Massimo Barlettani. Polline
![Massimo Barlettani. Polline Massimo Barlettani. Polline](http://www.arte.it/foto/600x450/41/36955-invito-mostra-massimo-alta-1_968_18462.jpg)
Massimo Barlettani. Polline
Dal 19 Settembre 2015 al 19 Settembre 2015
Milano
Luogo: Spazio Tim4EXPO - Triennale di Milano
Indirizzo: viale Alemagna 6
Orari: 18-22
Curatori: Roberto Milani, Filippo Lotti
Enti promotori:
- Casa d’Arte San Lorenzo
- C.R.A. - Centro Raccolta Arte
- BeA
- VZFilms
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0571 43595
E-Mail info: info@massimobarlettani.it
Sito ufficiale: http://www.massimobarlettani.it
Una mostra che di per sé è un eventopensato per svilupparsi e concludersi in una sola sera. In questo contesto lo Spazio Tim4EXPO alla Triennale di Milano (Viale Alemagna, 6), dalle ore 18 alle 22 di sabato 19 settembre, presenta “Polline/il network della natura”, un percorso digitale nel lavoro artistico di Massimo Barlettani, curato da Roberto Milani e Filippo Lotti con i video di Viacheslav Zakharov.
Nato a Volterra (Pi) nel 1956, Barlettani ha iniziato a dipingere fin da giovanissimo. Questa passione lo ha portato a scegliere una professione creativa e nel 1979 ha aperto una sua attività in campo pubblicitario. Nel 1989 ha fondato l’agenzia B&A che tuttora dirige.
È stato uno dei fondatori di Casa d’Arte San Lorenzo e ne ha seguito il percorso di ricerca e di promozione artistica. Insieme a loro ha contribuito all'ideazione ed al coordinamento del “Premio Patrizia Barlettani Next Generation” dedicato ai giovani artisti.
Nel frattempo ha continuato la sua ricerca artistica con un percorso che dalla pittura astratta si è evoluto in una ridefinizione figurativa di elementi iconici in particolare figure femminili ed elementi naturali.
Il contatto professionale continuo con fotografi ed artisti internazionali lo ha aiutato a sviluppare una forte sensibilità, vicina al mondo della moda e del design. Vive e lavora a Cerreto Guidi (Fi).
Le immagini di Massimo Barlettani raccontano una natura viva attraverso la spettacolarità dei suoi elementi più comunicativi: i fiori.
I fiori hanno un potere attrattivo e vitale grazie alla loro sgargiante bellezza ed è così che riescono a diffondere le spore e a perpetuare la vita.
Quasi presenze, un po’ apparizioni, immagini rarefatte e suggestive, le opere di questo evento colgono una bellezza potente con tagli compositivi quasi fotografici ma con una tecnica che riporta la pittura al centro del lavoro artistico.
Il polline diffonde la vita, Tim diffonde informazioni.
I fiori sono la comunicazione e la connessione della natura, Tim è la comunicazione e la connessione delle donne e degli uomini.
È questo che lega la ricerca artistica focalizzata sulla spettacolare indagine dell’attrazione naturale di Massimo Barlettani e l’impegno Tim per rendere più semplice, immediata, accessibile ed efficace la comunicazione.
Il lavoro di Massimo Barlettani nasce già attraverso la tecnologia; infatti la scelta dei suoi soggetti, le distorsioni cromatiche le contaminazioni formali, i tagli particolari, vengono sviluppati su pc con un intenso utilizzo della rete.
Perché, quindi, non continuare a pensare in modo digitale e raccontare il tutto con filmati che rappresentano essi stessi il lavoro artistico?
In mostra circa venti opere pittoriche, quasi tutte inedite, di Massimo Barlettani: trequadri di grande formato (150x150 cm.) che rappresentano l’esplosione della vita, unitamente ad alcuni dipinti che continueranno la narrazione del progetto “Polline” (presentato per la prima volta a Firenze nell’ottobre 2014), attraverso la spettacolarità del permanere della vita.
