Mostre e itinerari artistici per celebrare i 750 anni del pittore di Vespignano
Dalla Toscana a Venezia, sulle orme di Giotto
Giotto, Affresco dalla Cappella degli Scrovegni, Padova
Francesca Grego
13/06/2017
Mentre fervono i preparativi per le celebrazioni del quinto centenario dalla morte di Leonardo, la Toscana festeggia il genio di Giotto, che con le sue rivoluzionarie acquisizioni spianò la strada alla magica stagione del Rinascimento.
Appena inaugurato l’itinerario speciale dedicato all’artista nato a Vespignano (Vicchio, Firenze) 750 anni fa, allestito proprio nei suoi luoghi d’origine: un’occasione per riviverne da vicino gli esordi e godere delle sue opere tra i preziosi borghi medievali e il paesaggio bucolico in cui furono concepite.
Principali attrazioni del percorso, due importanti tavole di soggetto sacro: la Madonna di San Giorgio alla Costa, in assoluto il primo dipinto realizzato da Giotto in autonomia, visibile per l’occasione al Museo Beato Angelico di Vicchio, e la Vergine col Bambino, da ammirare nella pieve romanica di San Lorenzo, nel borgo omonimo.
Tra le colline del Mugello, i visitatori potranno poi osservare quanto la lezione di Giotto brilli nelle testimonianze di numerosi artisti trecenteschi: dai mirabili affreschi di Palazzo Vicari a Scarperia, al borgo di Sant’Agata, con i tesori della bellissima pieve e la Madonna del Maestro Nicholaus, custodita nel Museo d’Arte Sacra. E ancora, i dipinti di Jacopo del Casentino nella frazione di Crespino sul Lamone (Marradi), il ciclo di affreschi di San Francesco e il crocifisso ligneo di Donatello al convento di Bosco ai Frati.
Furono in molti infatti a giovarsi del suo “rimutar l’arte del dipingere dal greco al latino”, dalla ieraticità bizantina ancora in voga a un linguaggio più naturale e aderente alla realtà terrena: passaggio decisivo per la storia dei secoli successivi, ben fotografato dalle parole del contemporaneo Cennino Cennini.
L’itinerario artistico Nel Mugello sotto il cielo di Giotto sarà attivo fino a ottobre 2017.
Le opere di Giotto a Firenze e in Italia
Mentre la Repubblica di San Marino conia una moneta da collezione dedicata all’illustre allievo di Cimabue e in Toscana si susseguono conferenze e iniziative editoriali intorno a Giotto, chi desidera proseguire il percorso potrà dirigersi verso Firenze, che custodisce importanti tesori giotteschi: il Campanile di Santa Maria del Fiore e il crocifisso ligneo di Santa Maria Novella, gli affreschi di Santa Croce e i capolavori degli Uffizi, come la Maestà di Ognissanti e il Polittico di Badia.
Se Assisi è una tappa irrinunciabile per gli impressionanti affreschi della Basilica di San Francesco, punto di svolta decisivo nella storia dell’arte occidentale, Padova è un must per il monumentale ciclo pittorico della Cappella degli Scrovegni, con le Storie di Anna e Gioacchino, di Maria e di Gesù, le Allegorie dei Vizi e delle Virtù e Il Giudizio Universale, nei quali il linguaggio del maestro toscano si manifesta in tutta la sua ricchezza e maturità espressiva.
A Venezia “Magister Giotto”, per un’esperienza multimediale
A Venezia invece sta per aprire i battenti Magister Giotto, alla Scuola Grande della Misericordia dal 13 luglio al 5 novembre.
Un percorso multimediale di 45 minuti, che approfondisce i temi giotteschi riunendo in un’unica esperienza arte, musica e parola.
Tra architetture tessili e videoinstallazioni, si articolerà un vero e proprio viaggio nel tempo, che dalle Storie di San Francesco e dalla Cappella degli Scrovegni condurrà fino alla Missione Giotto (1986) dell’Agenzia Spaziale Europea alla volta della cometa di Halley, dipinta dal pittore nell’Adorazione dei Magi padovana. Ad accompagnare i visitatori, la voce narrante di Luca Zingaretti e la colonna sonora originale di Paolo Fresu.
