Michele Tombolini. Giochi Adulti / The Great Nightmare
Dal 21 Ottobre 2022 al 09 Gennaio 2023
Venezia
Luogo: Venezia e MIlano
Indirizzo: Sedi varie
Cris Contini Contemporary inaugura la stagione delle mostre autunnali a Venezia e Milano con le opere di Michele Tombolini, artista formatosi a Venezia e la cui visione è da sempre attenta ai temi sociali.
Le sue opere hanno spesso suscitato clamore per la loro forte azione di denuncia. Ricordiamo la guerrilla action condotta in collaborazione con il gruppo ambientalista ‘Extinction Rebellion’ che lo ha visto posizionare lo scorso anno alcuni teschi di cartapesta con una croce nera a Milano sulle statue di Alessandro Manzoni in piazza San Fedele e di Leonardo davanti alla Scala per sensibilizzare il pubblico sulle sorti del nostro pianeta.
O ancora nel suo intervento del 2020 a Venezia quando ha posto la sua iconica X sulla bocca del piccolo migrante nel famoso murales di Banksy con lo scopo di riportare l’attenzione su questo tema.
La creatività di Michele Tombolini si esprime con una compresenza di stili che spaziano dalla pittura alla video art, necessari per trasmettere emozioni, per far prendere coscienza e denunciare forme di violenza che vengono perpetrate sugli esseri umani.
Un fil rouge che nel mese di ottobre avvicinerà idealmente Venezia e Milano, città che vedranno protagonisti due interventi dell’artista. Il Venice Times Hotel di Venezia ospiterà ‘Giochi Adulti’ un’opera di denuncia della pedofilia, mentre a Milano si terrà ‘The Great Nightmare’, una personale curata dalla dott.ssa Cinzia Lampariello Ranzi che ha per oggetto gli orrori delle guerre, in mostra presso la neonata Agostino Art Gallery.
‘Giochi Adulti’ presso il Venice Times Hotel di Venezia) ritrae il volto di una bambina sulla cui bocca è stata prima tracciata una farfalla, successivamente cancellata attraverso uno scarabocchio infantile. Il messaggio che l’artista vuole trasmettere è potente e dalla forte valenza sociale, è un messaggio di denuncia contro il traffico dei minori, argomento a cui Michele Tombolini ha già dedicato altre importanti opere in Europa. La farfalla, simbolo di rinascita e libertà, di spinta verso un futuro migliore viene annullata e la bocca della ragazza è cancellata, incapace di urlare la propria situazione. Lo sfondo dell’opera, realizzata in tecnica mista, è invece illuminato dalla scelta del colore oro dei fiori che sfiora anche il volto della giovane ritratta e che rappresenta un messaggio di speranza.
‘The Great Nightmare’ presso la Agostino Art Gallery, tre grandi opere che, come dichiara, l’artista ‘vogliono sottolineare il grande incubo dell’umanità, ovvero la guerra. Non mi riferisco direttamente alla situazione attuale perché come artista non mi metto mai da una parte ma desidero far pensare, mi piace far riflettere su tutte le guerre che ci sono state, che ci sono e che ci saranno’.
‘Control’ rappresenta il volto di una donna con un drone in bocca, elemento grafico che si illumina, si ingrandisce e rimpicciolisce, generando il suono angosciante di un elicottero.
‘Mask’ ritrae una ragazza con una maschera sul viso, al cui interno vengono proiettati filmati di bombardamenti assordanti relativi a varie epoche storiche, trasportando lo spettatore in uno scenario da incubo.
In entrambe le opere immagini di specchi rotti sullo sfondo enfatizzano ulteriormente un’idea di distruzione e desolazione assoluta.
La terza opera, più grande rispetto alle altre, è invece un messaggio di speranza. ‘The Hope’ raffigura una ragazza che, allontanandosi dai palazzi distrutti alle sue spalle, sembra avvicinarsi allo spettatore, quasi uscendo dal quadro indossa, un abito prezioso, materico, in rilievo, come se fosse in procinto di andare ad una serata elegante. Un evento di rinascita, di ritorno alla vita. Sulla bocca una farfalla, simbolo che nell’alfabeto dell’artista. è da sempre un messaggio di luce.
