Corrado Veneziano. ETEROTOPIE. Non Luoghi, Loghi, Codici, Alterazioni
Dal 20 Novembre 2021 al 10 Gennaio 2022
Matera
Luogo: Palazzo Malvinni Malvezzi
Indirizzo: Piazza Duomo 14
Orari: dal martedì al venerdì ore 17 - 20; il sabato e la domenica ore 10.30 - 13 / 17 -20
Curatori: Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato
Enti promotori:
- Con il patrocinio di
- Comune di Matera - Assessorato alla Cultura
- Amministrazione Provinciale di Matera
- FAI Basilicata e di Matera
“L’arte come svelamento, come sollecitazione e ampliamento della sen- sibilità: per chi la fa e per chi la riceve...”
(Achille Bonito Oliva)
Come “ricerca dello sguardo di chi guarda...”
(Derrick De Kerckhove)
Come strumento per “appropriarsi di uno spazio che è considerato normalmente un non-luogo...”
(Marc Augé)
Comunque la si interpreti, è certo che l’arte figurativa di Corrado Veneziano esprime, sia pure con delicatezza, un’irrefrenabile esigenza di entrare in una relazione con lo spettatore, a cui sembra chiedere di respirare insieme per trovare il linguaggio corretto, di creare insieme il quadro. Lo potrà ben sperimentare il pubblico della mostra ETEROTOPIE. Non Luoghi, Loghi, Codici, Alterazioni, la sua prima mostra antologica, a cura di Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato, che sarà ospitata dal 20 novembre 2021 al 10 gennaio 2022 a Palazzo Malvinni Malvezzi nella splendida Matera. L’esposizione ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Matera - Assessorato alla Cultura, il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Matera, il patrocinio del FAI Basilica- ta e di Matera, con il coordinamento di Abitare Canario e la collaborazione di D.d’Arte.
In questa occasione Veneziano, nativo di Tursi, torna così alla sua terra d’origine, la Lucania, da cui è partito il viaggio che ha poi portato le sue opere in musei nazionali e comunali di tutto il mondo: dalla Cina a San Pietroburgo, da Parigi a Cracovia, Amboise, Los Angeles, Bruxelles, Algeri, Tunisi, Granada. E naturalmente Roma, dove il Maestro attualmente vive e lavora. Ed è a Matera che per la prima volta sarà possibile ammirare contemporaneamente 99 sue opere, appartenenti a differenti periodi e ci- cli pittorici. Tutte testimoniano che “la spinta creativa di Corrado Veneziano proviene da una sussurrata ma non meno potente esigenza di scuotimento e provocazione”. Ad affermarlo è Francesca Barbi Marinetti che spiega: “L’occasione di una estesa mostra monografica evidenzia quanto il filo d’oro della sua ricerca sia una coarticolazione dell'immaginario e dei codici linguistici in un contesto armoniosamente visionario, capace di produrre nuovi sentieri di pensiero interpretativo”.
Le fa eco Raffaella Salato: «I tempi erano maturi per questa corposa antologica del Maestro, che negli ultimi 3 anni ha ottenuto una grande visibilità anche internazionale con i cicli pittorici dedicati a Leonardo Da Vinci e Dante Alighieri, scelti dalle più alte istituzioni nazionali ed estere per celebrare ufficialmente le importanti ricorrenze legate a questi due Geni indiscussi della cultura italiana. In mostra a Palazzo Malvinni Malvezzi, oltre ad alcune delle opere ispirate al Codice Atlantico e alla Divina Commedia, anche gli altri cicli più significativi ed apprezzati di Veneziano: si parte dai “Non Luoghi” che, attraverso il potere della memoria, recuperano spazi e ambienti dimenticati e apparentemente insignificanti caricandoli di nuove valenze, per proseguire con gli “ISBN”, leit-motiv della poetica dell’artista nella sua raffinata e costante ricerca sui codici espressivi, fino ad arrivare alle “Icone e iconismi” di sapore spiccatamente pop, ma laddove il significato sotteso è ben altro rispetto al significante, e alle “Pietas” di sicuro impatto emotivo, che sono riflessioni sulla distanza tra mondi incomparabili o distanti, come quello della vita e della morte, della guerra e della pace».
Arriverà invece a mostra iniziata il celebre quadro “L’Inferno, evocando Buffalmacco”, presente precedentemente in altra esposizione. Ispirato a due affreschi dell’artista coevo di Dante, presenti nel cimitero monumentale di Pisa. L’opera è stata scelta dalla Commissione composta da alcuni esperti, MISE, Poste Italiane, MEF e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per farne il soggetto di un francobollo nell'emissione dedi- cata a Dante per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta; unico caso nella storia filatelica italiana in cui per un francobollo è stato utilizzato un dipinto già esistente di un autore contemporaneo vivente.
