Altrove: Soundwalk Collective
Dal 25 Luglio 2015 al 29 Agosto 2015
Gagliano del Capo | Lecce
Luogo: Palazzo Daniele Romasi
Indirizzo: via Leopardi 7
Orari: 19-23
Curatori: Massimo Torrigiani
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: samanta@quattrozeroquattro.com
Sito ufficiale: http://www.capodarte.it
Giunto alla sua sesta edizione, Capo d’Arte torna ad affacciarsi su mondi artistici sconosciuti, con l’obiettivo di esplorare altri continenti, geografici e creativi.
Il secondo appuntamento della trilogia di mostre Altrove - inaugurata l’anno scorso con le installazioni video dell’artista cinese Yang Fudong -ha come protagonista Soundwalk Collective, gruppo di artisti-compositori internazionali basati tra Berlino e New York, composto dal fondatore Stephan Crasneanscki (Russia - Francia), Simone Merli (Italia) e Kamran Sadeghi (Iran - USA).
Curata da Massimo Torrigiani, direttore artistico di Capo D’Arte per il triennio 2014-2016, la mostra si avvale dell’allestimento di Luca Cipelletti, architetto milanese il cui lavoro esplora le intersezioni tra arte e architettura.
Capo d’Arte scopre quest’anno la ricerca sonora legata alla sound art, esplorando l’immaginario di un collettivo la cui missione artistica interseca nomadismo, documentazione e gli atti della registrazione e dell’ascolto.
Ascoltare è un altro modo di vedere...La congiunzione tra suono e immagine provoca un coinvolgimento attivo dello spettatore, portandolo nello spazio reale, a un pensiero concreto e reattivo, piuttosto che verso spazi e pensieri illusori.
(Don Goddard, da Vito Acconci, William Hellermann, Don Goddard, Sound/Art, New York: The Foundation, 1984, 29 pp, catalogo della mostra a cura di William Hellermann, SculptureCenter, New York, 1984).
La ricerca di Soundwalk Collective prende le mosse dalle riflessioni di Erik Satie e di John Cage, dalle esplorazioni urbane situazioniste e dalle più recenti ricerche intorno al suono, per mettere in dialogo musica, immagine, natura e cultura.
Le opere del collettivo - attivo dal 2000 - sono lunghe composizioni originate da field recordings, registrazioni ambientali effettuate nei più diversi e remoti luoghi del mondo, dalla foresta pluviale amazzonica alle scuole di musica di Napoli e Shanghai, dal deserto del Rub-al Khali al Mar Nero. Luoghi che Crasneanscki, Merli e Sadeghi, frequentemente accompagnati da collaboratori e altri artisti, vivono e frequentano per lunghi periodi con l’obiettivo di coglierne e raccontarne in modo sottile e approfondito la dimensione sonora, attraverso composizioni che uniscono antropologia, etnografia, narrativa non-lineare, psicogeografia e l’esplorazione dell’idea, e della pratica, di registrare e ascoltare musica.
La mostra prevede la creazione di spazi “immersivi” nei quali i visitatori viaggeranno in luoghi lontani, o scopriranno dimensioni nuove di mondi vicini. Ulysses Syndrome è il risultato di una esplorazione durata oltre due mesi del Mediterraneo su una barca a vela degli anni ’20, dotata di audio-scanner in grado di registrare le onde sonore che sorvolano il mare. Anche Medea nasce da un epico viaggio per mare, la circumnavigazionedelle coste del Mar Nero, e raccoglie testimonianze sonore di paesi come Turchia, Georgia, Russia, Crimea, Ucraina, Romania e Bulgaria.
Per Before Music There Is Blood, il collettivo ha visitato le aule di tre delle più prestigiose accademie musicali al mondo - Il Conservatotio di Shangai in Cina, il Saint Petersburg State Conservatory in Russia e il Conservatorio di Musica S. Pietro A Majella di Napoli - registrando per centinaia di ore le prove degli studenti, nel tentativo di documentare la loro utopica ricerca dell’eccellenza. Infine, Purple Lips è un viaggio intimo attraverso gli ultimi giorni di vita di Nico dei Velvet Underground, vissuti a Ibiza. Nel brano, la voce unica di Patti Smith sussurra frasi tratte dall’ultima poesia inedita di Nico, accompagnata dal suono dell’armonium e dalla musica dell’organo a 500 canne costruito da Jean Guillou per il Conservatorio di Napoli.
