Dall'8 febbraio la riapertura dei musei in Laguna
Da Lorenzo Lotto, ospite delle Gallerie dell'Accademia, ai capolavori della Guggenheim, Venezia pronta alla ripartenza
Lorenzo Lotto, Sacra Conversazione con i Santi Caterina e Tommaso, 1526-1528, Kunsthistorisches Museum, Vienna | Courtesy of Kunsthistorisches Museum
Samantha De Martin
04/02/2021
Dopo settimane di silenziosa attesa, Venezia riaccende calli e canali con lo scintillio del suo patrimonio immenso.
Tra mostre e ritorni, ingressi gratuiti e aperture straordinarie, la città tutta acqua e riflessi, ritrova il suo pubblico.
Dall’8 al 21 febbraio un capolavoro di Lorenzo Lotto alle Gallerie dell’Accademia
“Ah, a Vienna c’è un dipinto in cui si sente il ronzio delle api” aveva assicurato lo storico dell’arte inglese Philip Pouncey riferendosi alla Sacra Conversazione con i santi Caterina e Tommaso di Lorenzo Lotto, custodita oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Ed in effetti questa armoniosa elegia campestre, un intimo gioco magnetico dominato da un’armonia di colori, sguardi e gesti dei protagonisti, con il suo colorismo unico, rappresenta davvero uno dei dipinti più straordinari e vivi della pittura del Rinascimento. Ha l’aspetto di una toccante riunione di santi, un incontro del tutto casuale nel quale l’osservatore si imbatte venendone rapito.
Arrivato a Venezia a metà ottobre, ma esposto solo per pochissimi giorni, il capolavoro di Lotto avrebbe dovuto far ritorno in Austria lo scorso 17 gennaio. E invece lo si potrà ammirare ancora per due settimane, da lunedì 8, giorno in cui il museo riaprirà i cancelli, fino al 21 febbraio, grazie a una proroga concessa dall’istituzione viennese.
L’eccezionale prestito s’inserisce nell’iniziativa “Un capolavoro per Venezia”, lanciata dalle Gallerie dell'Accademia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per esporre a rotazione alcuni dipinti provenienti dai maggiori musei internazionali.
Il visitatore è invitato a unirsi a questa riunione divina composta da cinque personaggi avvolti da un raffinato colorismo scandito da verdi, azzurri e rossi, che prende vita in un assolato pomeriggio d’estate. Maria, seduta sull’erba, sorregge tra le braccia il bambino in piedi sopra un ceppo. Il tessuto azzurro dell’abito drappeggiato descrive una struttura a piramide, enfatizzando la solennità del personaggio. Un nastro con, alle estremità, alcuni fogli ripiegati con caratteri illeggibili si allunga dal collo della Vergine, mentre, alle sue spalle, una quercia distende sulle figure ombre irregolari. Alla sinistra di Maria, Santa Caterina, stretta in un abito di tessuto verde con mantello rosso, regge un libro.
L’occhio dello spettatore si adagia su San Tommaso che sorregge sulla spalla la lancia che trafisse il costato del Cristo, per poi raggiungere il sensuale angelo che incorona la Madonna con una ghirlanda di pervinche.
A partire da lunedì 8 febbraio, quando il direttore, Giulio Manieri Elia, accoglierà i visitatori assieme allo staff del museo, una serie di appuntamenti gratuiti e organizzati per gruppi di massimo dieci persone metteranno in dialogo il capolavoro ospite con il pubblico.
Il museo sarà aperto il lunedì, dalle 8.15 alle 14.15, e dal martedì al venerdì, dalle 8.15 alle 19.15.
Palazzo Ducale in Piazza San Marco, Venezia | Foto: © Dmitri Ometsinsky
Palazzo Ducale e il Museo Correr riaprono per quattro giorni
Nelle scorse settimane avevano annunciato le chiusura di tutte le undici sedi comunali fino ad aprile. Ma adesso i musei civici ci ripensano e comunicano, in occasione del Carnevale (che quest’anno andrà in scena in versione digitale), quattro giorni di apertura di Palazzo Ducale e Museo Correr, seguiti, a partire da marzo, dalle aperture del Museo del Vetro di Murano, della Galleria Internazionale d'Arte Moderna a Ca’ Pesaro e del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue.
