Fuorisalone 2017 - Tra Luce e Materia
Dal 03 Aprile 2017 al 09 Aprile 2017
Milano
Luogo: Spazio Corte Midali
Indirizzo: via Fratelli Bronzetti 23
Orari: 9-18
Lo storico ‘SPAZIO CORTE MIDALI’, in una primavera fiorita di odori e colori, quest'anno in occasione del "Fuorisalone" accende e spegne una luce tutta sua, fatta dei colori non colori del bianco e del nero, di texture materiche vibranti, di foto dove da un buco nero emerge un oggetto ingabbiato dalla luce.
La MAISON MIDALI accoglie al primo piano, |1 FLOOR| , le istallazioni artistiche con pannelli di alluminio di "OTTAGONA-ALUMI-NUM", di Orsola Fontana e Marco Schiavon, che si ergono in un territorio che magicamente è adatto ad inglobarle, quasi le attendesse da sempre.
Qui la materia riveste lo spazio, l'alluminio tintinna di metallo sonante, rimbomba nella voce di chi lo commenta, risuona dei passi di chi attraversa l'impiantito, cattura l'eco delle risate di chi cammina felice, riflette gli occhi di chi guarda soddisfatto.
L'arte dialoga incisivamente con l'alluminio, lo estrae dal consueto uso quotidiano, lo intreccia con il design e lo solleva al piano nobile dell'opera d'arte.
Al secondo piano, |2 FLOOR|, ecco la mostra fotografica di Betta Gancia "UNA LUCE DIVERSA": le foto sono occhi luminosi che sgorgano da un piano nero, che è fatto di nulla, di un non spazio e di un non colore, dove il movimento acchiappa una luce e le impedisce di scomparire, la eternizza in un corpo, la ferma in un flash, le restituisce la dignità della permanenza.
Nell'incessante altalena tra il nero del non essere, e la luce dell'essere, si sgomina il buio del dolore, del rifiuto, del silenzio.
Ecco che la luce si fa parola, si fa colore, si fa vita.
E come nella vita, si oscilla eternamente sballottati tra il riso e il pianto.
Così, si accendono fasci, scie, punti, volute, che danzano ondeggiando e ammiccano allo spettatore regalando forme, proponendo oggetti, suggerendo immagini, leggendo storie.
E Martino Midali in questo intrecciarsi silente accende il contatto e si pone da trait d'union: cammina lieve nella sua 'casa dei vestiti', appendendo fagotti bianchi e neri, maglie di chiarore e d’ombra, capi segnati dal bianco e dal nero, che come vele salutano il visitatore e lo sospingono al piano superiore, dove si è attesi da una teoria di abiti che aspettano di essere vestiti per la cerimonia e sembrano salutare cortesi, sempre fedeli al credo che l'abito diventa LUCE se è pronto ad abitare chi lo fa sentire portatore di essenza.
COCKTAIL PARTY| OPEN PARTY con BOTTEGA GOLD Prosecco Doc Spumante e BOTTEGA ROSE GOLD Pinot Nero Spumante Brut. L’azienda vinicola Bottega S.p.A offrirà due delle eccellenze della propria cantina vinicola, prosecchi che hanno origine da uve Glera delle colline di Valdobbiadene, area di grande suggestione geografica particolarmente vocata alla coltivazione della vite. Caratteristico il loro packaging, molto glamour, in pieno tema con la serata, TRA LUCE E MATERIA, ma soprattutto funzionale come protezione da qualsiasi fonte di luce che possa alterarne il sapore.
BETTA GANCIA| UNA LUCE DIVERSA
Le fotografie di Betta Gancia nascono da ciò che l'immagine istantanea conserva nella memoria e nell'immaginazione di chi osserva il mondo.
La traduzione di questo concetto è la sua trasposizione in linee e punti luminosi che vagano all'infinito come scie sospese, senza tempo.
Intermittenze di luce che provengono dalla strada e confluiscono negli spazi aperti di una percezione visiva, sintetica e seriale, vicina all'idea di una fotografia che riflette sulla fonte primaria della sua stessa natura: la luce.
“Ho cominciato a lavorare intorno a queste immagini due anni fa, spinta da un forte desiderio, una curiosità insaziabile e l’aspirazione ad approfondire un progetto visivo che avevo già abbozzato tempo addietro, quando mi sono concentrata su immagini ugualmente ispirate alla natura e al mondo che mi circonda.”
In mostra, immagine dopo immagine, sarà possibile vedere come lo sguardo di Betta risulta sicuro e mai improvvisato. La serialità e la ripetizione dei soggetti rafforzano l’idea alla base dell’intera sequenza, slegando ogni frammento luminoso dal suo contesto originario.
Nell’immaginario di Betta Gancia ogni riflesso si fa bidimensionale, ogni sfumatura diventa un contorno netto, i colori forme geometriche, grazie a continue operazioni di astrazione.
Il soggetto viene decontestualizzato fino a perdere le tracce della sua rappresentazione figurativa.
La sua visione è un approccio alla luce attraverso uno sguardo semantico che ne coglie il carattere di libertà e composizione geometrica.
Betta racconta il suo percorso con queste parole: -“La luce è la grande rappresentazione della vita ma la vita è dura, difficile, a volte cattiva e il fondo nero delle mie immagini delinea bene questo pensiero. Certo, un improvviso lampo riesce a colorare il buio, a smentire il pensiero più nero e a bucarlo; allora, improvvisamente, si prova un sentimento di speranza, di gioia e sì, di vita”.
OTTAGONA | ALUMI-NUM
Ottagona (società di Interior-art-Decoration di Marco Schiavon e Orsola Fontana) esce dal campo prettamente decorativo, dando spazio alla passione e alla capacità manuale, fondendo così il suo amore per l’arte ed il design con ciò che facciamo tutti i giorni.
La scelta del nome Ottagona riporta alla figura dell’ottagono che dall’antichità ad oggi, dalla fisica all’architettura, richiama l’equilibrio, nel suo significato più esteso. Passando attraverso l’antica tradizione della pittura e della decorazione, usiamo tecniche tradizionali ma aggiornandole ai nuovi gusti; lavoriamo principalmente con prodotti naturali accostandoli a materiali sempre diversi. Studiando l’ambiente, cerchiamo di integrare il nostro intervento nella storia del luogo e del paesaggio circostante.
Arriva cosi alumi-num: progetto in cui il supporto diventa opera, e l’opera diventa supporto. Tradizionale ma moderno, all’apparenza “difficile” ma con un’enorme versatilità: una sperimentazione artistica che porta al dialogo tra industria e arte. TRADITION - DEVELOPMENT - ACTUALITY |tre parole chiave per questo progetto. ALLUMINIO simbolo: Al numero atomico: 13.
Il punto di partenza di questa storia che fa confluire natura arte e scienza. Un Metallo leggero abitualmente utilizzato nell’industria per le sue caratteristiche di morbidezza, resistenza, duttilità. Per queste proprietà l’abbiamo scelto e riproposto in chiave artistica. Questo supporto inconsueto, grazie alla sua capacità di snervamento ci permette di utilizzarlo in forme e applicazioni diverse.
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