Il 31 luglio e il 1 agosto all’Auditorium Expo di Milano 

A Milano il G83 della cultura

Albero della vita, Expo 2015
 

Ludovica Sanfelice

31/07/2015

Milano - Sono ottantatre i paesi che partecipano ai lavori della Conferenza Internazionale dei ministri della cultura che per la prima volta nella storia, e per inziativa italiana, riunisce delegazioni di tutto il mondo intorno al tema “Cultura strumento di dialogo tra i popoli”.

“Fuori dai nostri confini tutti riconoscono il ruolo guida dell'Italia nel settore della cultura non solo per il suo immenso patrimonio culturale ma anche per le straordinarie professionalità nei settori della ricerca, dello studio, della tutela, delle professioni legate al patrimonio”, ha commentato attraverso una nota il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, alla vigilia del G83 fissato nel calendario dell’Expo di Milano.

La prima delle due giornate del summit inizia alla Fondazione Prada dove Franceschini ha annunciato la nascita in Italia di una scuola internazionale sul patrimonio culturale, gestita dal ministero. Uno strumento "che offrirà agli studenti di tutto il mondo di venire nel nostro paese per completare il proprio percorso formativo in campi come l'archeologia, la storia dell'arte e la musica": Ci vorranno almeno un paio di anni perché la scuola avvii i corsi, nel frattempo, già da fine anno, partirà un progetto identico realizzato in collaborazione con l'Istituto per il restauro, l'Opificio delle Pietre dure, e l'Istituto Nazionale per la Grafica.

L’agenda dei lavori prosegue con la Conferenza presso l’Auditorium Expo dove oltre alle autorità dei diversi paesi è prevista la partecipazione di rappresentanti di Unesco, UnWTO, Consiglio d’Europa e Iccrom e autorevoli personalità del mondo della cultura, e dove interverrà anche il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi.

Il dialogo verterà principalmente sulla tutela del patrimonio mondiale con particolare attenzione alle aree colpite da calamità naturali e alle zone di guerra. Molto attesi sono pertanto gli interventi del ministro nepalese e del ministro iracheno. Sotto la lente anche l’azione di contrasto al traffico illecito dei beni archeologici e la protezione internazionale del patrimonio culturale mondiale nelle aree di crisi, anche attraverso l’impiego di adeguate professionalità che ciascun Paese è in grado di mettere a disposizione, sul modello dei “caschi blu della cultura” sostenuti con forza dal ministero italiano.

In serata le delegazioni si sposteranno poi al Teatro alla Scala per assistere alla terza recita de “Il barbiere di Siviglia” realizzata dall’orchestra e dai giovani cantanti dell'Accademia del Teatro meneghino, mentre nella giornata di sabato è fissata una visita al Cenacolo vinciano.

COMMENTI