L’Energia liberata. Talk con Claudio Strinati e Antonio Risi

Claudio Strinati

 

Dal 13 Marzo 2018 al 13 Marzo 2018

Roma

Luogo: Sala della Protomoteca in Campidoglio

Indirizzo: piazza del Campidoglio 55

Orari: h 17.30

Curatori: Agenzia Nazionale per l' Efficienza Energetica dell’ENEA

Enti promotori:

  • Patrocinio del Comune di Roma

Costo del biglietto: ingresso gratuito



A Roma la decima tappa di Italia in Classe A, il "road show dell'efficienza energetica". Martedì 13 marzo alle 17.30 l'appuntamento, ad ingresso libero, è nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, per un talk organizzato da ENEA, l'agenzia nazionale per l'efficienza energetica, patrocinato dal Comune di Roma e moderato dal giornalista ambientale Marco Gisotti, a cura di Ilaria Sergi dell'Agenzia Nazionale per l' Efficienza Energetica dell’ENEA.

A partecipare all'incontro oltre allo storico dell’arte Claudio Strinati ed ricercatore ENEA Antonio Disi, anche l'Assessore alla Crescita Culturale del Comune di Roma Luca Bergamo.

"L'Energia Liberata” è il titolo e il tema dell’incontro che vede confrontarsi il mondo della cultura con quello della ricerca scientifica sui temi dell’energia, della rigenerazione urbana, e del ruolo della cultura a favore di cambiamenti comportamentali che favoriscano un futuro sostenibile ed efficiente. Questo è uno degli appuntamenti del "road show dell'efficienza energetica" di Roma, la prima campagna di informazione itinerante, che ha toccato dieci città nell’arco di cinque mesi, organizzata dell’Agenzia Nazionale per l'Efficienza Energetica dell'ENEA nell'ambito della Campagna Italia in Classe A 

Partendo da Bolzano per arrivare a Palermo, passando per Torino, Ferrara, Ascoli Piceno, Viterbo, Napoli, Matera, Bari e Roma, ogni territorio può fare dell’efficienza energetica non solo una opportunità di riduzione dei costi, ma anche di sviluppo tecnologico, economico e culturale e di vera rigenerazione urbana.

"In questo appuntamento, dedicato a Roma, la nostra attenzione è rivolta soprattutto all'opera di riprogettazione della sala che ospita l'originale statua equestre del Marco Aurelio - afferma lo storico dell'arte 
Claudio Strinati - è infatti l’esito di un lavoro di riorganizzazione dell’intera struttura museale, la più significativa dall’epoca di Michelangelo. La sala è il fulcro dell’intero sistema e di conseguenza riveste diversi significati: nonostante l’apparente semplicità morfologica e geometrica, la sagoma dell’addizione riflette le stratificazioni del sito, istituendo relazioni sia con gli elementi prossimi, in particolare i resti archeologici del tempio di Giove, sia con la piazza del Campidoglio, ed indirettamente con la città tutta. Rispetto all’invaso michelangiolesco, è posta sul suo asse trasversale di cui rievoca i significati simbolici legati all’uso della geometria ellittica ma anche e soprattutto perché ospita l’originale della statua equestre dell’imperatore. Il celebre bronzo di Marco Aurelio, che Paolo III Farnese nel 1538 aveva voluto mettere al centro di quello che pochi anni dopo sarebbe stato il più innovativo spazio urbano cinquecentesco, dopo il suo ultimo restauro attendeva una nuova contestualizzazione, adeguata nell’immagine protetta dagli agenti atmosferici. Come il “trapezio antiprospettico e polidirezionato” della piazza si apre alla “città nuova” del ‘500, così la nuova sala diventa il centro delle connessioni interne, un interno che è esterno a se stesso. Lo stesso significato della piazza del Campidoglio, che fu concepita dal Buonarroti come “una sala urbana” in cui le relazioni con le preesistenze archeologiche sono nodali". 

Con Antonio Disi invece parleremo di come la tecnologia e la cultura, di pari passo contribuiscano al cambiamento comportamentale anche verso l'uso razionale dell'energia "Nel percorso di evoluzione dell’ uomo - spiega Disi -  nella sua scelta dei materiali e delle tecnologie, e verso l’uso della corrente elettrica, troviamo il bronzo, lega di rame e stagno, col quale venivano forgiate armi e attrezzature oltre a sculture delle divinità e dei re, come quella del Marco Aurelio. La statua equestre, l’unica rimasta delle tante presenti nell’antichità, in passato aveva rappresentato la continuità ideale tra il potere imperiale e quello della Chiesa. Il Marco Aurelio appare oggi “liberato” dalla necessità di inverare un ruolo così emblematico, e si presenta quasi “umanizzato", un cambio culturale e comportamentale che di pari passo si sviluppa e modifica con le tecnologie"

L'ENEA ha una lunga lista di tecnologie volte alla valorizzazione dei beni culturali, dagli strumenti per il monitoraggio energetico, ai laser per la diagnostica avanzata, alle protezioni e sensori antisismici e batteri per il bio-restauro, e tra gli obiettivi della sua ricerca e sviluppo in questo settore ci sono in particolare la riduzione dei consumi e delle spese di energia, la diagnosi dello stato di salute dei beni artistici e la loro tutela a rischio di deterioramento o sismico. 


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