Crossroad
Dal 20 Luglio 2015 al 27 Luglio 2015
Catania
Luogo: Fondazione Brodbeck
Indirizzo: via Gramignani 93
Curatori: hiara Amore, Elisa Aucello, Alba Caligiore, Filippo Davì, Federica Di Mauro, Roberta Foti, Federica Franco, Floriana Giurdanella, Andrea Magno, Daniela Schepis, Simona Trovato
Enti promotori:
- Università degli studi di Catania
Telefono per informazioni: +39 368 6061959
E-Mail info: crossroadexhibition@gmail.com
La Fondazione Brodbeck di Catania, lunedì 20 luglio alle ore 19.00, presenta presso la propria sede, Crossroad, mostra collettiva temporanea, realizzata con il patrocinio dell’Università degli studi di Catania e con il supporto degli spazi culturali indipendenti BOCS e Ritmo. Il progetto espositivo è a cura di Chiara Amore, Elisa Aucello, Alba Caligiore, Filippo Davì, Federica Di Mauro, Roberta Foti, Federica Franco, Floriana Giurdanella, Andrea Magno, Daniela Schepis, Simona Trovato, ossia, degli undici studenti che hanno preso parte al “Laboratorio in progettazione curatoriale: storia e pratica della curatela d’arte”, tenutosi presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania e diretto dalla dottoressa Valentina Lucia Barbagallo.
Gli studenti hanno avuto modo di cimentarsi con la pratica curatoriale attraverso la lettura dei portfolio, la selezione degli artisti e dei loro lavori, l’ideazione di un concept, lo sviluppo dell’allestimento e del progetto grafico, oltre che della didattica e della comunicazione, seguendo tutte le fasi di realizzazione della mostra. Nello specifico, hanno conosciuto e approfondito le ricerche della maggior parte degli artisti che hanno collaborato, nel corso degli anni, con BOCS e Ritmo, spazi culturali indipendenti di Catania che hanno offerto da subito il loro supporto al progetto con l’idea di creare una mostra che metta in dialogo le loro realtà con la Fondazione Brodbeck e l’Università degli Studi di Catania.
Ponendo l’attenzione sul concetto di “non luogo” nasce il disegno di mostra Crossroad. Crossroad è qui inteso come crocevia, punto di passaggio, luogo di transizione, metafora di spazi fisici e mentali. Nel quotidiano siamo circondati da luoghi marginali ormai inglobati all'interno del nostro senso comune, zone secondarie e a volte invisibili; così come i non luoghi che caratterizzano sempre più la nostra società. Marc Augè[1]li definisce luoghi effimeri, fluttuanti, di passaggio attraverso cui tutti noi transitiamo. Eppure, ecco un paradosso: sono questi non luoghi a essere punto di partenza per il viaggiatore smarrito, che si ritrova solo nell’anonimato di questi spazi. Partendo da sostrati culturali e bagagli personali differenti - Gabriele Abruzzese, Gianluca Lombardo, Andrea Magione, Lisa Wade interpretano con linguaggi differenti (video, pittura, pastelli, tessitura) quelle zone emotivamente e topograficamente ai margini del mondo, dell’uomo, della società, della famiglia, ecc
All’opening saranno presenti gli artisti e i curatori del progetto espositivo che hanno anche ideato e realizzato un catalogo ad hoc per la mostra.
Gli studenti hanno avuto modo di cimentarsi con la pratica curatoriale attraverso la lettura dei portfolio, la selezione degli artisti e dei loro lavori, l’ideazione di un concept, lo sviluppo dell’allestimento e del progetto grafico, oltre che della didattica e della comunicazione, seguendo tutte le fasi di realizzazione della mostra. Nello specifico, hanno conosciuto e approfondito le ricerche della maggior parte degli artisti che hanno collaborato, nel corso degli anni, con BOCS e Ritmo, spazi culturali indipendenti di Catania che hanno offerto da subito il loro supporto al progetto con l’idea di creare una mostra che metta in dialogo le loro realtà con la Fondazione Brodbeck e l’Università degli Studi di Catania.
Ponendo l’attenzione sul concetto di “non luogo” nasce il disegno di mostra Crossroad. Crossroad è qui inteso come crocevia, punto di passaggio, luogo di transizione, metafora di spazi fisici e mentali. Nel quotidiano siamo circondati da luoghi marginali ormai inglobati all'interno del nostro senso comune, zone secondarie e a volte invisibili; così come i non luoghi che caratterizzano sempre più la nostra società. Marc Augè[1]li definisce luoghi effimeri, fluttuanti, di passaggio attraverso cui tutti noi transitiamo. Eppure, ecco un paradosso: sono questi non luoghi a essere punto di partenza per il viaggiatore smarrito, che si ritrova solo nell’anonimato di questi spazi. Partendo da sostrati culturali e bagagli personali differenti - Gabriele Abruzzese, Gianluca Lombardo, Andrea Magione, Lisa Wade interpretano con linguaggi differenti (video, pittura, pastelli, tessitura) quelle zone emotivamente e topograficamente ai margini del mondo, dell’uomo, della società, della famiglia, ecc
All’opening saranno presenti gli artisti e i curatori del progetto espositivo che hanno anche ideato e realizzato un catalogo ad hoc per la mostra.
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