Le opere di Michele Tombolini, si possono anche visitare, fino al 27 novembre, presso il Padiglione di San Marino alla 59. Esposizione Internazionale - La Biennale di Venezia, il progetto ‘Digital Humanity’, cinque opere su tela con inserti digitali che rappresentano una riflessione sulla condizione dell’essere umano dopo l’avvento di una tecnologia tanto evoluta quanto alienante.
Nato a Venezia nel 1963. Vive e lavora tra Venezia e Berlino. La ricerca di Michele Tombolini spazia in diversi campi, dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alla performance. Il suo stile pittorico iniziale trae origine da una ricerca introspettiva che fa dell’istintività prorompente il suo aspetto più caratteristico; il suo stile materico è ispirato dai grandi maestri del Novecento, da Picasso fino ai grandi sconvolgimenti della transavanguardia. In occasione della sua partecipazione con un video a Personal Structures a Palazzo Bembo durante la 55° Biennale di Venezia del 2013, Michele Tombolini pone le basi per un cambiamento, rivolgendo la sua ricerca verso un approccio sempre più concettuale, dove l’idea e il messaggio sociale fanno da padrone. Nel 2014 l’artista si trasferisce a Berlino dove realizza Butterfly, opera murale interattiva, sulla facciata di un palazzo nel centro di Berlino est. L’opera monumentale, di 30 m, si inserisce nel contesto del progetto internazionale Indelible Marks, volto a sensibilizzare il pubblico nei confronti del grande problema della prostituzione infantile nel mondo e dell’abuso di minori. Butterfly, raffigurante una bambina in bianco e nero con la bocca coperta da un cerotto ma con delle ali blu di farfalla, rappresenta il principio di una rivoluzione nel linguaggio dell’artista in cui si inserisce un elemento di positività, rappresentato dai colori brillanti, in contrapposizione al grigiore della città, al degrado e ai problemi sociali che caratterizzano le grandi metropoli. Il nuovo percorso artistico di Michele Tombolini si caratterizza per un approccio all’immagine che può essere definito Pop, mantenendo però un livello di lettura secondo che si fa messaggero di un interesse spiccato per le dinamiche sociali, il cosiddetto Social Pop. In occasione della Biennale dell’Arte di Venezia 2019 Michele Tombolini si fa notare per la sua installazione “La Mendicante Griffata” appoggiata al muro dell’Accademia di Belle arti: si tratta di una donna mendicante con il viso coperto e un cartello con scritto “Ho fame aiutatemi”. L’elemento destabilizzante è la presenza di una borsa griffata e dei gratta e vinci sparsi a terra: si tratta di una finta povera o una ricca impoverita a causa del consumismo e delle piaghe sociali contemporanee? L’installazione del manichino in vari punti di Venezia è stata seguita da una esposizione presso Cà Zanardi con la proiezione di un video artistico con le reazioni dei passanti. L’artista ha rivendicato l’intervento sull’opera di Banksy “Il piccolo migrante” comparsa a Venezia la scorsa estate. Tombolini ha applicato una X adesiva sulla bocca del bambino, senza danneggiare l’opera dello street artist inglese e rimuovendola dopo 24 ore, a catalizzare l’attenzione sul tema delle migrazioni in Italia e rafforzando il messaggio di Banksy. La bocca tappata sta ad indicare l’impossibilità dei migranti di spiegare la loro versione dei fatti e farsi ascoltare per far rispettare i propri diritti, ponendo l’accento sulla questione delicata del traffico umano illecito in Italia, gestito dalle mafie.
