Bilbao e la pittura
Dal 29 Gennaio 2021 al 29 Agosto 2021
Bilbao | Mondo
Luogo: Museo Guggenheim Bilbao
Indirizzo: Abandoibarra Etorb. 2
Curatori: Kosme de Barañano
Sito ufficiale: http://www.guggenheim-bilbao.eus
Il Museo Guggenheim Bilbao presenta Bilbao e la pittura, una mostra patrocinata da Iberdrola con una selezione di dipinti realizzati da artisti che lavorano a Bilbao tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, dopo essere stati a Parigi e riprendono le idee di modernità dell’Impressionismo francese e delle avanguardie. Nel fin de siècle, la città di Bilbao diventa uno dei centri più floridi della Spagna grazie all’industria navale e siderurgica, insieme all’attività commerciale, bancaria e culturale. Fra i cittadini di Bilbao di questo periodo vi è l’aspirazione e la volontà concreta di prosperare e di avanzare verso un futuro migliore per tutti, una sorta di empatia che sfortunatamente si fratturerà con l’arrivo della Guerra Civile nel 1936.
Questa esposizione rappresenta e concettualizza momenti molto diversi della storia di Bilbao attraverso grandi murales pittorici che raffigurano, accanto ad altre scene, le navi commerciali nella ría e i bar con i tavolini all’aperto per lo svago, la vita dei borghesi e dei paesani, i rematori, la lotta e la morte nel mare, gli eroi dello sport, i lavori quotidiani in un porto peschereccio o le feste popolari a un villaggio biscaglino.
PERCORSO ALL’INTERNO DELL’ESPOSIZIONE
Nello spazio introduttivo della mostra, il visitatore si addentra nella Bilbao del XIX secolo attraverso riproduzioni fotografiche a grande scala, inoltre viene contestualizzata la figura dello scultore Paco Durrio, di Bilbao, autore di una delle sculture più importanti dell’arte pubblica spagnola nel XX secolo: Monumento ad Arriaga. Situata di fronte al Museo di Belle Arti di Bilbao, questa scultura dedicata a un musicista non rappresenta la sua figura, bensì il suo lavoro e la sua morte prematura. Durrio ha un ruolo importante nella storia dell’arte poiché, da un lato, è l’esecutore testamentario di Paul Gauguin, che gli lascia tutta la sua opera pittorica prima di intraprendere quello che sarà il suo ultimo viaggio in Polinesia nel 1895 e, dall’altro, passa il testimone dell’innovazione di Gauguin a un giovane Pablo Picasso appena arrivato a Parigi nel 1901, al quale generosamente presta il suo studio dove Picasso esegue le sue prime sculture.
Prima sala
Questa galleria accoglie una selezione di opere di Adolfo Guiard, Ignacio Zuloaga, Anselmo Guinea, Manuel Losada e José Arrúe che mostrano le diverse panoramiche che compongono il nuovo paesaggio economico, sociale e urbano della Bilbao di fine XIX secolo.
La ría ad Axpe e La terrazza, eseguiti da Adolfo Guiard nel 1886, presentano vedute di navi ancorate nella ría e del mare dalla terrazza di uno stabilimento termale aperto sul porto esterno, mentre Alba, di Ignacio Zuloaga, Le Valchirie, di Manuel Losada, e La fonte della salute, di Anselmo Guinea, ritraggono la borghesia illustrata attraverso vari membri del Kurding Club, una società creata nel 1894, chiamata ufficialmente “El escritorio”. I personaggi raffigurati in queste opere sono giovani imprenditori di Bilbao appassionati di musica, che incaricano a questi pittori – loro ex compagni di scuola – appena rientrati da Parigi, una serie di murales per decorare le pareti del club. Questi giovani giocano un ruolo fondamentale nella creazione di istituzioni musicali di Bilbao oggi ancora vive, come la Società Filarmonica, l’Accademia Biscaglina di Musica (antesignana del Conservatorio) o l’Orchestra Sinfonica, e anche nel nuovo tessuto industriale e bancario. I murales del Kurding Club colgono con una pittura agile e moderna l’ambiente di svago di Bilbao in scene quotidiane, come la chiesa di San Nicolás e l’Arenal all’alba, o la scena rurale con paesani e bertsolaris – giullari, in basco – in un paesaggio montanaro, di Zubiaurre.
Seconda sala
I dipinti esposti in questa sala mettono a confronto scene di mare e scene di montagna. Malgrado la loro vicinanza geografica, i paesi costieri e i villaggi rurali impiegano dei codici di colore molto diversi, che si possono apprezzare nella distinta gamma cromatica, linearità e proporzione della pittura di barche e casali, per esempio.
Il mare è un tema ricorrente nei dipinti raffiguranti Bilbao nel passaggio da un secolo all’altro, che la maggioranza degli artisti invocano con il desiderio di catturarne il colore e rifletterne la vitale importanza per il commercio e la cultura della cittadina. Esempi di entrambi i casi sono Il marinaio basco Shanti Andía, di Ramón Zubiaurre, che guarda l’orizzonte nel mezzo della galerna, il freddo vento di nord-ovest, o il trittico Terra basca, Lirica e Religione di Gustavo de Maeztu, che coglie la commozione popolare per la morte all’arrivo di alcuni pescatori in terra ferma.
In quanto al mondo rurale, i dipinti rispecchiano scene che vanno dal contadino durante la raccolta in La mietitura di Murueta di Adolfo Guiard, in cui il verde dei campi si trasforma in colori ocra e gialli, fino al mondo del bestiame e della festa nei dipinti di Francisco Iturrino, come Cammino al recinto o Festa in campagna; due esempi contrapposti del postimpressionismo e della pittura fauve che hanno imparato a Parigi e introdotto in Spagna. La sala si conclude con il Trittico della guerra di Aurelio Arteta e con Totem di Agustín Ibarrola, che presenta gli arnesi del contadino, della vita nel casale, come se fossero sculture.
Terza sala
Le opere della terza sala costituiscono una visione etnografica del folklore, in cui gli artisti documentano, accanto ad altri aspetti, la simbologia del ballo. Così, il visitatore scoprirà la pittura costumbrista di Manuel Losada Don Terencio e Chango il txistulari, il mondo del ballo nei villaggi di Nella festa di Aurelio Arteta, la raccolta autunnale delle mele e la sagardantza (danza delle mele) nell’opera di Jesús Olasagasti. Si possono vedere anche diversi aspetti delle feste popolari, uno in un quartiere della cittadina di Bermeo, con il mare all’orizzonte, e un’altra ad Arracundiaga, con i monti in fondo, nelle peculiari opere di José Arrue.
Concludono la sala le Danze suletine di José María de Ucelay, un dipinto che apporta una visione enciclopedica su uno dei balli più antichi dei Paesi Baschi, la mascherata di Zuberoa, una danza che coinvolge tutto il paese e che risale all’addomesticamento dei cavalli.
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