Particolarmente interessante e suggestive le opere della serie “fiorescenza”, 12 piccoli lavori formato i-pad che dialogheranno con altrettanti schermi i-pad dove scorreranno dei video creati dal videomaker Viacheslav Zakharov: frames di filmati collegati a tutti gli altri schermi della location creando una sorta di istallazione video. ì
Le opere rappresentano lo stesso soggetto, un ramo di fiori di pesco analizzato e raccontato con diversi trattamenti cromatici. L’idea dell’artista è quella di mettere l’accento sulla soggettività della visione; le immagini cambiano in base alla luce ed al contesto, ma anche e soprattutto in base a chi le osserva. Lo stesso soggetto, la stessa immagine crea emozioni diverse a secondo dello stato d’animo e del desiderio di approfondimento di chi guarda.
Per l’evento sarà realizzata una piccola pubblicazione che illustrerà e documenterà il progetto.
Le opere in mostra, dal 20 settembre, saranno visibili on line sul sito www.massimobarlettani.it.
Nato a Volterra (Pi) nel 1956, Barlettani ha iniziato a dipingere fin da giovanissimo. Questa passione lo ha portato a scegliere una professione creativa e nel 1979 ha aperto una sua attività in campo pubblicitario. Nel 1989 ha fondato l’agenzia B&A che tuttora dirige.
È stato uno dei fondatori di Casa d’Arte San Lorenzo e ne ha seguito il percorso di ricerca e di promozione artistica. Insieme a loro ha contribuito all'ideazione ed al coordinamento del “Premio Patrizia Barlettani Next Generation” dedicato ai giovani artisti.
Nel frattempo ha continuato la sua ricerca artistica con un percorso che dalla pittura astratta si è evoluto in una ridefinizione figurativa di elementi iconici in particolare figure femminili ed elementi naturali.
Il contatto professionale continuo con fotografi ed artisti internazionali lo ha aiutato a sviluppare una forte sensibilità, vicina al mondo della moda e del design. Vive e lavora a Cerreto Guidi (Fi).
Le immagini di Massimo Barlettani raccontano una natura viva attraverso la spettacolarità dei suoi elementi più comunicativi: i fiori.
I fiori hanno un potere attrattivo e vitale grazie alla loro sgargiante bellezza ed è così che riescono a diffondere le spore e a perpetuare la vita.
Quasi presenze, un po’ apparizioni, immagini rarefatte e suggestive, le opere di questo evento colgono una bellezza potente con tagli compositivi quasi fotografici ma con una tecnica che riporta la pittura al centro del lavoro artistico.
Il polline diffonde la vita, Tim diffonde informazioni.
I fiori sono la comunicazione e la connessione della natura, Tim è la comunicazione e la connessione delle donne e degli uomini.
È questo che lega la ricerca artistica focalizzata sulla spettacolare indagine dell’attrazione naturale di Massimo Barlettani e l’impegno Tim per rendere più semplice, immediata, accessibile ed efficace la comunicazione.
Il lavoro di Massimo Barlettani nasce già attraverso la tecnologia; infatti la scelta dei suoi soggetti, le distorsioni cromatiche le contaminazioni formali, i tagli particolari, vengono sviluppati su pc con un intenso utilizzo della rete.
Perché, quindi, non continuare a pensare in modo digitale e raccontare il tutto con filmati che rappresentano essi stessi il lavoro artistico?
In mostra circa venti opere pittoriche, quasi tutte inedite, di Massimo Barlettani: trequadri di grande formato (150x150 cm.) che rappresentano l’esplosione della vita, unitamente ad alcuni dipinti che continueranno la narrazione del progetto “Polline” (presentato per la prima volta a Firenze nell’ottobre 2014), attraverso la spettacolarità del permanere della vita.
Particolarmente interessante e suggestive le opere della serie “fiorescenza”, 12 piccoli lavori formato i-pad che dialogheranno con altrettanti schermi i-pad dove scorreranno dei video creati dal videomaker Viacheslav Zakharov: frames di filmati collegati a tutti gli altri schermi della location creando una sorta di istallazione video. ì
Le opere rappresentano lo stesso soggetto, un ramo di fiori di pesco analizzato e raccontato con diversi trattamenti cromatici. L’idea dell’artista è quella di mettere l’accento sulla soggettività della visione; le immagini cambiano in base alla luce ed al contesto, ma anche e soprattutto in base a chi le osserva. Lo stesso soggetto, la stessa immagine crea emozioni diverse a secondo dello stato d’animo e del desiderio di approfondimento di chi guarda.
Per l’evento sarà realizzata una piccola pubblicazione che illustrerà e documenterà il progetto.
Le opere in mostra, dal 20 settembre, saranno visibili on line sul sito www.massimobarlettani.it.
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