Immagini, libri e carte. Iconografia pavese di Sant'Agostino e materiali della Biblioteca Universitaria
Dal 20 Aprile 2013 al 14 Agosto 2013
Pavia
Luogo: Salone Teresiano Biblioteca Universitaria
Indirizzo: strada Nuova 65
Orari: da lunedì a venerdì 8.30-18.30; sabato 8.30-13.30
Curatori: Luisa Erba, Carla Mazzoleni
Telefono per informazioni: +39 0382 24764/ 33223
E-Mail info: bu-pv@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.bibliotecauniversitariapavia.it/
In occasione della XVL Settimana Agostiniana Pavese verrà inaugurata la mostra "Immagini, libri e carte. Iconografia pavese di Sant'Agostino e materiali della Biblioteca Universitaria" a cura di Luisa Erba e Carla Mazzoleni.
L’indagine sui libri, in particolare manoscritti e incunaboli, conservati presso la Biblioteca Universitaria ha consentito in primo luogo di distinguere con chiarezza le due diverse biblioteche di provenienza (dei Canonici Regolari e degli Eremitani di Sant’Agostino) e di mettere a fuoco alcune loro peculiarità.
L’approccio si rivela fondamentale per qualsiasi futuro approfondimento nel difficile percorso di una ricostruzione, almeno virtuale, di due biblioteche monastiche, attigue ma non comunicanti, dotate ciascuna di un proprio importante scriptorium con miniatori e amanuensi famosi, richiesti anche dall’esterno e adeguatamente compensati per la loro attività.
È altrettanto interessante il discorso relativo alla porzione di archivio degli Eremitani pervenuta alla Biblioteca. Le cartelle contengono pergamene, mappe, disegni, appunti, atti notarili, registri, fascicoli a stampa indispensabili per la conoscenza dell’insediamento pavese e naturalmente anche delle vicende della chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, dell’arca, e delle reliquie di Sant’Agostino.
L’indagine sui libri, in particolare manoscritti e incunaboli, conservati presso la Biblioteca Universitaria ha consentito in primo luogo di distinguere con chiarezza le due diverse biblioteche di provenienza (dei Canonici Regolari e degli Eremitani di Sant’Agostino) e di mettere a fuoco alcune loro peculiarità.
L’approccio si rivela fondamentale per qualsiasi futuro approfondimento nel difficile percorso di una ricostruzione, almeno virtuale, di due biblioteche monastiche, attigue ma non comunicanti, dotate ciascuna di un proprio importante scriptorium con miniatori e amanuensi famosi, richiesti anche dall’esterno e adeguatamente compensati per la loro attività.
È altrettanto interessante il discorso relativo alla porzione di archivio degli Eremitani pervenuta alla Biblioteca. Le cartelle contengono pergamene, mappe, disegni, appunti, atti notarili, registri, fascicoli a stampa indispensabili per la conoscenza dell’insediamento pavese e naturalmente anche delle vicende della chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, dell’arca, e delle reliquie di Sant’Agostino.
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