Nella ricchissima antologica di Veneziano saranno inoltre visibili i suoi numerosi volumi (pubblicati con Laterza, Giunti, Meltemi, Besa), nonché stralci dei suoi lavori televisivi di regista realizzati per la RAI.
(Achille Bonito Oliva)
Come “ricerca dello sguardo di chi guarda...”
(Derrick De Kerckhove)
Come strumento per “appropriarsi di uno spazio che è considerato normalmente un non-luogo...”
(Marc Augé)
Comunque la si interpreti, è certo che l’arte figurativa di Corrado Veneziano esprime, sia pure con delicatezza, un’irrefrenabile esigenza di entrare in una relazione con lo spettatore, a cui sembra chiedere di respirare insieme per trovare il linguaggio corretto, di creare insieme il quadro. Lo potrà ben sperimentare il pubblico della mostra ETEROTOPIE. Non Luoghi, Loghi, Codici, Alterazioni, la sua prima mostra antologica, a cura di Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato, che sarà ospitata dal 20 novembre 2021 al 10 gennaio 2022 a Palazzo Malvinni Malvezzi nella splendida Matera. L’esposizione ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Matera - Assessorato alla Cultura, il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Matera, il patrocinio del FAI Basilica- ta e di Matera, con il coordinamento di Abitare Canario e la collaborazione di D.d’Arte.
In questa occasione Veneziano, nativo di Tursi, torna così alla sua terra d’origine, la Lucania, da cui è partito il viaggio che ha poi portato le sue opere in musei nazionali e comunali di tutto il mondo: dalla Cina a San Pietroburgo, da Parigi a Cracovia, Amboise, Los Angeles, Bruxelles, Algeri, Tunisi, Granada. E naturalmente Roma, dove il Maestro attualmente vive e lavora. Ed è a Matera che per la prima volta sarà possibile ammirare contemporaneamente 99 sue opere, appartenenti a differenti periodi e ci- cli pittorici. Tutte testimoniano che “la spinta creativa di Corrado Veneziano proviene da una sussurrata ma non meno potente esigenza di scuotimento e provocazione”. Ad affermarlo è Francesca Barbi Marinetti che spiega: “L’occasione di una estesa mostra monografica evidenzia quanto il filo d’oro della sua ricerca sia una coarticolazione dell'immaginario e dei codici linguistici in un contesto armoniosamente visionario, capace di produrre nuovi sentieri di pensiero interpretativo”.
Le fa eco Raffaella Salato: «I tempi erano maturi per questa corposa antologica del Maestro, che negli ultimi 3 anni ha ottenuto una grande visibilità anche internazionale con i cicli pittorici dedicati a Leonardo Da Vinci e Dante Alighieri, scelti dalle più alte istituzioni nazionali ed estere per celebrare ufficialmente le importanti ricorrenze legate a questi due Geni indiscussi della cultura italiana. In mostra a Palazzo Malvinni Malvezzi, oltre ad alcune delle opere ispirate al Codice Atlantico e alla Divina Commedia, anche gli altri cicli più significativi ed apprezzati di Veneziano: si parte dai “Non Luoghi” che, attraverso il potere della memoria, recuperano spazi e ambienti dimenticati e apparentemente insignificanti caricandoli di nuove valenze, per proseguire con gli “ISBN”, leit-motiv della poetica dell’artista nella sua raffinata e costante ricerca sui codici espressivi, fino ad arrivare alle “Icone e iconismi” di sapore spiccatamente pop, ma laddove il significato sotteso è ben altro rispetto al significante, e alle “Pietas” di sicuro impatto emotivo, che sono riflessioni sulla distanza tra mondi incomparabili o distanti, come quello della vita e della morte, della guerra e della pace».
Arriverà invece a mostra iniziata il celebre quadro “L’Inferno, evocando Buffalmacco”, presente precedentemente in altra esposizione. Ispirato a due affreschi dell’artista coevo di Dante, presenti nel cimitero monumentale di Pisa. L’opera è stata scelta dalla Commissione composta da alcuni esperti, MISE, Poste Italiane, MEF e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per farne il soggetto di un francobollo nell'emissione dedi- cata a Dante per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta; unico caso nella storia filatelica italiana in cui per un francobollo è stato utilizzato un dipinto già esistente di un autore contemporaneo vivente.
Nella ricchissima antologica di Veneziano saranno inoltre visibili i suoi numerosi volumi (pubblicati con Laterza, Giunti, Meltemi, Besa), nonché stralci dei suoi lavori televisivi di regista realizzati per la RAI.
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