Dopo una lunga attesa, i veneziani potranno così tornare nei luoghi dell’arte, protagonisti, dal vivo, di quel dialogo con la storia della città che la pandemia ha negato per mesi.
Palazzo Ducale aprirà giovedì 11 e venerdì 12 febbraio dalle 11 alle 20; lunedì 15 e martedì 16 dalle 11 alle 19. Stessi giorni di apertura anche per il Museo Correr che, in questa prima fase di ritorno alla normalità, spalancherà i cancelli dalle 12 alle 18.
Antonio Canova, Orfeo ed Euridice, 1776, Marmo, Venezia, Museo Correr | © Fondazione Musei Civici di Venezia
Dall’11 febbraio anche la Collezione Peggy Guggenheim riapre i cancelli
Dopo 98 giorni di stop, a partire dall’11 febbraio la Collezione Peggy Guggenheim riapre le porte al pubblico, ma solo il giovedì e il venerdì dalle 10 alle 18. L’accesso, contingentato per fasce orarie, sarà esclusivamente su prenotazione online.
Dopo un ininterrotto dialogo a distanza con il proprio pubblico grazie alle attività social e digital, e al progetto “SuperaMenti” dedicato agli under 25, ideato dal museo insieme a Swatch Art Peace Hotel, la Collezione invita adesso ad assaporare con calma i suoi capolavori, dalle enigmatiche tele di René Magritte alle misteriose opere di Jackson Pollock, dagli avvolgenti colori di Gino Severini alle grandi tele di Tancredi Parmeggiani ed Emilio Vedova.
“Riapriamo perché la Collezione torni ad essere un luogo di incontro e uno spazio di “libertà” per una comunità che ha bisogno di quella ispirazione, dialogo e scambio che l’arte sa stimolare. In tal modo il museo adempie alla sua funzione sociale in quanto spazio inclusivo, accessibile dove la conoscenza del passato diventa riflessione e spunto per costruire il nostro presente e il nostro futuro” commenta la direttrice Karole P. B. Vail.
Tancredi Parmeggiani, Composizione, 1957, Tempera su tela, 169.4 x 130.4 cm, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
A Palazzo Franchetti solo visite su appuntamento
I dipinti surrealisti di René Magritte e quelli astratti di Paul Klee, i lavori di Giacomo Manzù, Gino Severini, Massimo Campigli, la potenza enigmatica delle tele di De Chirico e i maestri dell’Espressionismo astratto, da Leoncillo a Franz Kline.
I capolavori di Palazzo Franchetti sono pronti ad accogliere il pubblico da lunedì 8 febbraio.
La collezione dei maestri del XX secolo si potrà visitare esclusivamente lunedì, mercoledì e venerdì, con accesso consentito esclusivamente su appuntamento. Per prenotare basta inviare una mail all’indirizzo tickets@acp-palazzofranchetti.com con almeno 24 ore di anticipo.
La Fondazione Ligabue annuncia le mostre del prossimo triennio e l’apertura al pubblico di Palazzo Erizzo
Restiamo in Laguna dove, la Fondazione Giancarlo Ligabue, nel festeggiare i suoi primi cinque anni di attività, condivide con i veneziani l'agenda delle prossime mostre.
Dal prossimo 15 ottobre 2021 Palazzo Cavalli Franchetti sarà la sede di Power & Prestige. L’arte dei bastoni del potere in Oceania, percorso che riunirà, per la prima volta in Italia e in Europa, oltre 150 bastoni del potere, tra manufatti e armi rare,
realizzati nel XVIII e XIX secolo, provenienti dalle principali collezioni del Regno Unito e dell’Europa continentale. Nel 2022 sarà la volta del percorso De visi mostruosi. Caricature da Leonardo a Tiepolo, dove sarà esposta per la prima volta al pubblico, una “Testa di vecchia” attribuita a Leonardo da Vinci. Nel 2023, la scena sarà tutta per Animal Art, esposizione dedicata alle rappresentazioni zoomorfe, dal III Millennio alla Roma antica, nell’area del Mediterraneo.