La storia di Palazzo Daniele Romasi, le cui stanze ospiteranno la mostra, fa eco alle ricerche sonore del collettivo: edificato nel corso del XIX secolo su alcune strutture più antiche risalenti al ‘500 e al ‘600, fu donato dai coniugi Enrico Daniele ed Emilia Romasi alla ASL negli anni ’60 del secolo scorso insieme all’Ospedale da essi fondato. Dopo una breve parentesi come biblioteca e centro culturale negli anni ’80, il Palazzo versa oggi in uno stato di completo abbandono. I 13 vani al primo piano, con pavimenti in maiolica e soffitti decorati, conservano ancora le cartelle cliniche dei pazienti dell’Ospedale di Gagliano del Capo.
Capo D’Arte è un’organizzazione no profit per la promozione dell’arte contemporanea in Puglia coordinata da Francesca Bonomo e Francesco Petrucci. Fin dai suoi esordi, Capo d'Arte ha organizzato una mostra annuale presentando, spesso per la prima volta in Puglia, il lavoro di artisti di rilievo internazionale come Mario Airò, Francesco Arena, Kader Attia, Rossella Biscotti, Yang Fudong, Ahmet Ogut, Adrian Paci, Luigi Presicce, Michelangelo Pistoletto, Elisa Sighicelli, Sisley Xhafa e molti altri.
Oltre a essere eseguiti dal vivo nei maggiori festival musicali e nei più importanti spazi d’arte del mondo, i lavori di Soundwalk Collective sono pubblicati su vinile da case discografiche di ricerca come Asphalt Tango Records, Arma e Dis Voir. Tra gli spazi che hanno accolto i concerti e le installazioni più recenti di Soundwalk Collective: Centre Georges Pompidou (Parigi); Museo Madre (Napoli); New Museum (New York); Museo Nazionale di Singapore; Mobile Art by Zaha Hadid (Hong Kong, Tokyo, New York); EXIT Festival al Maison des Arts de Creteils (Parigi); Villa de Noailles - Centre d’Art et de Culture Contemporain (Hyères); Florence Gould Hall (New York); ARMA 17 (Moscow); Lille Fantastic (Lille); Berghain Panoramabar (Berlin); MUDAM (Lussemburgo); TAP (Poitiers); MuCEM (Marsiglia); CTM Festival 2013 & 2014 (Berlino).
Direttore artistico di Capo d’Arte per il triennio 2014-16, Massimo Torrigiani è nato nel 1966 a Bari, dove è direttore del nuovo polo per le arti contemporanee. Vive a Milano, dove guida le attività del Comitato scientifico del PAC, Museo d’Arte Contemporanea. Dal 2010 al 2012 è stato direttore di SH Contemporary, fiera d’arte contemporanea di Shanghai, dove attualmente cura Art in the City, un festival annuale dedicato all’arte e alla creatività. Con Boiler Corporation, la sua agenzia creativa con sedi a Milano e Shanghai, sviluppa progetti culturali e di comunicazione per aziende e istituzioni. Nel 2009 ha creato Fantom, una piattaforma curatoriale ed editoriale dedicata a fotografia e fonografia, che si sviluppa attraverso la pubblicazione di una rivista trimestrale e di una serie di photobook.
Luca Cipelletti - studio AR.CH.IT - lavora dal 2000 con clienti pubblici e privati, in Italia e all’estero, su progetti che spaziano dall’urbanistica all’architettura, dalla museografia alla direzione artistica, con una continua attenzione per la ricerca. Lo studio persegue un approccio progettuale flessibile e interdisciplinare: adatta la propria struttura interpretando i caratteri di ogni singolo progetto, attento a contesto, necessità, desideri, opportunità e obiettivi. Lo studio persegue una ricerca interdisciplinare, mettendo in conversazione arte e architettura, una rinnovata metodologia di lavoro capace di generare visioni e un contributo sensibile alla qualità culturale della progettazione. Tra i progetti più recenti, Il Fondaco di Portofino, in collaborazione con l’artista inglese David Tremlett; l’ampliamento del Museo della Scienza di Milano; Il Giardino di Hypnos: Progetto per una necropoli contemporanea, in collaborazione con gli artisti francesi Anne e Patrick Poirier.
