Venia Dimitrakopoulou. Futuro Primordiale - Suono
Dal 12 Aprile 2019 al 16 Giugno 2019
Trieste
Luogo: Civico Museo Sartorio / Castello di San Giusto / Armeria e Lapidario Tergestino al Bastione Lalio
Indirizzo: Largo Papa Giovanni XXIII 1
Orari: Civico Museo Sartorio: giovedì-domenica 10-17. Castello di San Giusto: tutti i giorni 10-19. Aperture straordinarie: 21 aprile, 22 aprile e 1 maggio
Curatori: Afrodite Oikonomidou, Matteo Pacini
Enti promotori:
- Fondazione Ellenica di Cultura - Italia
- Comune di Trieste
- In collaborazione con Galleria Artespressione di Milano e Comunità Greco Orientale di Trieste
Costo del biglietto: Civico Museo Sartorio: gratuito. Castello di San Giusto: compreso nel prezzo del biglietto intero € 3, ridotto € 2
E-Mail info: veniad.italia@gmail.com
Trieste ospita la terza importante mostra personale in Italia di Venia Dimitrakopoulou, dal 13 aprile al 16 giugno nelle storiche sale del Civico Museo Sartorio e del Castello di San Giusto, a cura di Afrodite Oikonomidou e Matteo Pacini. Con la terza importante personale italiana l’artista, dopo aver affrontato le tematiche della “materia” a Palermo e del “logos” a Torino, propone ora una nuova selezione di lavori dedicati al tema del “suono”.
Quale suono può nascere dall'ombra? Quali parole scaturiscono dall'insonnia e come possono suonare all’interno della camera da letto di un Duca? E che cosa può collegare figure scolpite nella dura pietra vulcanica con delicati mantelli "ricamati" con i pensieri più intimi e spontanei? Le risposte promette di darle Venia Dimitrakopoulou a Trieste, all'ultima tappa della sua trilogia espositiva italiana, che porta il titolo "Futuro Primordiale - Suono". In due spazi espositvi, al Civico Museo Sartorio, un'elegante residenza del XVIII secolo piena di mobili in stile Impero e Biedermeier, accanto a una rara collezione di Gianbattista Tiepolo e all'imponente Castello di San Giusto, del XIV secolo, un simbolo della città di Trieste e una delle sedi dei Musei Civici, la scultrice greca presenta una serie di suoi lavori ispirati dal suono.
«La trilogia si conclude a Trieste, città importante sia per la sua posizione geografica che per la sua storia. Un crocevia che collega i due punti cardinali, Nord e Sud, esattamente come la Grecia. Del resto, la dualità è uno dei cardini principali del mio lavoro, come anche lo spazio intermedio. Iniziando da Palermo (Sud) dove protagonista è stata la Materia, con tappa intermedia a Torino con il Logos, arrivo ora a Trieste (Nord) con il Suono, cioè la “non materia”. Un tentativo di mappatura della condizione umana e del ciclo della vita, così come io lo percepisco.» spiega Venia Dimitrakopoulou il modo in cui è stato creato questo particolare viaggio artistico attraverso l’Italia. Un viaggio che, come lei lo definisce, è un progetto in continua evoluzione, in quanto non si tratta di una mostra itinerante, bensì di tre mostre distinte, ognuna delle quali focalizza su tematiche diverse ed è stata adattata agli elementi caratterizzanti delle città e degli spazi espositivi che la ospitano.
Nella Sala della Musica del Museo Sartorio, restaurato recentemente anche grazie al contributo generoso della Famiglia Costantinides, Venia Dimitrakopoulou presenta un’installazione sonora site-specific composta in collaborazione con Pablo Ortiz, compositore e professore presso l’Università Davis di California, con il quale la scultrice ha già lavorato in passato.