Palazzo Franchetti, Venezia
Leggi anche:
• Un capolavoro per Venezia - Lotto - Sacra conversazione
• La Sacra conversazione di Lorenzo Lotto da Vienna alle Gallerie dell'Accademia per un dialogo nel segno del Rinascimento
• Jean Dubuffet in mostra a Palazzo Franchetti
• I Superamenti della Guggenheim: il museo come laboratorio di idee attraverso il potere rigenerativo dell'arte
Tra mostre e ritorni, ingressi gratuiti e aperture straordinarie, la città tutta acqua e riflessi, ritrova il suo pubblico.
Dall’8 al 21 febbraio un capolavoro di Lorenzo Lotto alle Gallerie dell’Accademia
“Ah, a Vienna c’è un dipinto in cui si sente il ronzio delle api” aveva assicurato lo storico dell’arte inglese Philip Pouncey riferendosi alla Sacra Conversazione con i santi Caterina e Tommaso di Lorenzo Lotto, custodita oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Ed in effetti questa armoniosa elegia campestre, un intimo gioco magnetico dominato da un’armonia di colori, sguardi e gesti dei protagonisti, con il suo colorismo unico, rappresenta davvero uno dei dipinti più straordinari e vivi della pittura del Rinascimento. Ha l’aspetto di una toccante riunione di santi, un incontro del tutto casuale nel quale l’osservatore si imbatte venendone rapito.
Arrivato a Venezia a metà ottobre, ma esposto solo per pochissimi giorni, il capolavoro di Lotto avrebbe dovuto far ritorno in Austria lo scorso 17 gennaio. E invece lo si potrà ammirare ancora per due settimane, da lunedì 8, giorno in cui il museo riaprirà i cancelli, fino al 21 febbraio, grazie a una proroga concessa dall’istituzione viennese.
L’eccezionale prestito s’inserisce nell’iniziativa “Un capolavoro per Venezia”, lanciata dalle Gallerie dell'Accademia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per esporre a rotazione alcuni dipinti provenienti dai maggiori musei internazionali.
Il visitatore è invitato a unirsi a questa riunione divina composta da cinque personaggi avvolti da un raffinato colorismo scandito da verdi, azzurri e rossi, che prende vita in un assolato pomeriggio d’estate. Maria, seduta sull’erba, sorregge tra le braccia il bambino in piedi sopra un ceppo. Il tessuto azzurro dell’abito drappeggiato descrive una struttura a piramide, enfatizzando la solennità del personaggio. Un nastro con, alle estremità, alcuni fogli ripiegati con caratteri illeggibili si allunga dal collo della Vergine, mentre, alle sue spalle, una quercia distende sulle figure ombre irregolari. Alla sinistra di Maria, Santa Caterina, stretta in un abito di tessuto verde con mantello rosso, regge un libro.
L’occhio dello spettatore si adagia su San Tommaso che sorregge sulla spalla la lancia che trafisse il costato del Cristo, per poi raggiungere il sensuale angelo che incorona la Madonna con una ghirlanda di pervinche.
A partire da lunedì 8 febbraio, quando il direttore, Giulio Manieri Elia, accoglierà i visitatori assieme allo staff del museo, una serie di appuntamenti gratuiti e organizzati per gruppi di massimo dieci persone metteranno in dialogo il capolavoro ospite con il pubblico.
Il museo sarà aperto il lunedì, dalle 8.15 alle 14.15, e dal martedì al venerdì, dalle 8.15 alle 19.15.
Palazzo Ducale in Piazza San Marco, Venezia | Foto: © Dmitri Ometsinsky
Palazzo Ducale e il Museo Correr riaprono per quattro giorni
Nelle scorse settimane avevano annunciato le chiusura di tutte le undici sedi comunali fino ad aprile. Ma adesso i musei civici ci ripensano e comunicano, in occasione del Carnevale (che quest’anno andrà in scena in versione digitale), quattro giorni di apertura di Palazzo Ducale e Museo Correr, seguiti, a partire da marzo, dalle aperture del Museo del Vetro di Murano, della Galleria Internazionale d'Arte Moderna a Ca’ Pesaro e del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue.
