Alla Galleria Nazionale fino al 12 agosto
Leonardo e la Scapiliata: a Parma la fortuna dell'opera
Leonardo da Vinci, Testa di Leda, 1510 circa, Castello Sforzesco
Samantha De Martin
20/05/2019
Parma - I capelli lunghi, sciolti, scompigliati dal vento. L’espressione del volto bellissima, intensa, di una dolcezza che incanta, pudica e seduttiva al tempo stesso. In questa tavola, Leonardo ha dipinto esattamente ciò che lui stesso ha suggerito, a proposito della raffigurazione della chioma della figura femminile, nel Trattato sulla pittura: «Fa tu adunque alle tue teste gli capegli scherzare insieme col finto vento intorno agli giovanili volti, e con diverse revolture graziosamente ornargli».
Fino al 12 agosto La Scapiliata, patrimonio del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, sarà il fulcro attorno al quale si muoverà la sequenza di capolavori che, a partire da quattro opere di Leonardo, offrirà alla Galleria Nazionale di Parma un percorso dal titolo La fortuna della Scapiliata di Leonardo da Vinci, a cura di Pietro C. Marani e Simone Verde.
Accanto ad alcuni lavori del maestro, come le teste di Leda in prestito dal Castello Sforzesco e dalla Royal Library, il pubblico potrà ammirare capolavori di Gherardo Starnina, Bernardino Luini, Hans Holbein, Tintoretto, Giovanni Lanfranco, tutte riunite intorno all'affascinante Scapiliata, sottoposta ad indagini scientifiche, affidate a Claudio Seccaroni dell’Enea. L’esperto, sotto l’attenta osservazione di Pinin Brambilla Barcilon e dei due curatori della mostra, ha esaminato il dipinto con la fluorescenza a Raggi UV e a luce radente, al fine di rilevare la tecnica pittorica e i pigmenti utilizzati dall’artista durante le diverse fasi di esecuzione dell’opera. Gli interessanti esiti sono resi pubblici dal catalogo edito da Nomos Edizioni.
"Qui Leonardo non realizza semplicemente un’icona di bellezza femminile ma molto di più - sottolineano i due curatori, Pietro Marani e il direttore della Pilotta, Simone Verde -. Con uno sperimentalismo unico nel suo genere, riesce a riassumere la complessità divina della realtà".
Organizzata dal Complesso Monumentale della Pilotta e Fondazione Cariparma, l’esposizione rientra tra gli appuntamenti ufficiali del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
La rassegna si articola in quattro sezioni. La prima include i primi passi di una ricerca pittorica rinascimentale che trova in Leonardo la sua più alta espressione. La seconda accoglie, invece, alcuni dipinti e disegni originali del maestro o di ambito fiorentino, precedenti o contemporanei all’artista - tra i quali la celebre Leda degli Uffizi - che affrontano il tema dei capelli scomposti, simili a "fiamme ondeggianti nell’aria a causa del vento". A testimonianza della precoce fortuna critica di questo soggetto iconografico, il percorso riunisce derivazioni antiche del tema leonardesco, attraverso opere di Giovanni Agostino da Lodi e Bernardino Luini.
Un’altra sezione propone invece un excursus sullo scultore parmense Gaetano Callani che accolse nella sua collezione la Scapiliata di Leonardo. Spicca ancora lungo il percorso la figura di Paolo Toschi, all’epoca direttore delle Gallerie dell’Accademia di Belle Arti di Parma, che definì la Scapiliata «cosa rarissima da trovarsi ai giorni nostri».
Riconosciuta come autografa dai maggiori specialisti e dalle recenti mostre su Leonardo, la tavoletta sarebbe appartenuta a Isabella d’Este. Rimasta a Mantova anche dopo la vendita della collezione Gonzaga a Carlo I Stuart, fu sottratta durante il Sacco della città operato dai Lanzichenecchi. In seguito, l’opera sarebbe confluita nella Collezione di Gaetano Callani durante il soggiorno milanese dell’artista, avvenuto tra 1773 e il 1778, forse grazie al tramite dei cognati Agostino e Giuseppe Gerli.
