In Egitto un museo made in Italy

Il museo greco-romano di Alessandria d'Egitto
30/04/2013
Il museo greco-romano di Alessandria d’Egitto, fondato nel 1892 da un archeologo italiano, Giuseppe Botti, e chiuso dal 2005, rinascerà a nuova vita. Il nuovo allestimento avrà, come quello antico, un'anima italiana, dal momento che la progettazione architettonica e museografica sarà realizzata dall'Università della Tuscia, con sede a Viterbo, che, come riferisce l'agenzia di stampa Ansamed, lavorerà anche per la valorizzazione dei siti archeologici di Saqqara e Medinet Madi.
Per il progetto occorreranno 8 milioni di dollari che serviranno a dare un nuovo allestimento alle sale e ai giardini del museo che accoglie circa quarantamila reperti archeologici che interessano un arco di tempo di quasi 1000 anni, dal 331 a.C., fondazione della città di Alessandria, alla conquista araba del 640.
Nicoletta Speltra
Per il progetto occorreranno 8 milioni di dollari che serviranno a dare un nuovo allestimento alle sale e ai giardini del museo che accoglie circa quarantamila reperti archeologici che interessano un arco di tempo di quasi 1000 anni, dal 331 a.C., fondazione della città di Alessandria, alla conquista araba del 640.
Nicoletta Speltra
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