Carolina Mazzolari. Together

Carolina Mazzolari, Alone, Together, 2021, film still. Copyright e courtesy dell'artista

 

Dal 14 Luglio 2023 al 27 Agosto 2023

Venezia

Luogo: D3082 Domus Civica Art Gallery

Indirizzo: Calle de le Sechere, San Polo 3082

E-Mail info: info@d3082.org

Sito ufficiale: http://www.d3082.org


Un’installazione site-specific e una performance evocano gli spazi di lavoro collettivi del nostro passato, in cui le donne erano protagoniste.
Il lavoro vissuto come un rituale diventa danza, il movimento del corpo è un messaggio di speranza. 

Carolina Mazzolari Studio in collaborazione con Galleria SARP presentano dal 15 Luglio al 27 Agosto 2023 a Venezia, negli spazi di D3082 Domus Civica Art Gallery il progetto ALONE, TOGETHER: un’installazione site-specific che comprende una video-proiezione di grandi dimensioni, con una performance della coreografa Kristen McNally in programma venerdì 14 luglio dalle 19.30.

L’unione di un collage di video proiezioni di grandi dimensioni e di un'installazione onnicomprensiva di stoffe mosse del vento diventano una metafora evocativa dei rituali degli spazi di lavoro collettivo delle donne, che assume un particolare significato in relazione al luogo dell'esposizione. La galleria di Domus Civica si trova a Venezia, tra le Calli de Le Sechere e Calle Le Chiovere: un'area che anticamente era utilizzata dalle lavanderie pubbliche all'aperto per la stesura e asciugatura dei panni. Spazi di lavoro e di comunità dove le donne si riunivano per pulire i panni sporchi o per lavorare sulla produzione tessile delle vele.

Riflettendo sul luogo e sull'architettura della galleria come punto di partenza, Mazzolari crea un ambiente che cambia dal giorno alla notte. Nelle grandi finestre dell'edificio appare un'installazione di stoffe animate dal soffio leggero del vento. L’installazione ricostruisce il rituale delle donne e della biancheria appena lavata, appesa ai fili dei balconi ad asciugare. Di giorno, i passanti vedranno questa installazione di stoffe mossa da ventilatori e di notte, i video, saranno proiettati sulla tela in movimento, illuminando le facciate delle finestre della galleria.

Il lavoro video proiettato è una coreografia eseguita e immaginata da McNally e Mazzolari durante il periodo di isolamento imposto dalla pandemiaRadicato nella solidarietà e nella femminilità, questa coreografia raffigura un rito ispirato ad atti collettivi tradizionali del lavoro femminile: immergere, strofinare e asciugare la biancheria.

Nelle fasi di ricerca della partitura dell'opera video Mazzolari ha lavorato a stretto contatto l’artista e compositrice Mira Calix, scomparsa nel 2022. Ispirata dalle tradizioni musicali dei batteristi acquatici delle nazioni delle isole del Pacifico, Calix ha portato nel progetto una ricerca approfondita sull'argomento, scoprendo che questa caratteristica forma d'arte - sebbene musicalmente variabile e influenzata dalla posizione geografica - è comunemente praticata dai gruppi di donne che fanno il bucato nei fiumi.

Il film è ambientato su un grande albero caduto che galleggia vicino a una riva: l'acqua è un'ode alla storia di queste lavanderie pubbliche. I primi piani e il rallentatore catturano l'essenza fisica della ballerina: è la trasfigurazione di un atto storico e collettivo di sforzi femminili, in una danza liberatoria dove Mazzolari e McNally trasformano il tradizionale, estenuante lavoro di lavaggio e tintura dei vestiti in una performance drammatica immersa nell'acqua e nella natura.
Il filmato della danza solista nell'acqua del Parco Nazionale di Portofino si fonde con una performance in studio di una scatola nera, e le due sfere contrastanti dell'esistenza svaniscono l'una nell'altra. Mazzolari esplora le dualità intrinseche utilizzando coreografie a doppia visione, dove movimento, acqua e musica condividono una profonda connessione di plasticità.

Mazzolari descrive così il suo ultimo lavoro: «Questa coreografia impiega la rappresentazione di rituali e gesti che appartengono all'inconscio per esplorare l'ubiquità del sé attraverso la ripetizione. La coralità delle donne che tingono i tessuti e lavano i panni insieme esprime espressioni culturali generate dal potere degli spazi collettivi. Si propone di ridisegnare uno spazio per la società e la natura attraverso le sfumature delle esperienze corporee. Genera un modo di pensare sostenibile che mette in discussione il valore e le ambiguità della dimensione sociale della vitaAll'interno della performance c'è una moltitudine di metafore legate alla percezione del corpo in movimento. Lavorando insieme in equipe e cercando nuove forme espressive, abbiamo voluto esprimere il potere e la profondità dell'esperienza femminile condivisa ormai perduta. Sentimenti di perdita per rituali tradizionali e spazi collettivi, combinati con la potenzialità della catarsi in compiti umili e ripetitivi»

L'elemento finale di questa installazione site-specific è nella serie di spettacoli di danza pubblica all'aperto che si svolgeranno sulla Calle de Le Chiovere appena fuori le mura dello spazio della galleria, coinvolgendo la comunità locale che entra nel tessuto sociale e urbano della città di Venezia. Successivamente la coreografia di McNally, sarà eseguita da ballerine e ballerini locali.

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