Egitto svelato. I sarcofagi egizi di Deir el-Bahari. Esposizione e restauro in pubblico
Dal 10 Dicembre 2022 al 28 Febbraio 2023
Piacenza
Luogo: Palazzo Gotico
Indirizzo: Piazza Cavalli 2
Telefono per informazioni: +39 376 137 0465
E-Mail info: info@mostraegittopiacenza.it
Sito ufficiale: http://www.mostraegittopiacenza.it
Fino al 28 Febbraio 2023 sarà visitabile, presso la prestigiosa sede di Palazzo Gotico a Piacenza, la mostra "Egitto svelato. I sarcofagi egizi di Deir el-Bahari. Esposizione e restauro in pubblico" realizzata dall'Istituto Europeo del Restauro (IER), in collaborazione con l'Art & History Museum di Bruxelles, l'Amministrazione Comunale della Città di Piacenza e l'Assesorato alla Cultura guidato dall'Ass. Christian Fiazza. La mostra ha portato per la prima volta nella città di Piacenza dei sarcofagi egizi, dando vita un evento di livello internazionale sul tema dell'Antico Egitto che si distingue nel panorama nazionale sia per la presenza di preziosissimi reperti originali (e non di repliche), sia per l'innovativo format di “Europa”, un laboratorio appositamente progettato per il restauro in pubblico che trasforma la mostra in un evento esperienziale e coinvolgente, unico nel suo genere.
L'evento propone ai visitatori di tutte le età un viaggio nell'Antico Egitto che parte dall’avventurosa epopea degli antichi tombaroli e dei primi archeologi, per arrivare al complesso universo di miti e credenze della religione egizia. La mostra presenta al pubblico splendidi reperti - tutti originali - per lo più risalenti ad un'epoca relativamente poco conosciuta della Civiltà Egizia, il Terzo Periodo Intermedio (1078-747 a.C.), il periodo in cui i Sacerdoti del tempio di Amon dominavano la necropoli di Deir el-Bahari. Protagonisti della prima sezione del percorso espositivo sono alcuni preziosissimi sarcofagi splendidamente decorati, provenienti dal Secondo Nascondiglio di Deir el-Bahari e appartenuti proprio ai Sacerdoti e alle Sacerdotesse di Amon della XXI dinastia (1070-900 a.C.), oggi conservati all'Art & History Museum di Bruxelles. Nella seconda parte del percorso i visitatori potranno ammirare mummie, sarcofagi ed oggetti dei corredi funerari provenienti da numerosi musei italiani - tra cui il MANN di Napoli – che permettono al visitatore la scoperta della materialità di questi reperti e del loro significato simbolico e religioso. L'ultima sezione è dedicata al restauro antico e moderno dei pezzi: fulcro di questa sezione è l'innovativo modulo “Europa”, una galleria di cristallo di 16 metri , un vero laboratorio di restauro altamente tecnologico, progettato dall'IER per gli interventi in pubblico, vincitore del Visit Brussels Award come nuova concezione espositiva, grazie al quale i visitatori potranno assistere dal vivo e in diretta al restauro di un sarcofago egizio e interagire con i restauratori al lavoro. Opereranno all'interno del modulo, per tutta la durata della mostra, i tecnici dell'Istituto Europeo del Restauro guidati da Teodoro Auricchio, uno dei massimi esperti di restauro ligneo a livello internazionale, a cui si unirà un team di giovani restauratrici giunte da tutto il mondo. Un processo altamente specialistico e delicato, come quello del restauro, si trasforma in un evento attrattivo e spettacolare, apprezzabile non solo dagli addetti ai lavori ma anche e soprattutto da un pubblico ampio e trasversale.
Particolare attenzione è stata riservata alle famiglie e ai più piccoli. Uno speciale percorso, realizzato tramite video teatralizzati e pannelli con protagonista Mumy - la mascotte del progetto – guida anche i più piccoli alla comprensione autonoma dell’esposizione, stimolandone la curiosità attraverso spiegazioni, indovinelli e piccole prove.
La collaborazione tra Istituto Europeo del Restauro e Art and History Museum è nata nel 2014 quando il museo belga ha affidato ai restauratori dell'IER il delicato intervento sui preziosi reperti della collezione egizia della XXI dinastia, nell'ambito di una piattaforma internazionale che mira allo studio e alla conservazione dell'eccezionale patrimonio di Deir el-Bahari e vede riunite alcune delle più importanti istituzioni museali e laboratoriali di tutto il mondo. L'Istituto ha trasformato l'intervento di restauro in un innovativo progetto di valorizzazione e divulgazione scientifico-culturale che si è concretizzata in tre mostre-evento, svoltesi a Ischia, Bruxelles e Siracusa. Quella piacentina è la quarta ed ultima tappa, prima della grande mostra che celebrerà a Bruxelles il ritorno a casa dei sarcofagi dell'Art and History Museum, dopo il restauro.
La mostra è stata visitata anche dal Sottosegretario alla Cultura On. Vittorio Sgarbi che si è complimentato con gli organizzatori per la qualità dell'evento, per aver portato in mostra solo reperti originali, di rilevante importanza e per aver creato una rete di collaborazione con numerose realtà museali italiane.
Alla mostra hanno partecipato: l'Art and History Museum di Bruxelles, il Museo Archeologico di Napoli, il Museo Civico di Crema e del Cremasco, il Museo Civico Archeologico di Bergamo, il Museo di Archeologia dell'Università di Pavia, il Collegio Alberoni di Piacenza.
