Lo sguardo di Giacomelli
Giacomelli
27/01/2009
“L'immagine è spirito, materia, tempo, spazio, occasione per lo sguardo. Tracce che sono prove di noi stessi e il segno di una cultura che vive incessantemente i ritmi che reggono la memoria, la storia, le norme del sapere”. Mario Giacomelli
La mostra presenta oltre 200 tra le sue fotografie più importanti, tutte in formato originale, stampe vintage e autografate dall’autore. A Milano per la prima volta una grande presentazione del lavoro di Giacomelli, realizzata in stretta collaborazione con la famiglia e accompagnata dall’analisi storico critica di vari importanti autori.
L’esposizione presenta molte delle celebri serie del grande fotografo, il più importante e innovativo che l’Itala abbia mai avuto. Dalle prime fotografie, scattate sulla spiaggia di Senigallia nel 1953, alle serie dedicate all’Ospizio (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), ai “pretini” in festa nel seminario della città (Io non ho mani che mi carezzino il volto), a Lourdes, alle atmosfere fuori dal tempo di Scanno, ai contadini de La buona terra, alla storia quasi cinematografica di Un uomo, una donna, un amore; senza trascurare le serie dedicate alle grandi poesie che affascinavano con il loro ritmo e la loro profondità Giacomelli (A Silvia, Io sono Nessuno, Ritorno …).
Non mancano in mostra anche le straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, che per tutta la vita Giacomelli non si è mai stancato di fotografare, di riprendere e di sorprendere, ed alcune tra le sue immagini più “materiche”, dove la tensione tra le figure nere e il bianco di fondo si fa attesa drammatica, corposa, lirica.
Per la prima volta, poi, saranno presentate alcune serie inedite (Così come la morte, Ritorno, Territorio del Linguaggio, il volo lento delle farfalle), che testimoniano il lavoro incessante di un grande inventore di immagini.
La mostra di Forma, anteprima di un tour internazionale, diventa così l’eccezionale occasione per conoscere e apprezzare il talento fotografico, l’eccezionale realismo magico di Mario Giacomelli.
Mario Giacomelli nato a Senigallia nel 1925, inizia a lavorare a 13 anni in una tipografia. Nel 1952 compra una macchina fotografica e scatta la sua prima immagine, “L’approdo”. Da allora, fotografo non professionista per scelta, si dedica alla creazione delle sue intense serie fotografiche: la vita d’ospizio, i paesaggi, Scanno, il mondo contadino.
Nel 1953 entra a far parte del gruppo fotografico Misa e nel 1956 de La Bussola. Dal 1955 viene celebrato dall'allora direttore della fotografia del MoMa di new York John Szarkowski e comincia a ottenere riconoscimenti e a esporre in Italia e all’estero. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Muore a Senigallia nel 2000.
Mario Giacomelli La figura nera aspetta il bianco
Dal 16 gennaio al 22 marzo 2009
Forma - Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro 1
Milano 20136
Orari: tutti i giorni h. 10.00/20.00; gio/ven h. 10.00/22.00; lun chiuso
Costo biglietto Intero: 7,50 euro Ridotto: 6,00euro Scuole: 4,00 euro
Tel +39 02 58118067
La mostra presenta oltre 200 tra le sue fotografie più importanti, tutte in formato originale, stampe vintage e autografate dall’autore. A Milano per la prima volta una grande presentazione del lavoro di Giacomelli, realizzata in stretta collaborazione con la famiglia e accompagnata dall’analisi storico critica di vari importanti autori.
L’esposizione presenta molte delle celebri serie del grande fotografo, il più importante e innovativo che l’Itala abbia mai avuto. Dalle prime fotografie, scattate sulla spiaggia di Senigallia nel 1953, alle serie dedicate all’Ospizio (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), ai “pretini” in festa nel seminario della città (Io non ho mani che mi carezzino il volto), a Lourdes, alle atmosfere fuori dal tempo di Scanno, ai contadini de La buona terra, alla storia quasi cinematografica di Un uomo, una donna, un amore; senza trascurare le serie dedicate alle grandi poesie che affascinavano con il loro ritmo e la loro profondità Giacomelli (A Silvia, Io sono Nessuno, Ritorno …).
Non mancano in mostra anche le straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, che per tutta la vita Giacomelli non si è mai stancato di fotografare, di riprendere e di sorprendere, ed alcune tra le sue immagini più “materiche”, dove la tensione tra le figure nere e il bianco di fondo si fa attesa drammatica, corposa, lirica.
Per la prima volta, poi, saranno presentate alcune serie inedite (Così come la morte, Ritorno, Territorio del Linguaggio, il volo lento delle farfalle), che testimoniano il lavoro incessante di un grande inventore di immagini.
La mostra di Forma, anteprima di un tour internazionale, diventa così l’eccezionale occasione per conoscere e apprezzare il talento fotografico, l’eccezionale realismo magico di Mario Giacomelli.
Mario Giacomelli nato a Senigallia nel 1925, inizia a lavorare a 13 anni in una tipografia. Nel 1952 compra una macchina fotografica e scatta la sua prima immagine, “L’approdo”. Da allora, fotografo non professionista per scelta, si dedica alla creazione delle sue intense serie fotografiche: la vita d’ospizio, i paesaggi, Scanno, il mondo contadino.
Nel 1953 entra a far parte del gruppo fotografico Misa e nel 1956 de La Bussola. Dal 1955 viene celebrato dall'allora direttore della fotografia del MoMa di new York John Szarkowski e comincia a ottenere riconoscimenti e a esporre in Italia e all’estero. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Muore a Senigallia nel 2000.
Mario Giacomelli La figura nera aspetta il bianco
Dal 16 gennaio al 22 marzo 2009
Forma - Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro 1
Milano 20136
Orari: tutti i giorni h. 10.00/20.00; gio/ven h. 10.00/22.00; lun chiuso
Costo biglietto Intero: 7,50 euro Ridotto: 6,00euro Scuole: 4,00 euro
Tel +39 02 58118067
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