Nell’Appartamento del Duca, spicca l’opera Insomnia bed (2011), un grande drappo in carta adagiato sul letto che campeggia nella stanza, sul quale prendono forma pensieri, parole ripetute, ossessioni, paure, ansie, sogni. E mentre stimolano il visitatore a scoprirli sulla superficie della carta, sfuggono come sussurri dalla voce di Venia Dimitrakopoulou, poiché sono stati registrati per comporre la parte sonora dell'installazione. Nel Salotto Rosa ritroviamo un’installazione creata da vesti in lana di vetro, opere fondamentali dell’intera trilogia. Nella sala degli Arazzi, una sintesi della trilogia agisce come addio in questo viaggio in Italia e permette ai visitatori di avere un assaggio dell’intero progetto espositivo da Palermo, a Torino e a Trieste, ma anche di farsi un’idea generale del percorso creativo di Venia Dimitrakopoulou, attraverso sculture intagliate nella pietra vulcanica, delicati manti che portano scritte di parole erotiche o protettive, disegni e superfici piene dei pensieri dell'artista, sotto il titolo “Linee di pensiero”, nonché un nuovo lavoro fatto appositamente per la specifica mostra, il quale evoca uno spartito decostruito.
Al Castello di San Giusto, infine, la video-installazione “Sounds and Shadows”: una composizione di suoni e ombre provenienti dalla scultura “Ombre di Promahones” –opera emblematica di Venia Dimitrakopoulou che adorna il cortile principale del Museo Archeologico Nazionale di Atene- e rielaborati da Pablo Ortiz e Venia Dimitrakopoulou, saranno proiettate sulle pareti del Castello.
«Il suono ha un enorme potere evocativo -specifica Ortiz riguardo al suo lavoro con la scultrice- che deriva dalla sua natura astratta. Suggerisce narrazioni che ognuno di noi sviluppa e completa a suo piacimento nell’intimità della propria mente. I suoni di questa installazione non sono pensati per essere ascoltati; semplicemente contribuiscono alla natura coinvolgente dell’esperienza. L’ascolto di questi suoni completa le sensazioni che la vista delle opere d’arte in mostra provoca allo spettatore».
La trilogia, sotto il titolo generale "Futuro Primordiale", ha avuto l’avvio il 16 novembre 2018 con la mostra presso il Museo Archeologico Antonino Salinas di Palermo, completata il 3 febbraio 2019. La mostra di Palermo, sul tema della "Materia”, è stata un grande successo, a giudicare dall’affluenza di pubblico (contati 14.000 visitatori) e dalla risposta della stampa italiana, greca e internazionale. Eccezionale successo anche per la seconda parte della trilogia che ha avuto come tema centrale il “Logos”, la "Parola", ed è stata ospitata dal 21 febbraio al 31 marzo dalla Gallery della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
L’organizzazione della trilogia “Futuro Primordiale” è firmata dalla Fondazione Ellenica di Cultura - Italia nel quadro di “Tempo Forte Italia-Ελλάδα 2019”, iniziativa dell’Ambasciata d’Italia ad Atene, che è stata adottata anche dai Ministeri della Cultura dei due Paesi, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo culturale e promuovere le relazioni e gli elementi culturali che uniscono i due paesi, in collaborazione con Artespressione di Milano, galleria di riferimento dell’artista in Italia. In particolare, la mostra di Trieste è co-organizzata con il Comune di Trieste, in collaborazione con la Comunità Greco Orientale di Trieste. L’evento gode dei patrocini del Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, dell’Ambasciata di Grecia a Roma, dei Consolati di Grecia e di Cipro a Trieste, del Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (EMST), dell’Associazione Trieste-Grecia “G. Costantinides” e del supporto tecnico della Scuola di Musica 55 - Casa Della Musica.
La rassegna è accompagnata da un esaustivo catalogo bilingue, italiano e inglese, edito da Umberto Allemandi, con testo critico di Franco Fanelli.
Inaugurazione Civico Museo Sartorio venerdì 12 aprile, ore 17 Incontro con l'artista Castello di San Giusto sabato 13 aprile, ore 12
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