Marisa Falbo. Verso Lo Zenith - Il soffio divino nell'Arte
Dal 16 Maggio 2015 al 22 Maggio 2015
Monreale | Palermo
Luogo: Galleria d'Arte Civica Moderna "G.Sciortino" - Monastero delle Benedettine
Indirizzo: piazza Guglielmo II
Orari: da lunedì a sabato 10-13 / 15-18; domenica 10-13
Curatori: Francesca Mezzatesta
Enti promotori:
- Comune Città di Monreale
- "Carnet de Voyage" Promoter Art
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 368 7011950
E-Mail info: info@marisafalbo.it
Sito ufficiale: http://www.marisafalbo.it
Dal 16 al 22 Maggio 2015 la Galleria d'Arte Civica Moderna "G.Sciortino" ospita la mostra personale dell'artista Marisa Falbo"Verso Lo Zenith - Il soffio divino nell'Arte".
L'esposizione, a cura dello storico e critico dell'Arte Francesca Mezzatesta, è promossa dal Comune Città di Monreale e da "Carnet de Voyage" Promoter Art. L'opera di Marisa Falbo è un vero e proprio percorso di vita che si snoda tra tematiche diverse e nuove esperienze. Nel corso della sua vita d'artista è attratta dal cambiamento e dalla scoperta di nuove tecniche, ma ogni sua evoluzione assorbe le tracce di quella precedente, lasciandocela intravvedere attraverso velature e sovrapposizioni, nelle stesure cromatiche trasparenti e fra le trame di texture impalpabili. Come scriveva Leonardo Sciascia, Marisa Falbo è alla ricerca della sublimazione della materia e, già in un arco di esperienze di per sé eccezionali ed inquietanti, ci sottopone i rapporti che la determinano. L'autrice è donna di cultura, cosciente di quel turbamento che è la vita, la sofferenza e le risorse per rigenerarsi. Nelle sue opere di estrema eleganza ed originalità troviamo tessuti filtrati quasi onirici, dove è costante il desiderio di tradurre quello che è il miracolo della “Grande Opera Filosofica”. Come diceva Ermete Trismegisto: “Ciò che esiste in basso è come quello che esiste in alto”. Cosicché, tutti questi passi, esperimenti e strade percorse la porteranno negli ultimi vent’anni ad avvicinarsi per poi addentrarsi nella Mer-Ka-Ba (parole che provengono dall’antico Egitto), dove si parla di spirito e luce trasposti nella realtà umana e divina. La Mer-Ka-Ba è un campo contro-rotante di luce, acceso dalla roteazione di conformazioni geometriche distinte che operano contemporaneamente sul nostro spirito e il nostro corpo. Attraverso la meditazione si può aiutare la mente, il corpo umano e lo spirito ad accostarsi e a verificare altri piani di realtà e potenziali di vita. Nelle sue opere, dove viene spesso citato il Fiore della Vita, si parla di energia cristallina. La Falbo - scrive il critico d'arte Raffaella Ferrari - annovera geometrie sacre e specifiche che allineano mente, corpo e cuore. Attualmente lavora ogni singolo giorno sulla propria Merkaba, trasferendo visivamente nelle sue opere ogni sfumatura della sua esperienza, così come in tutti gli altri periodi artistici, raggiungendo un esito superiore rispetto all’energia positiva che ad oggi la contraddistingue. L'amore di Marisa Falbo verso l'arte è impegno pittorico - scrive il pittore Umberto Verdirosi -. Lei ama le ali, le conosce e le fa sue per farle nostre. Infatti le vedremo nelle molteplici interpretazioni pittoriche. La sua tavolozza si veste di colori (anche questi) alati, non per disperderli, ma per inciderli nella nostra memoria per sempre. Questa pittrice ci dona quadri che non somigliano a nessuno. I suoi pennelli dipingono una realtà sempre sposata al sogno perché Falbo possiede un immaginario ricco di mistero, con velature colorate dall'arcobaleno. Lo psicanalista Filippo Di Forti sostiene che la creatività di Marisa Falbo abbia radici su una spiccata capacità introspettiva che fa pensare a quella di uno sciamano o di un buddista Zen. C’è una penetrazione intuitiva dell’altro, di se stessa, della natura incontaminata da intellettualismi. Questa pittrice palermitana ci trasmette il gusto del contatto della cultura orientale. La