Baschenis prende gli ordini tra il 1640 e il 1643 ed è proprio in questi anni che l'attività pittorica ha inizio. La condizione di sacerdote gli permette di viaggiare (almeno un soggiorno a Venezia nel 1647 è certo) e di esercitare la sua attività artistica con il massimo della libertà e della disponibilità di tempo. Oltre a essere uno dei maggiori pittori bergamaschi del Seicento è l’ideatore della natura morta di soggetto musicale. Evaristo si applica quasi esclusivamente a questo genere, ritraendo nei suoi quadri soprattutto strumenti musicali (la figura umana è praticamente assente). Nel Trittico Agliardi (collezione privata, Bergamo) alla natura morta unisce anche il ritratto. Intorno al 1650, il pittore si lega a Jacques Courtois, detto il Borgognone, e Monsù Bernardo che si trovano per motivi di lavoro nella città lombarda. Il lavoro più prestigioso e impegnativo di Baschenis resta quello per la biblioteca del monastero di San Giorgio Maggiore a Venezia.
Biografie di: Evaristo Baschenis
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