Uro/Boro tra crisi climatica e umana
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Opera di Debora Malis
Dal 15 Settembre 2021 al 24 Settembre 2021
Roma
Luogo: Galleria Spazio Cima
Indirizzo: Via Ombrone 9
Orari: da lunedì a giovedì dalle 15:30 alle 19:30
Curatori: Marta Cavicchioni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.spaziocima.it
Secondo il rapporto “Climate Change 2021: The Physical Science”, presentato il 9 agosto da Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), dobbiamo agire subito e con determinazione per azzerare le emissioni climalteranti e cambiare il nostro stile di vita. Altrimenti il pianeta inizierà a mutare irrimediabilmente, diventando un ambiente sempre più ostile per l'essere umano e per le specie animali e vegetali che lo abitano.
In un simile contesto storico e sociale, pare immediato un riferimento al leggendario uroboro, il serpente che si morde la coda, simbolo dell’eterno passaggio tra nascita, morte e trasformazione. Ora, a causa del rapido cambiamento climatico, il ciclo infinito dell’Uroboro si sta per interrompere per la specie umana e alcune altre specie che popolano la Terra. E si spezzerà in Uro/boro. E’ questo il tema della mostra collettiva “Uro/boro”, da mercoledı̀ 15 a venerdı̀ 24 settembre, presso la Galleria SpazioCima di Roma: il bisogno di prendere coscienza del cambiamento climatico e le sue implicazioni, per mettere in evidenza lo scenario che si sta delineando e per trovare una soluzione.
LA MOSTRA - Partirà mercoledı̀ 15 settembre, fino a venerdı̀ 24, presso la Galleria SpazioCima di Roma, la collettiva “Uro/Boro tra crisi climatica e umana”, che comprende i lavori di Marta Alonso, Cristina Archinto, Alessandro Arrigo, Alessandra Carloni, Marta Cavicchioni, Nick Disaster, Maria Teresa Gallo, Marco Giacobbe, Carlo Gori, Giusy Lauriola, Debora Malis, Mı̀les, Alessandra Pirelli, Re Barbus, Micaela Serino, Daniele Tenca, Nicoletta Vicenzi, ZeitWille.
Circa 25 le opere esposte, tra pittura, scultura e installazioni. L’esposizione è a ingresso libero, visitabile da lunedì a giovedì, dalle 15:30 alle 19:30, venerdì e sabato visite su appuntamento. A cura di Marta Cavicchioni, con il supporto di Daniele Tenca.
LA TRANSUMANZA E L’INSTALLAZIONE - Marta Cavicchioni realizzerà l'installazione da cui è nato il progetto Uro/boro. Una scultura in cartapesta, fatta di strati di storia, letteratura, arte su carta e che raffigurerà un Uro. Anzi, una Ura: una femmina di questo animale ancestrale. La scultura sarà trasportata a piedi dalla Valle della Caffarella fino alla Galleria SpazioCima. Una transumanza per trovare un clima migliore, per sopravvivere e vivere. Una volta installata, la scultura potrà contenere dei messaggi, come una capsula del tempo, con la consapevolezza che se non cambieremo, nessuno li leggerà mai. Saranno quindi dei promemoria più per noi che per le future generazioni. Non è prevista infatti una data di apertura. Saremo noi a decidere se ci sarà un mondo, un futuro a cui lasciare qualcosa.
IL DIBATTITO - Verranno realizzati dei video che saranno proiettati in galleria e divulgati sui canali social, con gli interventi di Luca Iacoboni di Greenpeace, associazione che si occupa da oltre cinquant’anni di temi ambientali, con grande attenzione al tema dei cambiamenti climatici; Friday for Future Roma; Marcella Corsi, professoressa di Economia de La Sapienza e coordinatrice di MinervaLab; Raffaella Bullo, divulgatrice scientifica ed esperta di mari; Pensare Migrante, associazione nata per informare sulle migrazioni climatiche, su cosa significhi migrare oggi e su cosa ci aspetterà in futuro.
NOTE PER L’INGRESSO - Come previsto dal DL 23 luglio 2021, n. 105, per l’accesso in galleria è richiesto il Green Pass - Risultato negativo al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore, avere vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale), guarigione dal COVID-19 negli ultimi sei mesi.
In un simile contesto storico e sociale, pare immediato un riferimento al leggendario uroboro, il serpente che si morde la coda, simbolo dell’eterno passaggio tra nascita, morte e trasformazione. Ora, a causa del rapido cambiamento climatico, il ciclo infinito dell’Uroboro si sta per interrompere per la specie umana e alcune altre specie che popolano la Terra. E si spezzerà in Uro/boro. E’ questo il tema della mostra collettiva “Uro/boro”, da mercoledı̀ 15 a venerdı̀ 24 settembre, presso la Galleria SpazioCima di Roma: il bisogno di prendere coscienza del cambiamento climatico e le sue implicazioni, per mettere in evidenza lo scenario che si sta delineando e per trovare una soluzione.
LA MOSTRA - Partirà mercoledı̀ 15 settembre, fino a venerdı̀ 24, presso la Galleria SpazioCima di Roma, la collettiva “Uro/Boro tra crisi climatica e umana”, che comprende i lavori di Marta Alonso, Cristina Archinto, Alessandro Arrigo, Alessandra Carloni, Marta Cavicchioni, Nick Disaster, Maria Teresa Gallo, Marco Giacobbe, Carlo Gori, Giusy Lauriola, Debora Malis, Mı̀les, Alessandra Pirelli, Re Barbus, Micaela Serino, Daniele Tenca, Nicoletta Vicenzi, ZeitWille.
Circa 25 le opere esposte, tra pittura, scultura e installazioni. L’esposizione è a ingresso libero, visitabile da lunedì a giovedì, dalle 15:30 alle 19:30, venerdì e sabato visite su appuntamento. A cura di Marta Cavicchioni, con il supporto di Daniele Tenca.
LA TRANSUMANZA E L’INSTALLAZIONE - Marta Cavicchioni realizzerà l'installazione da cui è nato il progetto Uro/boro. Una scultura in cartapesta, fatta di strati di storia, letteratura, arte su carta e che raffigurerà un Uro. Anzi, una Ura: una femmina di questo animale ancestrale. La scultura sarà trasportata a piedi dalla Valle della Caffarella fino alla Galleria SpazioCima. Una transumanza per trovare un clima migliore, per sopravvivere e vivere. Una volta installata, la scultura potrà contenere dei messaggi, come una capsula del tempo, con la consapevolezza che se non cambieremo, nessuno li leggerà mai. Saranno quindi dei promemoria più per noi che per le future generazioni. Non è prevista infatti una data di apertura. Saremo noi a decidere se ci sarà un mondo, un futuro a cui lasciare qualcosa.
IL DIBATTITO - Verranno realizzati dei video che saranno proiettati in galleria e divulgati sui canali social, con gli interventi di Luca Iacoboni di Greenpeace, associazione che si occupa da oltre cinquant’anni di temi ambientali, con grande attenzione al tema dei cambiamenti climatici; Friday for Future Roma; Marcella Corsi, professoressa di Economia de La Sapienza e coordinatrice di MinervaLab; Raffaella Bullo, divulgatrice scientifica ed esperta di mari; Pensare Migrante, associazione nata per informare sulle migrazioni climatiche, su cosa significhi migrare oggi e su cosa ci aspetterà in futuro.
NOTE PER L’INGRESSO - Come previsto dal DL 23 luglio 2021, n. 105, per l’accesso in galleria è richiesto il Green Pass - Risultato negativo al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore, avere vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale), guarigione dal COVID-19 negli ultimi sei mesi.
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