fama sicuramente inferiore al dovuto”.
La rassegna restituisce infatti la sfaccettata produzione di un’artista che ha consegnato ai posteri una moltitudine di opere intime, “delicate e familiari”, come nota Luigi Sansone, nelle quali “il forte legame con la famiglia è una costante fonte d'ispirazione per ritrarre il marito e i figli Marco e Riccardo in una varietà di atteggiamenti". Ne sono un esempio i disegni Giannetto Bisi e Adriana mentre leggono, 1906 c., Giannetto Bisi mentre legge, 1906 c., nei quali l'artista capta le espressioni psicologicamente più intense e tipiche del loro vivere.
Adriana Bisi Fabbri, Giannetto, 1912 circa, Tempera su carta | Courtesy Galleria Artespressione
Ai ricercati modelli per abiti alla moda la mostra affianca caricature come L’alpino o Il dio dei tedeschi, fino a restituire enigmatici ritratti e autoritratti che, complici il tratto ricercato e i sapienti chiaroscuri, sottraggono alla carta volti dalla carica espressiva sorprendente.
La mostra, a ingresso libero, è aperta da martedì a sabato dalle 12 alle 19.
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