Stella Dina: art in the workplace
Dal 21 Settembre 2015 al 23 Ottobre 2015
Anzola dell'Emilia | Bologna
Luogo: Studio Associato Parenti - Agostini
Indirizzo: via Goldoni 26
Orari: Lun-Mar-Gio 15-18
Curatori: Enrico Maria Emiliani, Caterina Agostini, Gabriella Parenti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051.735507
Sito ufficiale: http://sites.google.com/site/infostelladina/
Con la personale ospitata nei nuovi uffici dello Studio Associato Parenti Agostini di Anzola dell'Emilia (Bologna), prosegue il progetto espositivo sperimentale curato da Enrico Maria Emiliani per Stella Dina:
un ciclo di piccole mostre mirate che propongono le opere dell'artista di Cattolica (Rimini) nell'ambito
dei luoghi di lavoro.
Studi professionali, istituti di credito, compagnie di assicurazione, halls e sale d'aspetto, stores, depositi e laboratori artigianali, diventano così spazi non convenzionali dove i lavori di Stella Dina possono dialogare con l'osservatore con tempi e modi diversi da quelli necessariamente imposti dalle esposizioni tradizionali ospitate nei contenitori abitualmente deputati.
In questo modo infatti, la fruizione dell'opera si dilata nel tempo, accompagnando il quotidiano nel suo divenire, l'ambiente interno che cambia con il mutare della luce del giorno, il cambiamento dello stato d'animo dell'osservatore determinato dal succedersi degli accadimenti della giornata di lavoro e così via.
L'opera d'arte quindi intesa non solo come oggetto volto a rendere lo spazio più bello, ricco ed accogliente per ospiti e clienti ma anche come strumento per rendere più gradevole l'ambiente lavorativo, propedeutico alla migliore efficienza delle risorse umane e della loro positiva considerazione della politica aziendale nei loro riguardi.
Artista indipendente, Stella Dina ama muoversi lungo percorsi nuovi per la divulgazione del proprio lavoro, per lo più fuori dai circuiti commerciali tradizionali, privilegiando progetti ed iniziative originali e stimolanti di collettivi autogestiti, gallerie e spazi alternativi, circoli underground ed associazioni culturali, frequentati nel corso di quasi vent’anni di carriera, sia in Italia che soprattutto all'estero.
Dal prossimo 21 settembre grazie alla sensibilità verso l'arte contemporanea di Gabriella Parenti e Caterina Agostini , è in mostra negli eleganti spazi del loro studio professionale di amministrazioni di immobili e condomini, una selezione di polimaterici ed acrilici su tela di Stella Dina tratta dalle sue collezioni Sands le spiagge silenziose, il Riposo delle Sirene, Terre dell'Adriatico e Geometrie Marine.
Il comune denominatore delle opere esposte è il paesaggio marino fuori stagione,quando la folla dei turisti si dissolve, la vita dei residenti si ritira un pò più all'interno delle città della riviera di Rimini e gli stabilimenti balneari chiusi si trasformano in architetture silenziose attraversate solo dal soffio della sabbia mossa dal vento.
Proprio la sabbia infatti è la materia sulla quale Stella interviene, ordinando, segmentando, dipingendo, accostando e sovrapponendo altri materiali come legno, carta, pietrisco e plastica, quasi a voler fermare, per un attimo, il suo eterno movimento, contenendolo all'interno di un preciso disegno geometrico sottostante, dai volumi e dalle linee pulite, sempre rigoroso, tenacemente statico e pronto ad accogliere
il potente cromatismo caratteristico di tutta l'opera dell'artista romagnola.
E'una pittura che si nutre di contrasti violenti , che ad un primo sguardo provoca l'osservatore, quasi lo costringe ad una reazione a livello istintivo che trascende il significato stesso dell'opera, poi ad un esame più pacato e dilatato nel tempo, l'occhio comincia a comprenderne il particolare alfabeto cromatico, vi si adatta, ed ecco che riesce a scoprire la struttura sottostante del quadro ed il suo equilibrio compositivo complessivo.
un ciclo di piccole mostre mirate che propongono le opere dell'artista di Cattolica (Rimini) nell'ambito
dei luoghi di lavoro.
Studi professionali, istituti di credito, compagnie di assicurazione, halls e sale d'aspetto, stores, depositi e laboratori artigianali, diventano così spazi non convenzionali dove i lavori di Stella Dina possono dialogare con l'osservatore con tempi e modi diversi da quelli necessariamente imposti dalle esposizioni tradizionali ospitate nei contenitori abitualmente deputati.
In questo modo infatti, la fruizione dell'opera si dilata nel tempo, accompagnando il quotidiano nel suo divenire, l'ambiente interno che cambia con il mutare della luce del giorno, il cambiamento dello stato d'animo dell'osservatore determinato dal succedersi degli accadimenti della giornata di lavoro e così via.
L'opera d'arte quindi intesa non solo come oggetto volto a rendere lo spazio più bello, ricco ed accogliente per ospiti e clienti ma anche come strumento per rendere più gradevole l'ambiente lavorativo, propedeutico alla migliore efficienza delle risorse umane e della loro positiva considerazione della politica aziendale nei loro riguardi.
Artista indipendente, Stella Dina ama muoversi lungo percorsi nuovi per la divulgazione del proprio lavoro, per lo più fuori dai circuiti commerciali tradizionali, privilegiando progetti ed iniziative originali e stimolanti di collettivi autogestiti, gallerie e spazi alternativi, circoli underground ed associazioni culturali, frequentati nel corso di quasi vent’anni di carriera, sia in Italia che soprattutto all'estero.
Dal prossimo 21 settembre grazie alla sensibilità verso l'arte contemporanea di Gabriella Parenti e Caterina Agostini , è in mostra negli eleganti spazi del loro studio professionale di amministrazioni di immobili e condomini, una selezione di polimaterici ed acrilici su tela di Stella Dina tratta dalle sue collezioni Sands le spiagge silenziose, il Riposo delle Sirene, Terre dell'Adriatico e Geometrie Marine.
Il comune denominatore delle opere esposte è il paesaggio marino fuori stagione,quando la folla dei turisti si dissolve, la vita dei residenti si ritira un pò più all'interno delle città della riviera di Rimini e gli stabilimenti balneari chiusi si trasformano in architetture silenziose attraversate solo dal soffio della sabbia mossa dal vento.
Proprio la sabbia infatti è la materia sulla quale Stella interviene, ordinando, segmentando, dipingendo, accostando e sovrapponendo altri materiali come legno, carta, pietrisco e plastica, quasi a voler fermare, per un attimo, il suo eterno movimento, contenendolo all'interno di un preciso disegno geometrico sottostante, dai volumi e dalle linee pulite, sempre rigoroso, tenacemente statico e pronto ad accogliere
il potente cromatismo caratteristico di tutta l'opera dell'artista romagnola.
E'una pittura che si nutre di contrasti violenti , che ad un primo sguardo provoca l'osservatore, quasi lo costringe ad una reazione a livello istintivo che trascende il significato stesso dell'opera, poi ad un esame più pacato e dilatato nel tempo, l'occhio comincia a comprenderne il particolare alfabeto cromatico, vi si adatta, ed ecco che riesce a scoprire la struttura sottostante del quadro ed il suo equilibrio compositivo complessivo.
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