Esiti contemporanei
La video installazione An embroidered Trilogy di Francesco Vezzoli
29/07/2005
Fino all’8 settembre 2005, in occasione della 51ª Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia 2005, la Fondazione Prada presenta, negli spazi della Fondazione Giorgio Cini a Venezia, il progetto Trilogia della Morte di Francesco Vezzoli (Brescia, 1971), a cura di Germano Celant. Protagonisti il video e il ricamo, principali tecniche dell’artista, vero appassionato di cinema e comunicazione. La sua complessa operazione concettuale associa il ricamo, da sempre considerato arte tradizionale, al video, al contrario mezzo espressivo tipicamente contemporaneo. L’esito è un’originale combinazione visuale in cui icone del mondo dello spettacolo si intrecciano con miti del jet-set del grande schermo.
Vezzoli opera una ri-collocazione concettuale delle espressioni filmiche, manipolando abilmente miti ed icone, e passando con disinvoltura dalla cultura alta (Pasolini, Rossellini, Cocteau) a quella popolare. L’esibizione prevede due ambientazioni: una prima in cui è proiettato un vero reality show televisivo, ispirato a due lavori cinematografici di Pier Paolo Pisolini, Comizi d’amore (1964) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), e una seconda in cui viene presentato un insieme di 120 sedie dalle sedute ricamate con volti di attori.
Nella prima installazione, in una sala cinematografica vecchio stile è proiettato il film dal titolo Comizi di Non Amore (2004, dvd, 63’ 50” - prodotto in esclusiva per la Fondazione Prada) ambientato in uno studio televisivo, che rimanda a un format del genere blind date, in cui il pubblico giudica coppie di candidati di estrazione sociale e di età diverse. E’ chiaro il riferimento al documentario di Pasolini Comizi d’amore, che nel 1964 percorse l’Italia per rivolgere domande sull’amore e sul sesso a persone di ceti sociali e culturali diversi. Nel caso di Vezzoli, però, il tema centrale è la degenerazione della cultura, della persona e del sesso, e in più, mentre nel caso di Pasolini il regista entrava in prima persona nel proprio reportage, Comizi di Non Amore (condotto da Ela Weber e realizzato dai tecnici più affermati del settore) preserva “l’identità protetta” dell’artista, e traduce il cinema-verità degli anni Sessanta nel Grande fratello degli anni Novanta. Tra le concorrenti corteggiate dai pretendenti, a formare coppie inedite, anche icone del cinema come le intramontabili Catherine Deneuve e Jeanne Moreau.
La seconda installazione, Le 120 sedute di Sodoma, è un lavoro composto da 120 sedie nere Argyle (disegnate da Charles Rennie Mackintosh), con le sedute ricamate, poste davanti all’arazzo “La fine di Edipo Re”: elementi che insieme dialogano con la visione di Pasolini del mondo e della cultura.
Francesco Vezzoli. Trilogia della morte
31 agosto – 8 settembre 2005
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore - Venezia
Orari: 10-18. Chiuso lunedì. Ingresso libero
Info: Fondazione Prada, tel. 02 550 28 498
www.fondazioneprada.org; info@fondazioneprada.org
Vezzoli opera una ri-collocazione concettuale delle espressioni filmiche, manipolando abilmente miti ed icone, e passando con disinvoltura dalla cultura alta (Pasolini, Rossellini, Cocteau) a quella popolare. L’esibizione prevede due ambientazioni: una prima in cui è proiettato un vero reality show televisivo, ispirato a due lavori cinematografici di Pier Paolo Pisolini, Comizi d’amore (1964) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), e una seconda in cui viene presentato un insieme di 120 sedie dalle sedute ricamate con volti di attori.
Nella prima installazione, in una sala cinematografica vecchio stile è proiettato il film dal titolo Comizi di Non Amore (2004, dvd, 63’ 50” - prodotto in esclusiva per la Fondazione Prada) ambientato in uno studio televisivo, che rimanda a un format del genere blind date, in cui il pubblico giudica coppie di candidati di estrazione sociale e di età diverse. E’ chiaro il riferimento al documentario di Pasolini Comizi d’amore, che nel 1964 percorse l’Italia per rivolgere domande sull’amore e sul sesso a persone di ceti sociali e culturali diversi. Nel caso di Vezzoli, però, il tema centrale è la degenerazione della cultura, della persona e del sesso, e in più, mentre nel caso di Pasolini il regista entrava in prima persona nel proprio reportage, Comizi di Non Amore (condotto da Ela Weber e realizzato dai tecnici più affermati del settore) preserva “l’identità protetta” dell’artista, e traduce il cinema-verità degli anni Sessanta nel Grande fratello degli anni Novanta. Tra le concorrenti corteggiate dai pretendenti, a formare coppie inedite, anche icone del cinema come le intramontabili Catherine Deneuve e Jeanne Moreau.
La seconda installazione, Le 120 sedute di Sodoma, è un lavoro composto da 120 sedie nere Argyle (disegnate da Charles Rennie Mackintosh), con le sedute ricamate, poste davanti all’arazzo “La fine di Edipo Re”: elementi che insieme dialogano con la visione di Pasolini del mondo e della cultura.
Francesco Vezzoli. Trilogia della morte
31 agosto – 8 settembre 2005
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore - Venezia
Orari: 10-18. Chiuso lunedì. Ingresso libero
Info: Fondazione Prada, tel. 02 550 28 498
www.fondazioneprada.org; info@fondazioneprada.org
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