Campania>artecard: alla scoperta dei capolavori nei musei di Via Duomo
La scoperta del Museo del Tesoro di San Gennaro
Tesoro di San Gennaro, Particolare della Sant'Irene | Courtesy Museo del Tesoro di San Gennaro, Napoli
Paolo Iorio
14/07/2020
Napoli - Salve sono Paolo Iorio, direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli.
Il museo rappresenta la straordinaria storia della fede di un popolo e, per quanto ci riguarda, la straordinaria storia di arte e di cultura che si è formata intorno a questa fede. Testimonia la grande arte della scuola napoletana di oreficeria, nata grazie a un'intuizione di re Carlo II d'Angiò il quale fece realizzare il primo dono del Tesoro di San Gennaro: un busto d'argento e di oro con pietre preziose che ha significato l'inizio di una scuola grazie a un'area che si è formata, il Borgo degli Orefici.
Nel Seicento, nel Settecento e nell'Ottocento erano ben 350 i laboratori di oreficeria che realizzavano il 70% delle opere in argento d'Europa. Ovviamente il Tesoro di San Gennaro è formato soprattutto da manufatti d'argento e oreficeria, grazie anche alla collaborazione di grandi artisti, di pittori e di scultori che hanno collaborato con gli orefici.
E infatti vi è la più grande collezione di argenti, ma anche di oggetti preziosi. Tra questi non possiamo non citare la famosa Mitra gemmata, considerata uno dei capolavori di oreficeria mondiale dove l'autore Matteo Triglia nel 1713 realizza un vero e proprio progetto orafo che doveva assolvere a due obiettivi: realizzare un'opera meravigliosa, ma un'opera che, andando in processione sul busto di San Gennaro, non perdesse le pietre preziose.
Ecco quindi che il nostro orafo realizza un vero e proprio ricamo con un processo innovativo di incastonature, di taglio delle pietre che diventa anche l'inizio della gioielleria italiana ed europea.
Tre tipologie di pietre: smeraldi, rubini e diamanti perché ognuno ha una forte simbologia. Il rubino rappresenta ovviamente il sangue, il sangue dei martiri, il sangue di San Gennaro. Gli smeraldi rappresentano la saggezza, la conoscenza e il diamante, siccome è la pietra più dura, rappresenta la forza della fede.
Risultato, questo oggetto preziosissimo che non è solo un agglomerato di pietre preziose, ma, come vi dicevo, è un vero e proprio ricamo dove l'artista riesce a realizzare dei rami da cui sbocciano i diamanti, gli smeraldi e le pietre preziose in un incastonatura incredibile. Probabilmente la Mitra gemmata è l'oggetto più prezioso al mondo ed è a Napoli nel Museo del Tesoro di San Gennaro.
Art Tour a Napoli con ARTE.it e campania>artecard
• Napoli: alla scoperta dei capolavori nei musei di Via Duomo
Per maggiori informazioni:
• Campania>artecard
Video su YouTube:
• Museo del Tesoro di San Gennaro (VIDEO)
• ilCartastorie, il Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli (VIDEO)
• Complesso Monumentale Donnaregina - Museo Diocesano (VIDEO)
• Museo Filangieri (VIDEO)
• Museo MADRE (VIDEO)
• Pio Monte della Misericordia (VIDEO)
• Chiesa di San Severo al Pendino (VIDEO)
Il museo rappresenta la straordinaria storia della fede di un popolo e, per quanto ci riguarda, la straordinaria storia di arte e di cultura che si è formata intorno a questa fede. Testimonia la grande arte della scuola napoletana di oreficeria, nata grazie a un'intuizione di re Carlo II d'Angiò il quale fece realizzare il primo dono del Tesoro di San Gennaro: un busto d'argento e di oro con pietre preziose che ha significato l'inizio di una scuola grazie a un'area che si è formata, il Borgo degli Orefici.
Nel Seicento, nel Settecento e nell'Ottocento erano ben 350 i laboratori di oreficeria che realizzavano il 70% delle opere in argento d'Europa. Ovviamente il Tesoro di San Gennaro è formato soprattutto da manufatti d'argento e oreficeria, grazie anche alla collaborazione di grandi artisti, di pittori e di scultori che hanno collaborato con gli orefici.
E infatti vi è la più grande collezione di argenti, ma anche di oggetti preziosi. Tra questi non possiamo non citare la famosa Mitra gemmata, considerata uno dei capolavori di oreficeria mondiale dove l'autore Matteo Triglia nel 1713 realizza un vero e proprio progetto orafo che doveva assolvere a due obiettivi: realizzare un'opera meravigliosa, ma un'opera che, andando in processione sul busto di San Gennaro, non perdesse le pietre preziose.
Ecco quindi che il nostro orafo realizza un vero e proprio ricamo con un processo innovativo di incastonature, di taglio delle pietre che diventa anche l'inizio della gioielleria italiana ed europea.
Tre tipologie di pietre: smeraldi, rubini e diamanti perché ognuno ha una forte simbologia. Il rubino rappresenta ovviamente il sangue, il sangue dei martiri, il sangue di San Gennaro. Gli smeraldi rappresentano la saggezza, la conoscenza e il diamante, siccome è la pietra più dura, rappresenta la forza della fede.
Risultato, questo oggetto preziosissimo che non è solo un agglomerato di pietre preziose, ma, come vi dicevo, è un vero e proprio ricamo dove l'artista riesce a realizzare dei rami da cui sbocciano i diamanti, gli smeraldi e le pietre preziose in un incastonatura incredibile. Probabilmente la Mitra gemmata è l'oggetto più prezioso al mondo ed è a Napoli nel Museo del Tesoro di San Gennaro.
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