Dopo una lunga attesa, i veneziani potranno così tornare nei luoghi dell’arte, protagonisti, dal vivo, di quel dialogo con la storia della città che la pandemia ha negato per mesi.
Palazzo Ducale aprirà giovedì 11 e venerdì 12 febbraio dalle 11 alle 20; lunedì 15 e martedì 16 dalle 11 alle 19. Stessi giorni di apertura anche per il Museo Correr che, in questa prima fase di ritorno alla normalità, spalancherà i cancelli dalle 12 alle 18.
Antonio Canova, Orfeo ed Euridice, 1776, Marmo, Venezia, Museo Correr | © Fondazione Musei Civici di Venezia
Dall’11 febbraio anche la Collezione Peggy Guggenheim riapre i cancelli
Dopo 98 giorni di stop, a partire dall’11 febbraio la Collezione Peggy Guggenheim riapre le porte al pubblico, ma solo il giovedì e il venerdì dalle 10 alle 18. L’accesso, contingentato per fasce orarie, sarà esclusivamente su prenotazione online.
Dopo un ininterrotto dialogo a distanza con il proprio pubblico grazie alle attività social e digital, e al progetto “SuperaMenti” dedicato agli under 25, ideato dal museo insieme a Swatch Art Peace Hotel, la Collezione invita adesso ad assaporare con calma i suoi capolavori, dalle enigmatiche tele di René Magritte alle misteriose opere di Jackson Pollock, dagli avvolgenti colori di Gino Severini alle grandi tele di Tancredi Parmeggiani ed Emilio Vedova.
“Riapriamo perché la Collezione torni ad essere un luogo di incontro e uno spazio di “libertà” per una comunità che ha bisogno di quella ispirazione, dialogo e scambio che l’arte sa stimolare. In tal modo il museo adempie alla sua funzione sociale in quanto spazio inclusivo, accessibile dove la conoscenza del passato diventa riflessione e spunto per costruire il nostro presente e il nostro futuro” commenta la direttrice Karole P. B. Vail.
Tancredi Parmeggiani, Composizione, 1957, Tempera su tela, 169.4 x 130.4 cm, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
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I capolavori di Palazzo Franchetti sono pronti ad accogliere il pubblico da lunedì 8 febbraio.
La collezione dei maestri del XX secolo si potrà visitare esclusivamente lunedì, mercoledì e venerdì, con accesso consentito esclusivamente su appuntamento. Per prenotare basta inviare una mail all’indirizzo tickets@acp-palazzofranchetti.com con almeno 24 ore di anticipo.
La Fondazione Ligabue annuncia le mostre del prossimo triennio e l’apertura al pubblico di Palazzo Erizzo
Restiamo in Laguna dove, la Fondazione Giancarlo Ligabue, nel festeggiare i suoi primi cinque anni di attività, condivide con i veneziani l'agenda delle prossime mostre.
Dal prossimo 15 ottobre 2021 Palazzo Cavalli Franchetti sarà la sede di Power & Prestige. L’arte dei bastoni del potere in Oceania, percorso che riunirà, per la prima volta in Italia e in Europa, oltre 150 bastoni del potere, tra manufatti e armi rare,
realizzati nel XVIII e XIX secolo, provenienti dalle principali collezioni del Regno Unito e dell’Europa continentale. Nel 2022 sarà la volta del percorso De visi mostruosi. Caricature da Leonardo a Tiepolo, dove sarà esposta per la prima volta al pubblico, una “Testa di vecchia” attribuita a Leonardo da Vinci. Nel 2023, la scena sarà tutta per Animal Art, esposizione dedicata alle rappresentazioni zoomorfe, dal III Millennio alla Roma antica, nell’area del Mediterraneo.
Palazzo Franchetti, Venezia
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