La mostra ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Campania e del Comune di Ischia, e l'evento inaugurale si è svolto sotto l'alto patronato del Parlamento Europeo.
Il progetto dell'allestimento, curato dallo studio Scognamiglio Solenghi Architetti, crea un percorso di visita sinuoso, organizzato su fronti espositivi modulari che, per la scansione dei volumi e l'orientamento a 45° dei setti, rimandano all'andamento in successione delle piramidi. I materiali utilizzati, lasciati al naturale per esaltarne la matericità e il virtuoso processo ecosostenibile di cui sono frutto, si accostano perfettamente alle cromie del magnifico salone monumentale di Palazzo Gotico, inserendovisi armoniosamente.
L'evento propone ai visitatori di tutte le età un viaggio nell'Antico Egitto che parte dall’avventurosa epopea degli antichi tombaroli e dei primi archeologi, per arrivare al complesso universo di miti e credenze della religione egizia. La mostra presenta al pubblico splendidi reperti - tutti originali - per lo più risalenti ad un'epoca relativamente poco conosciuta della Civiltà Egizia, il Terzo Periodo Intermedio (1078-747 a.C.), il periodo in cui i Sacerdoti del tempio di Amon dominavano la necropoli di Deir el-Bahari. Protagonisti della prima sezione del percorso espositivo sono alcuni preziosissimi sarcofagi splendidamente decorati, provenienti dal Secondo Nascondiglio di Deir el-Bahari e appartenuti proprio ai Sacerdoti e alle Sacerdotesse di Amon della XXI dinastia (1070-900 a.C.), oggi conservati all'Art & History Museum di Bruxelles. Nella seconda parte del percorso i visitatori potranno ammirare mummie, sarcofagi ed oggetti dei corredi funerari provenienti da numerosi musei italiani - tra cui il MANN di Napoli – che permettono al visitatore la scoperta della materialità di questi reperti e del loro significato simbolico e religioso. L'ultima sezione è dedicata al restauro antico e moderno dei pezzi: fulcro di questa sezione è l'innovativo modulo “Europa”, una galleria di cristallo di 16 metri , un vero laboratorio di restauro altamente tecnologico, progettato dall'IER per gli interventi in pubblico, vincitore del Visit Brussels Award come nuova concezione espositiva, grazie al quale i visitatori potranno assistere dal vivo e in diretta al restauro di un sarcofago egizio e interagire con i restauratori al lavoro. Opereranno all'interno del modulo, per tutta la durata della mostra, i tecnici dell'Istituto Europeo del Restauro guidati da Teodoro Auricchio, uno dei massimi esperti di restauro ligneo a livello internazionale, a cui si unirà un team di giovani restauratrici giunte da tutto il mondo. Un processo altamente specialistico e delicato, come quello del restauro, si trasforma in un evento attrattivo e spettacolare, apprezzabile non solo dagli addetti ai lavori ma anche e soprattutto da un pubblico ampio e trasversale.
Particolare attenzione è stata riservata alle famiglie e ai più piccoli. Uno speciale percorso, realizzato tramite video teatralizzati e pannelli con protagonista Mumy - la mascotte del progetto – guida anche i più piccoli alla comprensione autonoma dell’esposizione, stimolandone la curiosità attraverso spiegazioni, indovinelli e piccole prove.
La collaborazione tra Istituto Europeo del Restauro e Art and History Museum è nata nel 2014 quando il museo belga ha affidato ai restauratori dell'IER il delicato intervento sui preziosi reperti della collezione egizia della XXI dinastia, nell'ambito di una piattaforma internazionale che mira allo studio e alla conservazione dell'eccezionale patrimonio di Deir el-Bahari e vede riunite alcune delle più importanti istituzioni museali e laboratoriali di tutto il mondo. L'Istituto ha trasformato l'intervento di restauro in un innovativo progetto di valorizzazione e divulgazione scientifico-culturale che si è concretizzata in tre mostre-evento, svoltesi a Ischia, Bruxelles e Siracusa. Quella piacentina è la quarta ed ultima tappa, prima della grande mostra che celebrerà a Bruxelles il ritorno a casa dei sarcofagi dell'Art and History Museum, dopo il restauro.
La mostra è stata visitata anche dal Sottosegretario alla Cultura On. Vittorio Sgarbi che si è complimentato con gli organizzatori per la qualità dell'evento, per aver portato in mostra solo reperti originali, di rilevante importanza e per aver creato una rete di collaborazione con numerose realtà museali italiane.
Alla mostra hanno partecipato: l'Art and History Museum di Bruxelles, il Museo Archeologico di Napoli, il Museo Civico di Crema e del Cremasco, il Museo Civico Archeologico di Bergamo, il Museo di Archeologia dell'Università di Pavia, il Collegio Alberoni di Piacenza.
La mostra ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Campania e del Comune di Ischia, e l'evento inaugurale si è svolto sotto l'alto patronato del Parlamento Europeo.
Il progetto dell'allestimento, curato dallo studio Scognamiglio Solenghi Architetti, crea un percorso di visita sinuoso, organizzato su fronti espositivi modulari che, per la scansione dei volumi e l'orientamento a 45° dei setti, rimandano all'andamento in successione delle piramidi. I materiali utilizzati, lasciati al naturale per esaltarne la matericità e il virtuoso processo ecosostenibile di cui sono frutto, si accostano perfettamente alle cromie del magnifico salone monumentale di Palazzo Gotico, inserendovisi armoniosamente.
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