Dal 25 giugno l’apertura al pubblico
Un viaggio nel tempo di 6mila anni a Saint Martin de Corléans
L.S.
24/06/2016
Aosta - La scelta è ricaduta sul 24 giugno, quando il sole, superato il solstizio, si fa simbolo di rinascita. Una data perfetta per l’inaugurazione dell’area megalitica Saint Martin de Corléans che vede inscritte nei suoi reperti radici astronomiche.
Il sito, riemerso nel 1969, si configura come uno dei giacimenti archeologici più antichi d’Europa e porta impressi sulla sua pelle i segni di cinque millenni di storia, dalla fine del Neolitico, attraverso le età del Rame, del Bronzo, del Ferro e l’età Romana, fino al Medioevo e all’età moderna. Tutti testimoniati nello spazio di un ettaro dove dal 25 giugno in avanti i visitatori potranno compiere un prodigioso viaggio nel tempo al costo di un biglietto da 7 euro.
L’appuntamento costituisce una tappa fondamentale nell’offerta culturale aostana che dopo anni di scavi, progetti e cantieri inaugura il Parco e il Museo Archeologico. Un polo speciale che in un’unica sede consentirà di esporre e illustrare monumenti e reperti senza sottrarli all’originale contesto grazie ad un affaccio continuo sugli scavi.
Tra dolmen, pozzi, fosse e lastre il percorso andrà svelando il complesso disegno del sito con giochi di luce che riprodurranno le traiettorie del sole proiettando le ombre dei reperti sul terreno.
Un allestimento contemporaneo corredato di dispositivi touch screen raccoglierà quindi su una balconata protesa sugli scavi i reperti rinvenuti dagli archeologi come le famose stele antropomorfe. E il pubblico potrà osservare da vicino anche macine, strumenti per la lavorazione dei metalli, oppure denti umani e testimonianze di pratiche come l’apertura dei crani di esseri viventi a scopi medici o rituali.
Il sito, riemerso nel 1969, si configura come uno dei giacimenti archeologici più antichi d’Europa e porta impressi sulla sua pelle i segni di cinque millenni di storia, dalla fine del Neolitico, attraverso le età del Rame, del Bronzo, del Ferro e l’età Romana, fino al Medioevo e all’età moderna. Tutti testimoniati nello spazio di un ettaro dove dal 25 giugno in avanti i visitatori potranno compiere un prodigioso viaggio nel tempo al costo di un biglietto da 7 euro.
L’appuntamento costituisce una tappa fondamentale nell’offerta culturale aostana che dopo anni di scavi, progetti e cantieri inaugura il Parco e il Museo Archeologico. Un polo speciale che in un’unica sede consentirà di esporre e illustrare monumenti e reperti senza sottrarli all’originale contesto grazie ad un affaccio continuo sugli scavi.
Tra dolmen, pozzi, fosse e lastre il percorso andrà svelando il complesso disegno del sito con giochi di luce che riprodurranno le traiettorie del sole proiettando le ombre dei reperti sul terreno.
Un allestimento contemporaneo corredato di dispositivi touch screen raccoglierà quindi su una balconata protesa sugli scavi i reperti rinvenuti dagli archeologi come le famose stele antropomorfe. E il pubblico potrà osservare da vicino anche macine, strumenti per la lavorazione dei metalli, oppure denti umani e testimonianze di pratiche come l’apertura dei crani di esseri viventi a scopi medici o rituali.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | L’Ambasciata di Francia e l’École française de Rome insieme per la valorizzazione del “Dado” farnese
La facciata di Palazzo Farnese ritrova i suoi colori dopo il restauro
-
Milano | Dal 30 novembre apre la nuova area del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Nasce PLAYLAB, il museo per i piccoli visitatori, da tre a sei anni
-
Milano | Dal 28 novembre ai Chiostri di Sant’Eustorgio
Il Retablo dei Magi, gioiello fiammingo, svela i suoi colori originali
-
Mondo | Fino al 28 febbraio al Museo Nazionale d’Arte di Timisoara
Caravaggio e i capolavori della Collezione Roberto Longhi in mostra in Romania
-
Mondo | Le mostre in attesa del grande appuntamento di CAMERA nel 2026
Da Santiago del Cile a Torino, la fotografia di Letizia Battaglia in quattro appuntamenti
-
Roma | Un nuovo percorso di visita al Parco archeologico del Colosseo
Viaggio nel tempo dentro gli Horrea Piperataria. I magazzini delle spezie sotto la Basilica di Massenzio si svelano al pubblico