Giochi Adulti
21 ottobre 2022 – 9 gennaio 2023
Venice Times Hotel
Calle Priuli dei Cavaletti 99/D - 30121 Venezia Tel. +39 041 203 1633
venicetimes@moodhotels.it
Orari: Ogni giorno dalle 13:00 alle 23:00
Opening: 21 ottobre 2022 - ore 18.30 - su invito
The Great Nightmare
26 ottobre 2022 – 23 Novembre 2022
Agostino Art Gallery
Via Solari, 72 - 20144 Milano
Orari: Lun-Ven 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
Sab- Dom su appuntamento tel. +39 388 4366649
Cinzia.lampariello@gmail.com
Opening: 26 ottobre – ore 18:00
Le sue opere hanno spesso suscitato clamore per la loro forte azione di denuncia. Ricordiamo la guerrilla action condotta in collaborazione con il gruppo ambientalista ‘Extinction Rebellion’ che lo ha visto posizionare lo scorso anno alcuni teschi di cartapesta con una croce nera a Milano sulle statue di Alessandro Manzoni in piazza San Fedele e di Leonardo davanti alla Scala per sensibilizzare il pubblico sulle sorti del nostro pianeta.
O ancora nel suo intervento del 2020 a Venezia quando ha posto la sua iconica X sulla bocca del piccolo migrante nel famoso murales di Banksy con lo scopo di riportare l’attenzione su questo tema.
La creatività di Michele Tombolini si esprime con una compresenza di stili che spaziano dalla pittura alla video art, necessari per trasmettere emozioni, per far prendere coscienza e denunciare forme di violenza che vengono perpetrate sugli esseri umani.
Un fil rouge che nel mese di ottobre avvicinerà idealmente Venezia e Milano, città che vedranno protagonisti due interventi dell’artista. Il Venice Times Hotel di Venezia ospiterà ‘Giochi Adulti’ un’opera di denuncia della pedofilia, mentre a Milano si terrà ‘The Great Nightmare’, una personale curata dalla dott.ssa Cinzia Lampariello Ranzi che ha per oggetto gli orrori delle guerre, in mostra presso la neonata Agostino Art Gallery.
‘Giochi Adulti’ presso il Venice Times Hotel di Venezia) ritrae il volto di una bambina sulla cui bocca è stata prima tracciata una farfalla, successivamente cancellata attraverso uno scarabocchio infantile. Il messaggio che l’artista vuole trasmettere è potente e dalla forte valenza sociale, è un messaggio di denuncia contro il traffico dei minori, argomento a cui Michele Tombolini ha già dedicato altre importanti opere in Europa. La farfalla, simbolo di rinascita e libertà, di spinta verso un futuro migliore viene annullata e la bocca della ragazza è cancellata, incapace di urlare la propria situazione. Lo sfondo dell’opera, realizzata in tecnica mista, è invece illuminato dalla scelta del colore oro dei fiori che sfiora anche il volto della giovane ritratta e che rappresenta un messaggio di speranza.
‘The Great Nightmare’ presso la Agostino Art Gallery, tre grandi opere che, come dichiara, l’artista ‘vogliono sottolineare il grande incubo dell’umanità, ovvero la guerra. Non mi riferisco direttamente alla situazione attuale perché come artista non mi metto mai da una parte ma desidero far pensare, mi piace far riflettere su tutte le guerre che ci sono state, che ci sono e che ci saranno’.
‘Control’ rappresenta il volto di una donna con un drone in bocca, elemento grafico che si illumina, si ingrandisce e rimpicciolisce, generando il suono angosciante di un elicottero.
‘Mask’ ritrae una ragazza con una maschera sul viso, al cui interno vengono proiettati filmati di bombardamenti assordanti relativi a varie epoche storiche, trasportando lo spettatore in uno scenario da incubo.
In entrambe le opere immagini di specchi rotti sullo sfondo enfatizzano ulteriormente un’idea di distruzione e desolazione assoluta.
La terza opera, più grande rispetto alle altre, è invece un messaggio di speranza. ‘The Hope’ raffigura una ragazza che, allontanandosi dai palazzi distrutti alle sue spalle, sembra avvicinarsi allo spettatore, quasi uscendo dal quadro indossa, un abito prezioso, materico, in rilievo, come se fosse in procinto di andare ad una serata elegante. Un evento di rinascita, di ritorno alla vita. Sulla bocca una farfalla, simbolo che nell’alfabeto dell’artista. è da sempre un messaggio di luce.