Dopo Venezia, la mostra partirà alla volta del Giappone, per presentare il genio di Giotto a Tokyo e a Kyoto.
Appena inaugurato l’itinerario speciale dedicato all’artista nato a Vespignano (Vicchio, Firenze) 750 anni fa, allestito proprio nei suoi luoghi d’origine: un’occasione per riviverne da vicino gli esordi e godere delle sue opere tra i preziosi borghi medievali e il paesaggio bucolico in cui furono concepite.
Principali attrazioni del percorso, due importanti tavole di soggetto sacro: la Madonna di San Giorgio alla Costa, in assoluto il primo dipinto realizzato da Giotto in autonomia, visibile per l’occasione al Museo Beato Angelico di Vicchio, e la Vergine col Bambino, da ammirare nella pieve romanica di San Lorenzo, nel borgo omonimo.
Tra le colline del Mugello, i visitatori potranno poi osservare quanto la lezione di Giotto brilli nelle testimonianze di numerosi artisti trecenteschi: dai mirabili affreschi di Palazzo Vicari a Scarperia, al borgo di Sant’Agata, con i tesori della bellissima pieve e la Madonna del Maestro Nicholaus, custodita nel Museo d’Arte Sacra. E ancora, i dipinti di Jacopo del Casentino nella frazione di Crespino sul Lamone (Marradi), il ciclo di affreschi di San Francesco e il crocifisso ligneo di Donatello al convento di Bosco ai Frati.
Furono in molti infatti a giovarsi del suo “rimutar l’arte del dipingere dal greco al latino”, dalla ieraticità bizantina ancora in voga a un linguaggio più naturale e aderente alla realtà terrena: passaggio decisivo per la storia dei secoli successivi, ben fotografato dalle parole del contemporaneo Cennino Cennini.
L’itinerario artistico Nel Mugello sotto il cielo di Giotto sarà attivo fino a ottobre 2017.
Le opere di Giotto a Firenze e in Italia
Mentre la Repubblica di San Marino conia una moneta da collezione dedicata all’illustre allievo di Cimabue e in Toscana si susseguono conferenze e iniziative editoriali intorno a Giotto, chi desidera proseguire il percorso potrà dirigersi verso Firenze, che custodisce importanti tesori giotteschi: il Campanile di Santa Maria del Fiore e il crocifisso ligneo di Santa Maria Novella, gli affreschi di Santa Croce e i capolavori degli Uffizi, come la Maestà di Ognissanti e il Polittico di Badia.
Se Assisi è una tappa irrinunciabile per gli impressionanti affreschi della Basilica di San Francesco, punto di svolta decisivo nella storia dell’arte occidentale, Padova è un must per il monumentale ciclo pittorico della Cappella degli Scrovegni, con le Storie di Anna e Gioacchino, di Maria e di Gesù, le Allegorie dei Vizi e delle Virtù e Il Giudizio Universale, nei quali il linguaggio del maestro toscano si manifesta in tutta la sua ricchezza e maturità espressiva.
A Venezia “Magister Giotto”, per un’esperienza multimediale
A Venezia invece sta per aprire i battenti Magister Giotto, alla Scuola Grande della Misericordia dal 13 luglio al 5 novembre.
Un percorso multimediale di 45 minuti, che approfondisce i temi giotteschi riunendo in un’unica esperienza arte, musica e parola.
Tra architetture tessili e videoinstallazioni, si articolerà un vero e proprio viaggio nel tempo, che dalle Storie di San Francesco e dalla Cappella degli Scrovegni condurrà fino alla Missione Giotto (1986) dell’Agenzia Spaziale Europea alla volta della cometa di Halley, dipinta dal pittore nell’Adorazione dei Magi padovana. Ad accompagnare i visitatori, la voce narrante di Luca Zingaretti e la colonna sonora originale di Paolo Fresu.
Dopo Venezia, la mostra partirà alla volta del Giappone, per presentare il genio di Giotto a Tokyo e a Kyoto.
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