Il perche' di un'esposizione

I Musei della Provincia di Roma
 

01/03/2001

Tracciare un percorso attraverso l’arte e la storia della Provincia di Roma. Questa l’idea della mostra “I Musei della provincia di Roma: percorsi di arte e di storia” che racchiude in uno spazio limitato le infinite realtà di un territorio particolarmente ricco ed eterogeneo. Abbiamo incontrato la Dottoressa Cristiana Marchetti curatrice tecnica della mostra. Dott.ssa Marchetti, ci può raccontare come nasce un progetto come questo? Innanzitutto abbiamo avuto un’ottima opportunità per promuovere i tanti musei che, soprattutto negli ultimi anni, sono stati realizzati in molti centri della provincia romana, ma che nello stesso tempo risultano essere poco conosciuti dal grande pubblico. Era nostra intenzione quella di raccogliere in un’unica esposizione le opere più significative dei musei civici di questi paesi, e credo che l’obbiettivo sia stato ampiamente raggiunto, anche grazie alla partecipazione di ben diciotto comuni, dato significativo, se pensiamo che questa mostra è stata la prima nel suo genere ad essere stata organizzata. Secondo lei, quali motivazioni dovrebbero invogliare un romano a visitare un’esposizione che viene a porsi quasi in competizione con i ben più conosciuti e stimati musei della Capitale. Non è difficile rispondere a questa domanda, considerando che il turista romano generalmente il fine settimana desidera trascorrerlo fuori città, e in particolare la domenica è abituato a fare le cosiddette “gite fuori porta”, potrebbe avere l’occasione di scoprire i tesori che circondano Roma, e quindi di arricchire le proprie escursioni con la visita ad interessanti musei. E poi non bisogna tralasciare il fatto che spesso in questi paesi sono conservate delle opere d’arte di indubbio valore artistico. Ci può indicare quali sono i pezzi più importanti esposti a Palazzo Valentini? E’ senz’altro difficile e riduttivo stilare una classifica dell’importanza delle opere d’arte presenti nella mostra, tuttavia possiamo citare, per fare qualche esempio, i dipinti del XVII secolo, realizzati in olio su tela, e il pregevole busto marmoreo di Papa Alessandro VII dello stesso periodo, messi a disposizione dal Museo Civico di Ariccia. Altri importanti pezzi archeologici sono quelli provenienti dal Museo Civico di Palestrina, tra i quali spiccano: un busto funerario femminile del IV – III secolo a. C., ed alcuni cippi funerari a pigna databili sempre tra il IV e il III secolo a. C., tipici proprio di quella zona. Un altro oggetto importante è il cratere apulo, risalente alla seconda metà del IV secolo a. C., ornato da un pregevole disegno con figure umane, che proviene dal museo di Albano; mentre sono di epoca medievale, e precisamente della metà del XV secolo, alcuni oggetti rinvenuti a Formello, nel corso di uno scavo regolare effettuato durante i lavori di restauro di Palazzo Chigi e che presto saranno sistemati in una mostra permanente che verrà realizzata all’interno dello stesso edificio. Un cenno a parte meritano le opere d’arte recuperate dal Comando dei Carabinieri del Nucleo Tpa e dalla Guardia di Finanza, cui è dedicata una stanza dell’esposizione; tra queste vanno menzionate: una testa in marmo greco di età adrianea, rappresentante Vibia Sabina, un’urna cineraria del I sec. d. C., e alcuni buccheri molto ben conservati risalenti al VII-VI sec. a. C. Qual è l’ elemento che accomuna i musei presenti in questa esposizione? Un dato sopra tutti risalta chiaramente all’occhio attento del visitatore: la maggior parte dei pezzi d’arte esposti proviene da Musei che sono stati aperti di recente e ciò testimonia quanto negli ultimi anni, grazie anche ad una nuova sensibilità sorta in seno alle amministrazioni locali e statali, sia stata avvertita preponderante l’esigenza di valorizzare le testimonianze artistiche e archeologiche di questi centri purtroppo ancora oggi poco conosciuti. Il museo civico rappresenta per un paese un vero e proprio fiore all’occhiello, è la testimonianza concreta che quel paese nasce nella storia ed ha una propria storia che va catalogata, studiata e conservata e divulgata.