Le opere di Michele Tombolini, si possono anche visitare, fino al 27 novembre, presso il Padiglione di San Marino alla 59. Esposizione Internazionale - La Biennale di Venezia, il progetto ‘Digital Humanity’, cinque opere su tela con inserti digitali che rappresentano una riflessione sulla condizione dell’essere umano dopo l’avvento di una tecnologia tanto evoluta quanto alienante.
Nato a Venezia nel 1963. Vive e lavora tra Venezia e Berlino. La ricerca di Michele Tombolini spazia in diversi campi, dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alla performance. Il suo stile pittorico iniziale trae origine da una ricerca introspettiva che fa dell’istintività prorompente il suo aspetto più caratteristico; il suo stile materico è ispirato dai grandi maestri del Novecento, da Picasso fino ai grandi sconvolgimenti della transavanguardia. In occasione della sua partecipazione con un video a Personal Structures a Palazzo Bembo durante la 55° Biennale di Venezia del 2013, Michele Tombolini pone le basi per un cambiamento, rivolgendo la sua ricerca verso un approccio sempre più concettuale, dove l’idea e il messaggio sociale fanno da padrone. Nel 2014 l’artista si trasferisce a Berlino dove realizza Butterfly, opera murale interattiva, sulla facciata di un palazzo nel centro di Berlino est. L’opera monumentale, di 30 m, si inserisce nel contesto del progetto internazionale Indelible Marks, volto a sensibilizzare il pubblico nei confronti del grande problema della prostituzione infantile nel mondo e dell’abuso di minori. Butterfly, raffigurante una bambina in bianco e nero con la bocca coperta da un cerotto ma con delle ali blu di farfalla, rappresenta il principio di una rivoluzione nel linguaggio dell’artista in cui si inserisce un elemento di positività, rappresentato dai colori brillanti, in contrapposizione al grigiore della città, al degrado e ai problemi sociali che caratterizzano le grandi metropoli. Il nuovo percorso artistico di Michele Tombolini si caratterizza per un approccio all’immagine che può essere definito Pop, mantenendo però un livello di lettura secondo che si fa messaggero di un interesse spiccato per le dinamiche sociali, il cosiddetto Social Pop. In occasione della Biennale dell’Arte di Venezia 2019 Michele Tombolini si fa notare per la sua installazione “La Mendicante Griffata” appoggiata al muro dell’Accademia di Belle arti: si tratta di una donna mendicante con il viso coperto e un cartello con scritto “Ho fame aiutatemi”. L’elemento destabilizzante è la presenza di una borsa griffata e dei gratta e vinci sparsi a terra: si tratta di una finta povera o una ricca impoverita a causa del consumismo e delle piaghe sociali contemporanee? L’installazione del manichino in vari punti di Venezia è stata seguita da una esposizione presso Cà Zanardi con la proiezione di un video artistico con le reazioni dei passanti. L’artista ha rivendicato l’intervento sull’opera di Banksy “Il piccolo migrante” comparsa a Venezia la scorsa estate. Tombolini ha applicato una X adesiva sulla bocca del bambino, senza danneggiare l’opera dello street artist inglese e rimuovendola dopo 24 ore, a catalizzare l’attenzione sul tema delle migrazioni in Italia e rafforzando il messaggio di Banksy. La bocca tappata sta ad indicare l’impossibilità dei migranti di spiegare la loro versione dei fatti e farsi ascoltare per far rispettare i propri diritti, ponendo l’accento sulla questione delicata del traffico umano illecito in Italia, gestito dalle mafie.
Giochi Adulti
21 ottobre 2022 – 9 gennaio 2023
Venice Times Hotel
Calle Priuli dei Cavaletti 99/D - 30121 Venezia Tel. +39 041 203 1633
venicetimes@moodhotels.it
Orari: Ogni giorno dalle 13:00 alle 23:00
Opening: 21 ottobre 2022 - ore 18.30 - su invito
The Great Nightmare
26 ottobre 2022 – 23 Novembre 2022
Agostino Art Gallery
Via Solari, 72 - 20144 Milano
Orari: Lun-Ven 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
Sab- Dom su appuntamento tel. +39 388 4366649
Cinzia.lampariello@gmail.com
Opening: 26 ottobre – ore 18:00
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