Luca Serio. My Jazz
Dal 15 Settembre 2017 al 11 Ottobre 2017
Bologna
Luogo: Galleria B4
Indirizzo: via Vinazzetti 4/b
Orari: mar-sab 17-20
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 333 2223810
E-Mail info: info@galleriab4.it
Sito ufficiale: http://www.galleriab4.it
Invenzione di note jazz in questo inizio di settembre alla Galleria B4. Eppure Luca Serio è pittore e segue le convenzioni della figurazione. Rientra, secondo il riguardante comune, all'interno di quello schema di riferimento della pittura che viene chiamato “classico”. Le due cose sembrano essere difficilmente conciliabili se si tiene conto che la tradizione del jazz tende a scavalcare le principali proprietà della tradizione musicale europea: il sistema tonale ed il linguaggio cromatico e diatonico.
Occorre invece cogliere come, al di là del cambiamento e delle sperimentazioni, esistano tra queste opere in mostra e la musica jazz, ivi rappresentata, precise forme di operatività comuni. Pur nel rinnovamento del linguaggio è attivo un codice strutturale soggiacente che veicola la libera espressione dell'artista. Esiste, infatti, una correlazione ben specifica tra colore e suono pur nelle variabili della rielaborazione individuale. Il jazz stimola il desiderio di sperimentare ed esplorare del pittore che propone una serie di immagini proprio sulle atmosfere e sui musicisti jazz. Un gruppo di opere di grande formato sono realizzate nelle gamme terrose che ben rendono il colore “scuro” e “notturno” tipico di tanti brani jazz e allo stesso temporichiamano l'atmosfera dei jazz club. Ci sono molti rimandi ad una lunga tradizione pittorica in questa rappresentazione dei luoghi chiusi attraversati dalla luce. È soprattutto nella parte grafica che risulta evidente come la libertà di azione dell'artista sia funzionale a quella del soggetto rappresentato. Luca Serio scopre e ritrova in queste opere recenti una creazioneartisticamultiforme e multidirezionale che si traduce in una partitura di forme colori ritmi suoni che esplora fino in fondo le possibilità creative di questo incontro e che, alla fine, trasforma la materia grezza in qualcosa di prezioso.
Gianni Cerioli
Nel lavoro di Luca Serio, l’atto creativo corrisponde a quello distruttivo poiché l’ottenimento delle forme e forze del quadro deriva da un incessante e quasi ossessivo processo di definizione, cancellazione e rigenerazione: la sedimentazione residua di ogni tentativo fallito si somma alla precedente collaborando alla resa percettiva dell’Io interiore. Che rimane ineluttabilmente irraggiungibile. Il suo immaginario è popolato da presenze, talvolta cariche di tensione in lotta con il Segno che al contempo le genera ed intrappola,a volte fumose apparizioni colte nell’attimo appena precedente alla loro definitiva scomparsa.
Alice Rubbini
Luca Serio, nato a Bologna nel 1988. Manifesta sin dall’infanzia una propensione spiccata per il disegno , la lettura e in particolare l’utilizzo di materie plastiche con cui modellava piccoli personaggi animando le sue fantasie.
Durante l‘adolescenza si iscrive all’istituto d’arte di Bologna dove trova il modo di entusiasmarsi per l’arte. Da questo momento il suo percorso si concretizza nell’esplorazione di numerose tecniche espressive attraverso un costante sforzo produttivo, accompagnato da un appassionato studio della storia dell’arte. In questo periodo la sua attenzione, si focalizza maggiormente sull’intento di affinare le sue capacità tecniche piuttosto che nella ricerca di un linguaggio, concretizzandosi in una produzione di tipo sperimentale composta di molteplici abbozzi, progetti e tentativi, inducendolo ad una fondamentale intuizione che segna il passaggio ad un identità artistica più matura ovvero: la continua tensione generata, durante l’atto creativo, il contrasto tra la concezione ideale e la sua realizzazione materiale si esprime in un generale senso di insoddisfazione e “scacco” traducendosi nella sistematica “cancellazione” e nella conseguente distruzione dei lavori prodotti. Questa continua insoddisfazione però diventa il motore della sua ricerca concettuale: l’incapacità che genera l’errore e l’errore che genera a sua volta insoddisfazione vengono accettati come caratteri fondanti e rappresentativi dell’esperienza umana. Vive e lavora a Bologna.
Inaugurazione venerdì 15 settembre 2017 alle ore 18
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