tecnica “osmografica” si rivela una raffinata elaborazione secondaria della dimensione onirica che affiora dalle opere della Falbo; pertanto ogni opera è un sogno trasfigurato da questa tecnica. Quando i colori divengono energia si viene catturati dalla “sostanza dei sogni” di cui sono fatte le opere della Falbo - scrive di lei il critico e storico d’arte Francesca Mezzatesta, curatrice della mostra personale della pittrice presso la Galleria d'arte civica Moderna "G.Sciortino". - Poesie visive, irradiate di “luce divina”, geometrie sacre e figure trascendentali che fluiscono e attraversano la tela in varchi luminosi, quasi a smaterializzare i limiti della superficie pittorica, per irradiare spazi che inondano di infiniti “battiti di ali”. Un universo che compendia in ognuna delle sue narrazioni e visioni, corpi di luce che abitano atemporali oltre ogni confine precedente. Arte che dall’invisibile dei moti dell’anima e dell’universo, si riveste di visibile in tutta la sua bellezza, il cui sguardo cede il passo ai “sensi dimenticati” e viaggia, e lascia viaggiare lontano, attraverso la vertigine del “volo”. Coraggiosa e anticonformista, Marisa Falbo ha recentemente sperimentato una sua esposizione personale in ambiente virtuale, trasferendo le sue opere reali, mediante le più evolute ed attuali tecniche di modellazione 3D, in un'sola del Metaverso: MIC-Imagin@rium, la sim costruita dai Musei di Roma Capitale nel mondo virtuale. Un grande successo internazionale che ha permesso a più di diecimila visitatori, provenienti da tutto il mondo mediante i loro avatar, di ammirare le sue opere come fossero di materia reale. Un successo confermato anche dal video-machinima della mostra “Il respiro della Crisalide”, realizzato dalla regista Marina Bellini: https://youtu.be/o2QMPmhTOgE.
Al Vernissage di Verso Lo Zenith "Il soffio divino nell'Arte"che si terrà il 16 maggio alle ore 17.00 interverranno: il Sindaco di Monreale Pietro Capizzi, l’assessore alla Promozione del Territorio Ignazio Zuccaro, l’Assessore alla Cultura Giuseppe Cangemi, il direttore della Galleria Civica “G. Sciortino” Salvatore Autovino, il critico d’arte Francesca Mezzatesta.
Orari d’apertura: da lunedì a sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, domenica dalle ore 10 alle 13.
L'esposizione, a cura dello storico e critico dell'Arte Francesca Mezzatesta, è promossa dal Comune Città di Monreale e da "Carnet de Voyage" Promoter Art. L'opera di Marisa Falbo è un vero e proprio percorso di vita che si snoda tra tematiche diverse e nuove esperienze. Nel corso della sua vita d'artista è attratta dal cambiamento e dalla scoperta di nuove tecniche, ma ogni sua evoluzione assorbe le tracce di quella precedente, lasciandocela intravvedere attraverso velature e sovrapposizioni, nelle stesure cromatiche trasparenti e fra le trame di texture impalpabili. Come scriveva Leonardo Sciascia, Marisa Falbo è alla ricerca della sublimazione della materia e, già in un arco di esperienze di per sé eccezionali ed inquietanti, ci sottopone i rapporti che la determinano. L'autrice è donna di cultura, cosciente di quel turbamento che è la vita, la sofferenza e le risorse per rigenerarsi. Nelle sue opere di estrema eleganza ed originalità troviamo tessuti filtrati quasi onirici, dove è costante il desiderio di tradurre quello che è il miracolo della “Grande Opera Filosofica”. Come diceva Ermete Trismegisto: “Ciò che esiste in basso è come quello che esiste in alto”. Cosicché, tutti questi passi, esperimenti e strade percorse la porteranno negli ultimi vent’anni ad avvicinarsi per poi addentrarsi nella Mer-Ka-Ba (parole che provengono dall’antico Egitto), dove si parla di spirito e luce trasposti nella realtà umana e divina. La Mer-Ka-Ba è un campo contro-rotante di luce, acceso dalla roteazione di conformazioni geometriche distinte che operano contemporaneamente sul nostro spirito e il nostro corpo. Attraverso la