Luca Padua. FENO-MENO-LOGICA

Luca Padua. FENO-MENO-LOGICA, Canova 22, Roma
Dal 25 Ottobre 2019 al 03 Novembre 2019
Roma
Luogo: Canova 22
Indirizzo: via Antonio Canova 22
Curatori: Laura Fusco
E-Mail info: info@canova22.it
Sito ufficiale: http://www.canova22.it
Venerdì 25 ottobre 2019, alle ore 18,30, Canova 22 inaugura la mostra FENO-MENO-LOGICA di Luca Padua, a cura di Laura Fusco.
“Le mostre di Luca Padua sono l’affermazione assoluta che è possibile esser un poeta, esserlo sempre, anche non scrivendo, fuori da ogni tradizione letteraria. (…) Padua registra, compone, opera, scrive poesie travolgenti, fisiche e metafisiche, senza sapere della poesia quasi nulla. (…) La sua poesia è il frutto della sua “melancolie” di vita e nella vita, delle sue rannicchiate riflessioni, delle sue percezioni autobiografiche, delle sue molteplici culture, di una intera vita di medico e di affezioni. Le sue opere sono frutto delle interpretazioni della sua intera esistenza. Ecco perché queste opere sono il racconto di un romanzo: immagini, parole non dette, conati di vita, angosce e vuoti, vomiti e incubi con il sapore dolce della felicità, a volte. (Carmine Benincasa)
FENO-MENO-LOGICA, come tutte le mostre, è un viaggio, un racconto, un percorso di vita. Questa mostra è fatta di poesia, filosofia, musica e biologia. La poesia che è sempre dentro le sue dita; i versi non escono più dalla sua bocca o dalla sua penna, ma restano lì, a fecondare la terra; la filosofia, finalmente riscoperta, con qualcuno che sa spiegarla e che cerca insieme nuove domande; la musica, il più bel regalo del mondo; la biologia che è la vita, la forza vitale alla base di ogni creazione. Il percorso rappresenta una ricognizione ordinata dei fenomeni, della realtà che si manifesta a se stessa in forma triadica: lotta, scelta, quiete. Una triade dialettica che è intrinsecamente sé e il suo opposto, e che, nel suo incedere inevitabile, porta con sé il seme della risoluzione, dell’esito possibile. Un percorso che è passato e futuro, spazio e tempo, sé e l’altro. Una vita che è quella dell’artista ed è quella di tutti. (Alef)
“Luca Padua è un medico affermato, vive per e con la scienza, e nel suo processo creativo si riflette questa provenienza in maniera evidentissima: a differenza dell’artista inteso classicamente, che coglie un’idea, la tratteggia guidato da un’ispirazione mitica e mitizzata, e alla fine la traduce in un’opera con un carattere singolare, il nostro scultore segue la strada opposta, sputando fuori di sé una cosa finita, con un’anima sua e che parla di una cosa che le appartiene, una creatura definita. E solo in un secondo momento partendo da quella tenta di ripercorrere il sentiero, mettendo a fuoco la forma originaria da cui proviene quella finale, alla ricerca di un’idea primigenia ormai non decifrabile negli accidenti del singolo caso, ma pur sempre presente. (…) Quasi un’arte auto terapeutica e liberatoria. Ma non si può fermare a quello, non si concede il piacere sensuale della creazione senza cercare di coglierne le radici: non può farlo per non diventare l’opposto di quello che è, per non frammentarsi in due tronconi che non possono convivere. Deve capire cosa crea e perché lo crea. E tentare di scoprirlo con lui, di ripercorrere il sentiero che la sua mano ha seguito modellando la creta, offre l’opportunità unica di spiare un uomo nell’attimo in cui diventa artista.” (Carlo Dal Pino)
LUCA PADUA - Grande divulgatore, non solo scientifico, Luca è un medico neurologo nato a Firenze nel 1961. Ama il suo lavoro e anche la sua terra, la creta, che modella da vent’anni. Non ama parlare di sé, preferisce lasciarlo fare alle sculture. Ha esposto in Spagna, a Roma, Padova e Orbetello; tra le mostre più prestigiose, quella a Piazza dei Signori presso la Sala della Gran Guardia a Padova
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