Il secondo appuntamento della trilogia di mostre Altrove - inaugurata l’anno scorso con le installazioni video dell’artista cinese Yang Fudong -ha come protagonista Soundwalk Collective, gruppo di artisti-compositori internazionali basati tra Berlino e New York, composto dal fondatore Stephan Crasneanscki (Russia - Francia), Simone Merli (Italia) e Kamran Sadeghi (Iran - USA).
Curata da Massimo Torrigiani, direttore artistico di Capo D’Arte per il triennio 2014-2016, la mostra si avvale dell’allestimento di Luca Cipelletti, architetto milanese il cui lavoro esplora le intersezioni tra arte e architettura.
Capo d’Arte scopre quest’anno la ricerca sonora legata alla sound art, esplorando l’immaginario di un collettivo la cui missione artistica interseca nomadismo, documentazione e gli atti della registrazione e dell’ascolto.
Ascoltare è un altro modo di vedere...La congiunzione tra suono e immagine provoca un coinvolgimento attivo dello spettatore, portandolo nello spazio reale, a un pensiero concreto e reattivo, piuttosto che verso spazi e pensieri illusori.
(Don Goddard, da Vito Acconci, William Hellermann, Don Goddard, Sound/Art, New York: The Foundation, 1984, 29 pp, catalogo della mostra a cura di William Hellermann, SculptureCenter, New York, 1984).
La ricerca di Soundwalk Collective prende le mosse dalle riflessioni di Erik Satie e di John Cage, dalle esplorazioni urbane situazioniste e dalle più recenti ricerche intorno al suono, per mettere in dialogo musica, immagine, natura e cultura.
Le opere del collettivo - attivo dal 2000 - sono lunghe composizioni originate da field recordings, registrazioni ambientali effettuate nei più diversi e remoti luoghi del mondo, dalla foresta pluviale amazzonica alle scuole di musica di Napoli e Shanghai, dal deserto del Rub-al Khali al Mar Nero. Luoghi che Crasneanscki, Merli e Sadeghi, frequentemente accompagnati da collaboratori e altri artisti, vivono e frequentano per lunghi periodi con l’obiettivo di coglierne e raccontarne in modo sottile e approfondito la dimensione sonora, attraverso composizioni che uniscono antropologia, etnografia, narrativa non-lineare, psicogeografia e l’esplorazione dell’idea, e della pratica, di registrare e ascoltare musica.
La mostra prevede la creazione di spazi “immersivi” nei quali i visitatori viaggeranno in luoghi lontani, o scopriranno dimensioni nuove di mondi vicini. Ulysses Syndrome è il risultato di una esplorazione durata oltre due mesi del Mediterraneo su una barca a vela degli anni ’20, dotata di audio-scanner in grado di registrare le onde sonore che sorvolano il mare. Anche Medea nasce da un epico viaggio per mare, la circumnavigazionedelle coste del Mar Nero, e raccoglie testimonianze sonore di paesi come Turchia, Georgia, Russia, Crimea, Ucraina, Romania e Bulgaria.
Per Before Music There Is Blood, il collettivo ha visitato le aule di tre delle più prestigiose accademie musicali al mondo - Il Conservatotio di Shangai in Cina, il Saint Petersburg State Conservatory in Russia e il Conservatorio di Musica S. Pietro A Majella di Napoli - registrando per centinaia di ore le prove degli studenti, nel tentativo di documentare la loro utopica ricerca dell’eccellenza. Infine, Purple Lips è un viaggio intimo attraverso gli ultimi giorni di vita di Nico dei Velvet Underground, vissuti a Ibiza. Nel brano, la voce unica di Patti Smith sussurra frasi tratte dall’ultima poesia inedita di Nico, accompagnata dal suono dell’armonium e dalla musica dell’organo a 500 canne costruito da Jean Guillou per il Conservatorio di Napoli.