meditazione si può aiutare la mente, il corpo umano e lo spirito ad accostarsi e a verificare altri piani di realtà e potenziali di vita. Nelle sue opere, dove viene spesso citato il Fiore della Vita, si parla di energia cristallina. La Falbo - scrive il critico d'arte Raffaella Ferrari - annovera geometrie sacre e specifiche che allineano mente, corpo e cuore. Attualmente lavora ogni singolo giorno sulla propria Merkaba, trasferendo visivamente nelle sue opere ogni sfumatura della sua esperienza, così come in tutti gli altri periodi artistici, raggiungendo un esito superiore rispetto all’energia positiva che ad oggi la contraddistingue. L'amore di Marisa Falbo verso l'arte è impegno pittorico - scrive il pittore Umberto Verdirosi -. Lei ama le ali, le conosce e le fa sue per farle nostre. Infatti le vedremo nelle molteplici interpretazioni pittoriche. La sua tavolozza si veste di colori (anche questi) alati, non per disperderli, ma per inciderli nella nostra memoria per sempre. Questa pittrice ci dona quadri che non somigliano a nessuno. I suoi pennelli dipingono una realtà sempre sposata al sogno perché Falbo possiede un immaginario ricco di mistero, con velature colorate dall'arcobaleno. Lo psicanalista Filippo Di Forti sostiene che la creatività di Marisa Falbo abbia radici su una spiccata capacità introspettiva che fa pensare a quella di uno sciamano o di un buddista Zen. C’è una penetrazione intuitiva dell’altro, di se stessa, della natura incontaminata da intellettualismi. Questa pittrice palermitana ci trasmette il gusto del contatto della cultura orientale. La tecnica “osmografica” si rivela una raffinata elaborazione secondaria della dimensione onirica che affiora dalle opere della Falbo; pertanto ogni opera è un sogno trasfigurato da questa tecnica. Quando i colori divengono energia si viene catturati dalla “sostanza dei sogni” di cui sono fatte le opere della Falbo - scrive di lei il critico e storico d’arte Francesca Mezzatesta, curatrice della mostra personale della pittrice presso la Galleria d'arte civica Moderna "G.Sciortino". - Poesie visive, irradiate di “luce divina”, geometrie sacre e figure trascendentali che fluiscono e attraversano la tela in varchi luminosi, quasi a smaterializzare i limiti della superficie pittorica, per irradiare spazi che inondano di infiniti “battiti di ali”. Un universo che compendia in ognuna delle sue narrazioni e visioni, corpi di luce che abitano atemporali oltre ogni confine precedente. Arte che dall’invisibile dei moti dell’anima e dell’universo, si riveste di visibile in tutta la sua bellezza, il cui sguardo cede il passo ai “sensi dimenticati” e viaggia, e lascia viaggiare lontano, attraverso la vertigine del “volo”. Coraggiosa e anticonformista, Marisa Falbo ha recentemente sperimentato una sua esposizione personale in ambiente virtuale, trasferendo le sue opere reali, mediante le più evolute ed attuali tecniche di modellazione 3D, in un'sola del Metaverso: MIC-Imagin@rium, la sim costruita dai Musei di Roma Capitale nel mondo virtuale. Un grande successo internazionale che ha permesso a più di diecimila visitatori, provenienti da tutto il mondo mediante i loro avatar, di ammirare le sue opere come fossero di materia reale. Un successo confermato anche dal video-machinima della mostra “Il respiro della Crisalide”, realizzato dalla regista Marina Bellini: https://youtu.be/o2QMPmhTOgE.
Al Vernissage di Verso Lo Zenith "Il soffio divino nell'Arte"che si terrà il 16 maggio alle ore 17.00 interverranno: il Sindaco di Monreale Pietro Capizzi, l’assessore alla Promozione del Territorio Ignazio Zuccaro, l’Assessore alla Cultura Giuseppe Cangemi, il direttore della Galleria Civica “G. Sciortino” Salvatore Autovino, il critico d’arte Francesca Mezzatesta.
Orari d’apertura: da lunedì a sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, domenica dalle ore 10 alle 13.
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