Paola Magatelli. Tracce e percorsi
Dal 02 Maggio 2013 al 26 Maggio 2013
Gubbio | Perugia
Luogo: Palazzo del Bargello
Indirizzo: via dei Consoli
Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.30-13/ 15-18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 075 9142445
E-Mail info: palazzodelbargello.gubbio@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comune.gubbio.pg.it
Una selezione di fotografie, dipinti e disegni. Si chiama “Tracce e percorsi” la personale di Paola Magatelli, insegnante, fotografa, artista milanese ma residente a Giulianova (TE) con una predilezione particolare per l’Umbria che approderà al Palazzo del Bargello di Gubbio il 1 maggio 2013 dove resterà fino al 26 maggio.
Lo stile composito dell’artista racconta la sua sfaccettata personalità frutto anche di una formazione vasta e articolata. L’artista, infatti, dopo la laurea in Storia dell’Arte, consegue il diploma accademico anche in Pittura e Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, per poi passare a coltivare un’altra passione, quella per la fotografia ed il video, coltivata a Milano, a Brighton (GB) e negli Stati Uniti dove avrà l’opportunità di fare una buona esperienza come fotografa e video maker in collaborazione con SPROUT di New York. “Ho iniziato la mia attività artistica a Milano, la mia città, negli anni della Transavanguardia – dichiara la Magatelli. Quando sono approdata a Brera, al pari di tanti giovani artisti, il mio rapporto con il medium fotografico e con il video è diventato sempre più stretto. Nel contempo ho continuato a lavorare con la pittura (mi interessava soprattutto la pittura informale) e, successivamente, con la scultura (minimalista per lo più). Mi sentivo vicina alle forme espressive concettuali perché i concetti possono essere comunicati attraverso diversi mezzi espressivi: ritengo che l’elemento più importante è l'idea che sta dietro l'opera e la tecnica o il medium utilizzato diventano del tutto secondari”.
La Magatelli, che è interessata anche alla comunicazione e alle varie forme di creatività, si dedica all’organizzazione di laboratori di creatività multimediale con bambini e persone disabili in collaborazione con diverse associazioni di Milano e Roma. Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali dal 1993 a oggi tra le quali vanno sicuramente ricordate la rassegna “Contemporanea 1+1” a Palazzo Gambara, Verolanuova (Bs), curata da Mauro Corradini, “Short Stories” al Museo civico La civitella di Chieti, curata da Adriana Martino, “Visioni del paesaggio (Visiones del paisaje)”, Casa de cultua Gernika-Lumo, “I Linguaggi della scultura” al Museo Tuscolano di Frascati (RM) e le ultime edizioni del Premio Terna.
L’esposizione eugubina proporrà una selezione di dipinti, disegni e fotografie realizzate passeggiando sul lungo mare di Giulianova, nel porto e nella pineta, alcune vedute urbane, le foto scattate con il cellulare dall'auto, dal treno e nelle stazioni ferroviarie, che hanno da sempre esercitato un forte fascino e che da vent’anni sono soggetti privilegiati del fare artistico dell'artista.
“La fotografia è divenuta nel tempo uno strumento sempre più importante e per suo tramite negli ultimi lavori mi sono riavvicinata alla figurazione – precisa. Dal punto di vista tecnico per le foto (ma anche per i video) oggi uso prevalentemente il mio smartphone. Mi sono progressivamente distaccata dall'utilizzo di dispositivi professionali, sia in modalità analogica che digitale, perché il cellulare è sempre con me e mi permette di cogliere immagini e suoni interessanti nei momenti più impensati. Noto particolari e dettagli in genere vengono ignorati. Alcune di questi scatti diventano altre fotografie (rielaborate al computer), oppure opere pittoriche”.
Lo si vede in particolare nel gruppo di lavori intitolato La pausa e nello spazio che l'artista dedica alla storia familiare, Periferia 1972 ad esempio che è un riflesso del grande interesse suscitato dalle storie della gente comune che sono un ripercorrere le tracce e gli indizi della storia collettiva che trapelano studiando gli album di fotografie di famiglia e i video amatoriali.
Lo stile composito dell’artista racconta la sua sfaccettata personalità frutto anche di una formazione vasta e articolata. L’artista, infatti, dopo la laurea in Storia dell’Arte, consegue il diploma accademico anche in Pittura e Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, per poi passare a coltivare un’altra passione, quella per la fotografia ed il video, coltivata a Milano, a Brighton (GB) e negli Stati Uniti dove avrà l’opportunità di fare una buona esperienza come fotografa e video maker in collaborazione con SPROUT di New York. “Ho iniziato la mia attività artistica a Milano, la mia città, negli anni della Transavanguardia – dichiara la Magatelli. Quando sono approdata a Brera, al pari di tanti giovani artisti, il mio rapporto con il medium fotografico e con il video è diventato sempre più stretto. Nel contempo ho continuato a lavorare con la pittura (mi interessava soprattutto la pittura informale) e, successivamente, con la scultura (minimalista per lo più). Mi sentivo vicina alle forme espressive concettuali perché i concetti possono essere comunicati attraverso diversi mezzi espressivi: ritengo che l’elemento più importante è l'idea che sta dietro l'opera e la tecnica o il medium utilizzato diventano del tutto secondari”.
La Magatelli, che è interessata anche alla comunicazione e alle varie forme di creatività, si dedica all’organizzazione di laboratori di creatività multimediale con bambini e persone disabili in collaborazione con diverse associazioni di Milano e Roma. Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali dal 1993 a oggi tra le quali vanno sicuramente ricordate la rassegna “Contemporanea 1+1” a Palazzo Gambara, Verolanuova (Bs), curata da Mauro Corradini, “Short Stories” al Museo civico La civitella di Chieti, curata da Adriana Martino, “Visioni del paesaggio (Visiones del paisaje)”, Casa de cultua Gernika-Lumo, “I Linguaggi della scultura” al Museo Tuscolano di Frascati (RM) e le ultime edizioni del Premio Terna.
L’esposizione eugubina proporrà una selezione di dipinti, disegni e fotografie realizzate passeggiando sul lungo mare di Giulianova, nel porto e nella pineta, alcune vedute urbane, le foto scattate con il cellulare dall'auto, dal treno e nelle stazioni ferroviarie, che hanno da sempre esercitato un forte fascino e che da vent’anni sono soggetti privilegiati del fare artistico dell'artista.
“La fotografia è divenuta nel tempo uno strumento sempre più importante e per suo tramite negli ultimi lavori mi sono riavvicinata alla figurazione – precisa. Dal punto di vista tecnico per le foto (ma anche per i video) oggi uso prevalentemente il mio smartphone. Mi sono progressivamente distaccata dall'utilizzo di dispositivi professionali, sia in modalità analogica che digitale, perché il cellulare è sempre con me e mi permette di cogliere immagini e suoni interessanti nei momenti più impensati. Noto particolari e dettagli in genere vengono ignorati. Alcune di questi scatti diventano altre fotografie (rielaborate al computer), oppure opere pittoriche”.
Lo si vede in particolare nel gruppo di lavori intitolato La pausa e nello spazio che l'artista dedica alla storia familiare, Periferia 1972 ad esempio che è un riflesso del grande interesse suscitato dalle storie della gente comune che sono un ripercorrere le tracce e gli indizi della storia collettiva che trapelano studiando gli album di fotografie di famiglia e i video amatoriali.
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