La storia di Palazzo Daniele Romasi, le cui stanze ospiteranno la mostra, fa eco alle ricerche sonore del collettivo: edificato nel corso del XIX secolo su alcune strutture più antiche risalenti al ‘500 e al ‘600, fu donato dai coniugi Enrico Daniele ed Emilia Romasi alla ASL negli anni ’60 del secolo scorso insieme all’Ospedale da essi fondato. Dopo una breve parentesi come biblioteca e centro culturale negli anni ’80, il Palazzo versa oggi in uno stato di completo abbandono. I 13 vani al primo piano, con pavimenti in maiolica e soffitti decorati, conservano ancora le cartelle cliniche dei pazienti dell’Ospedale di Gagliano del Capo.
Capo D’Arte è un’organizzazione no profit per la promozione dell’arte contemporanea in Puglia coordinata da Francesca Bonomo e Francesco Petrucci. Fin dai suoi esordi, Capo d'Arte ha organizzato una mostra annuale presentando, spesso per la prima volta in Puglia, il lavoro di artisti di rilievo internazionale come Mario Airò, Francesco Arena, Kader Attia, Rossella Biscotti, Yang Fudong, Ahmet Ogut, Adrian Paci, Luigi Presicce, Michelangelo Pistoletto, Elisa Sighicelli, Sisley Xhafa e molti altri.
Oltre a essere eseguiti dal vivo nei maggiori festival musicali e nei più importanti spazi d’arte del mondo, i lavori di Soundwalk Collective sono pubblicati su vinile da case discografiche di ricerca come Asphalt Tango Records, Arma e Dis Voir. Tra gli spazi che hanno accolto i concerti e le installazioni più recenti di Soundwalk Collective: Centre Georges Pompidou (Parigi); Museo Madre (Napoli); New Museum (New York); Museo Nazionale di Singapore; Mobile Art by Zaha Hadid (Hong Kong, Tokyo, New York); EXIT Festival al Maison des Arts de Creteils (Parigi); Villa de Noailles - Centre d’Art et de Culture Contemporain (Hyères); Florence Gould Hall (New York); ARMA 17 (Moscow); Lille Fantastic (Lille); Berghain Panoramabar (Berlin); MUDAM (Lussemburgo); TAP (Poitiers); MuCEM (Marsiglia); CTM Festival 2013 & 2014 (Berlino).
Direttore artistico di Capo d’Arte per il triennio 2014-16, Massimo Torrigiani è nato nel 1966 a Bari, dove è direttore del nuovo polo per le arti contemporanee. Vive a Milano, dove guida le attività del Comitato scientifico del PAC, Museo d’Arte Contemporanea. Dal 2010 al 2012 è stato direttore di SH Contemporary, fiera d’arte contemporanea di Shanghai, dove attualmente cura Art in the City, un festival annuale dedicato all’arte e alla creatività. Con Boiler Corporation, la sua agenzia creativa con sedi a Milano e Shanghai, sviluppa progetti culturali e di comunicazione per aziende e istituzioni. Nel 2009 ha creato Fantom, una piattaforma curatoriale ed editoriale dedicata a fotografia e fonografia, che si sviluppa attraverso la pubblicazione di una rivista trimestrale e di una serie di photobook.
Luca Cipelletti - studio AR.CH.IT - lavora dal 2000 con clienti pubblici e privati, in Italia e all’estero, su progetti che spaziano dall’urbanistica all’architettura, dalla museografia alla direzione artistica, con una continua attenzione per la ricerca. Lo studio persegue un approccio progettuale flessibile e interdisciplinare: adatta la propria struttura interpretando i caratteri di ogni singolo progetto, attento a contesto, necessità, desideri, opportunità e obiettivi. Lo studio persegue una ricerca interdisciplinare, mettendo in conversazione arte e architettura, una rinnovata metodologia di lavoro capace di generare visioni e un contributo sensibile alla qualità culturale della progettazione. Tra i progetti più recenti, Il Fondaco di Portofino, in collaborazione con l’artista inglese David Tremlett; l’ampliamento del Museo della Scienza di Milano; Il Giardino di Hypnos: Progetto per una necropoli contemporanea, in collaborazione con gli artisti francesi Anne e Patrick Poirier.
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