La Fortuna della Scapiliata di Leonardo da Vinci si potrà visitare presso la Galleria Nazionale, Complesso Monumentale della Pilotta fino al12 agosto dal martedì al sabato 10 alle 18; domenica dalle 13 alle 19.
Fino al 12 agosto La Scapiliata, patrimonio del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, sarà il fulcro attorno al quale si muoverà la sequenza di capolavori che, a partire da quattro opere di Leonardo, offrirà alla Galleria Nazionale di Parma un percorso dal titolo La fortuna della Scapiliata di Leonardo da Vinci, a cura di Pietro C. Marani e Simone Verde.
Accanto ad alcuni lavori del maestro, come le teste di Leda in prestito dal Castello Sforzesco e dalla Royal Library, il pubblico potrà ammirare capolavori di Gherardo Starnina, Bernardino Luini, Hans Holbein, Tintoretto, Giovanni Lanfranco, tutte riunite intorno all'affascinante Scapiliata, sottoposta ad indagini scientifiche, affidate a Claudio Seccaroni dell’Enea. L’esperto, sotto l’attenta osservazione di Pinin Brambilla Barcilon e dei due curatori della mostra, ha esaminato il dipinto con la fluorescenza a Raggi UV e a luce radente, al fine di rilevare la tecnica pittorica e i pigmenti utilizzati dall’artista durante le diverse fasi di esecuzione dell’opera. Gli interessanti esiti sono resi pubblici dal catalogo edito da Nomos Edizioni.
"Qui Leonardo non realizza semplicemente un’icona di bellezza femminile ma molto di più - sottolineano i due curatori, Pietro Marani e il direttore della Pilotta, Simone Verde -. Con uno sperimentalismo unico nel suo genere, riesce a riassumere la complessità divina della realtà".
Organizzata dal Complesso Monumentale della Pilotta e Fondazione Cariparma, l’esposizione rientra tra gli appuntamenti ufficiali del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
La rassegna si articola in quattro sezioni. La prima include i primi passi di una ricerca pittorica rinascimentale che trova in Leonardo la sua più alta espressione. La seconda accoglie, invece, alcuni dipinti e disegni originali del maestro o di ambito fiorentino, precedenti o contemporanei all’artista - tra i quali la celebre Leda degli Uffizi - che affrontano il tema dei capelli scomposti, simili a "fiamme ondeggianti nell’aria a causa del vento". A testimonianza della precoce fortuna critica di questo soggetto iconografico, il percorso riunisce derivazioni antiche del tema leonardesco, attraverso opere di Giovanni Agostino da Lodi e Bernardino Luini.
Un’altra sezione propone invece un excursus sullo scultore parmense Gaetano Callani che accolse nella sua collezione la Scapiliata di Leonardo. Spicca ancora lungo il percorso la figura di Paolo Toschi, all’epoca direttore delle Gallerie dell’Accademia di Belle Arti di Parma, che definì la Scapiliata «cosa rarissima da trovarsi ai giorni nostri».
Riconosciuta come autografa dai maggiori specialisti e dalle recenti mostre su Leonardo, la tavoletta sarebbe appartenuta a Isabella d’Este. Rimasta a Mantova anche dopo la vendita della collezione Gonzaga a Carlo I Stuart, fu sottratta durante il Sacco della città operato dai Lanzichenecchi. In seguito, l’opera sarebbe confluita nella Collezione di Gaetano Callani durante il soggiorno milanese dell’artista, avvenuto tra 1773 e il 1778, forse grazie al tramite dei cognati Agostino e Giuseppe Gerli.
La Fortuna della Scapiliata di Leonardo da Vinci si potrà visitare presso la Galleria Nazionale, Complesso Monumentale della Pilotta fino al12 agosto dal martedì al sabato 10 alle 18; domenica dalle 13 alle 19.
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