Ceramica giapponese in Italia: il Premio Faenza. Opere dalle Collezioni del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Dal 26 Marzo 2013 al 25 Maggio 2013
Roma
Luogo: Istituto Giapponese di Cultura
Indirizzo: via Gramsci 74
Curatori: Claudia Casali
Telefono per informazioni: +39 06 3224794
E-Mail info: info@jroma.it
Sito ufficiale: http://www.jroma.it/
Dal 26 marzo al 25 maggio una quarantina di pezzi realizzati da artisti giapponesi dagli anni ’60 ad oggi e appartenenti alla collezione del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza saranno esposti a Roma all'Istituto Giapponese di Cultura in Italia in una mostra dal titolo "Ceramica giapponese in Italia: il Premio Faenza. Opere dalle Collezioni del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza” organizzata per celebrare il 50° anniversario della fondazione dell’Istituto.
“Questa mostra – spiega Claudia Casali, direttrice del Mic di faenza e curatrice dell’esposizione – è un’occasione importante per fornire uno spaccato sull’arte ceramica, linguaggio di eccellenza in cui il Giappone ha da sempre avuto un proprio indiscusso primato”. Cosi sarà possibile ammirare una nutrita sezione di opere di ceramiche giapponesi premiate al Premio Faenza dal 1964 ad oggi che dimostra come Faenza sia stata la vetrina in Italia più amata e privilegiata dagli artisti ceramici giapponesi contemporanei.
Già dagli anni Sessanta molti artisti giapponesi cominciarono a frequentare i corsi di alta formazione ceramica dell’Istituto d’arte faentino portando così novità, dialogo e accrescimento reciproco e facendo conoscere il Premio Faenza nel loro paese. Ma fu dal 1971, grazie anche al critico Yoshiaki Inui e proprio alla collaborazione dell’Istituto di Giapponese di Cultura, che si intensificò la presenza giapponese al concorso faentino. Da allora la presenza di artisti giapponesi al Premio Faenza fu una costante. E sempre si sono contraddistinti con una doppia anima: da una parte l’avanguardia nelle forme e negli smalti ed dall’altra la tradizione.
In mostra opere della metà degli anni ‘60 di Asami Ryûzô, Kanô Mitsuo, Rejro Asai, Yasuhara Kimei Miura Isamu, poi Yasuo Hayashi (1972), Miwa Ryosaku (1978), Takako Araki (1979), Kensaku Uke (1979), Aki Matsui Toshio (Premio Faenza 1982), Sueharu Fukami ( Premio Faenza 1985), Hiroshi Ikehata (1998 e 2001), Eiko Kishi (1998), Kazuhito Nagasawa (1998), Jun Nishida (2003), Keiko Iwanaga (2001), Nobuyuki Ogawa (2001), Tomoko Kawakami (Premio Faenza ex aequo 2005), Kenichi Harayama (2005), Kyoko Hori (2005), Akio Niisato (2005), Tomonari Kato (2007, Premio Faenza ex aequo 2009), Shigeki Hayashi (2007), Mariko Wada (2009), Kazumasu Futamura (2009), Junko Shimomura (2009), Yoshinori Akazawa (2009), Shigeki Hayashi (2011), Eri Dewa (Premio Faenza ex aequo 2011), Tomoku Sakumotu (2011)
Forme e vuoti, geometrie e libertà testimoniano la sempre viva tendenza dell’arte giapponese capace di unire tradizione e contemporaneità.
L'inaugurazione sarà preceduta da una conferenza di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e curatrice della mostra che, attraverso le opere degli artisti in mostra, propone una lettura dell'arte ceramica contemporanea nel XX secolo, con riferimento soprattutto alle presenze degli artisti giapponesi al prestigioso Concorso Internazionale d'Arte Ceramica - Premio Faenza.
“Questa mostra – spiega Claudia Casali, direttrice del Mic di faenza e curatrice dell’esposizione – è un’occasione importante per fornire uno spaccato sull’arte ceramica, linguaggio di eccellenza in cui il Giappone ha da sempre avuto un proprio indiscusso primato”. Cosi sarà possibile ammirare una nutrita sezione di opere di ceramiche giapponesi premiate al Premio Faenza dal 1964 ad oggi che dimostra come Faenza sia stata la vetrina in Italia più amata e privilegiata dagli artisti ceramici giapponesi contemporanei.
Già dagli anni Sessanta molti artisti giapponesi cominciarono a frequentare i corsi di alta formazione ceramica dell’Istituto d’arte faentino portando così novità, dialogo e accrescimento reciproco e facendo conoscere il Premio Faenza nel loro paese. Ma fu dal 1971, grazie anche al critico Yoshiaki Inui e proprio alla collaborazione dell’Istituto di Giapponese di Cultura, che si intensificò la presenza giapponese al concorso faentino. Da allora la presenza di artisti giapponesi al Premio Faenza fu una costante. E sempre si sono contraddistinti con una doppia anima: da una parte l’avanguardia nelle forme e negli smalti ed dall’altra la tradizione.
In mostra opere della metà degli anni ‘60 di Asami Ryûzô, Kanô Mitsuo, Rejro Asai, Yasuhara Kimei Miura Isamu, poi Yasuo Hayashi (1972), Miwa Ryosaku (1978), Takako Araki (1979), Kensaku Uke (1979), Aki Matsui Toshio (Premio Faenza 1982), Sueharu Fukami ( Premio Faenza 1985), Hiroshi Ikehata (1998 e 2001), Eiko Kishi (1998), Kazuhito Nagasawa (1998), Jun Nishida (2003), Keiko Iwanaga (2001), Nobuyuki Ogawa (2001), Tomoko Kawakami (Premio Faenza ex aequo 2005), Kenichi Harayama (2005), Kyoko Hori (2005), Akio Niisato (2005), Tomonari Kato (2007, Premio Faenza ex aequo 2009), Shigeki Hayashi (2007), Mariko Wada (2009), Kazumasu Futamura (2009), Junko Shimomura (2009), Yoshinori Akazawa (2009), Shigeki Hayashi (2011), Eri Dewa (Premio Faenza ex aequo 2011), Tomoku Sakumotu (2011)
Forme e vuoti, geometrie e libertà testimoniano la sempre viva tendenza dell’arte giapponese capace di unire tradizione e contemporaneità.
L'inaugurazione sarà preceduta da una conferenza di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e curatrice della mostra che, attraverso le opere degli artisti in mostra, propone una lettura dell'arte ceramica contemporanea nel XX secolo, con riferimento soprattutto alle presenze degli artisti giapponesi al prestigioso Concorso Internazionale d'Arte Ceramica - Premio Faenza.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
istituto giapponese di cultura ·
asami ry z ·
kan mitsuo ·
rejro asai ·
yasuhara kimei miura isamu e altri
COMMENTI
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family
-
Dal 31 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Arezzo | Galleria d’Arte Contemporanea / Sala Sant’Ignazio
Vasari. Il Teatro delle Virtù
-
Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Roma | Scuderie del Quirinale
Guercino. L’era Ludovisi a Roma
-
Dal 01 novembre 2024 al 15 febbraio 2025
Torino | PAV - Parco Arte Vivente
Adrián Balseca. Cambio de fuerza
-
Dal 29 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi
-
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Roberto Matta 1911 - 2002