Vedersi da fuori, vedersi da dentro. Gli artisti degli Atelier 2022-2023
Dal 11 Maggio 2023 al 25 Giugno 2023
Venezia
Luogo: Fondazione Bevilacqua La Masa
Indirizzo: Galleria di Piazza San Marco 71/c
Orari: dal mercoledì alla domenica dalle 10.30 alle 17.30
Curatori: Angel Moya Garcia
Enti promotori:
- Città di Venezia
Telefono per informazioni: +39 041 5207797
E-Mail info: info@bevilacqualamasa.it
Sito ufficiale: http://archive.bevilacqualamasa.it
Apre al pubblico giovedì 11 maggio alle ore 18, presso la Galleria di Piazza San Marco dell’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa la mostra, a cura di Angel Moya Garcia, Vedersi da fuori. Vedersi da dentro. Gli artisti degli Atelier 2022-2023, il tradizionale evento espositivo che conclude il programma degli studi, assegnati annualmente a 15 giovani artisti meritevoli.
Immersi in una realtà che muta costantemente, senza sosta, in cui i processi di adattamento stentano a seguire le innumerevoli trasformazioni, alterazioni e variazioni dei nostri comportamenti e delle nostre abitudini, gli stati di animo diventano sospesi e imprevedibili e le inquietudini esistenziali amplificate. La staticità, il ristagno o l’immobilismo che ha caratterizzato gran parte del nostro passato contrasta con un futuro incerto, dai contorni sbiaditi e precari, e con un presente che non riusciamo a cogliere prima che questo ci sfugga definitivamente. Un frangente storico e culturale in cui lo sguardo sul mondo esterno, dilatato digitalmente, si contrae verso una sfera intima che diventa una lente di ingrandimento per percepire o descrivere la quotidianità che ci circonda. In questo senso, le relazioni con sé stessi e con l’altro, l’abitare un determinato contesto, il rapporto con il proprio passato e le aspettative rispetto al futuro originano spesso un’instabilità che non tutti siamo in grado di sostenere. Uno stato di fragilità in cui le intenzioni e le intuizioni si declinano in tentativi di fuga verso un altrove impossibile da delineare oppure in esasperati esperimenti di classificazione, catalogazione e archiviazione per cercare di afferrare il qui e ora, per tentare di stabilire coordinate di riferimento, per trattenere qualunque certezza e per cercare qualsiasi sicurezza.
In quest’ottica, la mostra che presenta le ricerche dei residenti della Fondazione Bevilacqua La Masa 2022/2023 viene concepita come una sequenza di ambienti, nell’intento di restituire un racconto plurale di ricerche, formalizzazioni e linguaggi, che vanno dalla pittura all’installazione, dalla scultura al disegno e dal suono alla performance, per rispondere a queste problematiche. Accomunati dal tentativo di registrare l’inafferrabile, analizzare il rapporto con l’alterità, scrutare la propria autobiografia escludendo autoreferenzialismi, indagare i lati nascosti e scontornati della propria identità o stabilire un ordine nell’ambiente circostante, i quindici artisti presenti si assumono la responsabilità di delineare un punto della situazione.
Artisti: Nicola Bindoni, Ornella Cardillo, Shengyi Chao, Damiano Colombi, Ludovico Colombo, Daria Dmytrenko, Guo Qikai, Arianna Marcolin, Cecilia Mentasti, Lorenzo Servetti, Matteo Trentin, Chiara Ventura, Riccardo Vicentini, Keer Weng e Zgjim Zyba
Immersi in una realtà che muta costantemente, senza sosta, in cui i processi di adattamento stentano a seguire le innumerevoli trasformazioni, alterazioni e variazioni dei nostri comportamenti e delle nostre abitudini, gli stati di animo diventano sospesi e imprevedibili e le inquietudini esistenziali amplificate. La staticità, il ristagno o l’immobilismo che ha caratterizzato gran parte del nostro passato contrasta con un futuro incerto, dai contorni sbiaditi e precari, e con un presente che non riusciamo a cogliere prima che questo ci sfugga definitivamente. Un frangente storico e culturale in cui lo sguardo sul mondo esterno, dilatato digitalmente, si contrae verso una sfera intima che diventa una lente di ingrandimento per percepire o descrivere la quotidianità che ci circonda. In questo senso, le relazioni con sé stessi e con l’altro, l’abitare un determinato contesto, il rapporto con il proprio passato e le aspettative rispetto al futuro originano spesso un’instabilità che non tutti siamo in grado di sostenere. Uno stato di fragilità in cui le intenzioni e le intuizioni si declinano in tentativi di fuga verso un altrove impossibile da delineare oppure in esasperati esperimenti di classificazione, catalogazione e archiviazione per cercare di afferrare il qui e ora, per tentare di stabilire coordinate di riferimento, per trattenere qualunque certezza e per cercare qualsiasi sicurezza.
In quest’ottica, la mostra che presenta le ricerche dei residenti della Fondazione Bevilacqua La Masa 2022/2023 viene concepita come una sequenza di ambienti, nell’intento di restituire un racconto plurale di ricerche, formalizzazioni e linguaggi, che vanno dalla pittura all’installazione, dalla scultura al disegno e dal suono alla performance, per rispondere a queste problematiche. Accomunati dal tentativo di registrare l’inafferrabile, analizzare il rapporto con l’alterità, scrutare la propria autobiografia escludendo autoreferenzialismi, indagare i lati nascosti e scontornati della propria identità o stabilire un ordine nell’ambiente circostante, i quindici artisti presenti si assumono la responsabilità di delineare un punto della situazione.
Artisti: Nicola Bindoni, Ornella Cardillo, Shengyi Chao, Damiano Colombi, Ludovico Colombo, Daria Dmytrenko, Guo Qikai, Arianna Marcolin, Cecilia Mentasti, Lorenzo Servetti, Matteo Trentin, Chiara Ventura, Riccardo Vicentini, Keer Weng e Zgjim Zyba
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