Sobin Park. Poetry in Motion
![Sobin Park, The Creation of a New Female Myth (Pusoksa) 165×59 inch, pencils on paper, bronze powder, Coloring, 2008 Sobin Park, The Creation of a New Female Myth (Pusoksa) 165×59 inch, pencils on paper, bronze powder, Coloring, 2008](http://www.arte.it/foto/600x450/fd/93325-04_The-Creation-of-a-New-Female-Myth-Pusoksa-165x59in-Pecils-on-the-paper-Bronze-powder-Coloring-2008-1024x363.jpg)
Sobin Park, The Creation of a New Female Myth (Pusoksa) 165×59 inch, pencils on paper, bronze powder, Coloring, 2008
Dal 30 Agosto 2019 al 30 Settembre 2019
Venezia
Luogo: Laboratorium Venezia
Indirizzo: Santa Croce, Calle de Mezo 1592
Curatori: Thalia Vrachopoulos
Laboratorium Venezia è lieto di presentare la Mostra dell’artista Sobin Park, Poetry in Motion organizzata dalla curatrice newyorkese Thalia Vrachopoulos che torna in questo gradevole spazio cittadino dopo il recente successo di Fragmentation, l’esposizione sulla condizione femminile vista da Anese Cho, americana di origine coreana. Sobin Park, anch’essa coreana, e la curatrice saranno presenti per darvi il benvenuto all’inaugurazione della mostra venerdì 30 agosto a partire dalle 19:00 presso Laboratorium Venezia, Santa Croce - Calle de Mezo, 1592, Venezia, con accesso da Campo san Giacomo dell’Orio.
Il titolo di questa mostra è ispirato ai movimenti che Park esegue nello spazio, ma si riferisce anche all’omonima canzone di Johnny Tillotson che arrivò a scalare le hit parade statunitensi e mondiali negli anni ‘60. I movimenti dell’artista attraverso lo spazio durante la creazione delle sue ampie opere consentono di guardare alla sua produzione sia in termini di performance che di arte visiva. Le peregrinazioni improvvisate, misurate e graziose di Park attraverso lo spazio danno vita a forme potenti create attraverso i suoi movimenti fisici. Le sue opere, inoltre, vengono prodotte in un lasso di tempo molto lungo durante il quale i movimenti del suo corpo la portano a produrre grandi tele di 9/10 metri.
I suoi soggetti: il drago (Yang-maschio) e la femmina (Yin-femmina) sono gli opposti taoisti, complementari e simultaneamente interrelati in natura. Questi protagonisti si contrastano giustapponendo l’oscurità sfumata del drago, resa perfettamente da Park con l’uso della grafite, contro la delicata carta bianca, che si trasforma nella pelle traslucida della donna. I due motivi sono inseparabilmente correlati e possono essere letti come un’unione sessuale, pur mantenendo il significato più profondo della cosmologia coreana. Sono combinati come l'equilibrio dell'uomo e la donna nei principi Yin e Yang del Taoismo.
Dagli anni '70 e con l'arrivo di Laurie Anderson, Marina Abramovic e Carolee Schneemann la performance art si è legata anche alle tematiche femministe coinvolgendo il corpo della donna. Nei suoi dipinti, Park non si limita a coinvolgere il corpo femminile, è il suo motivo ricorrente e il centro della sua ricerca. Il drago di Park è intrecciato inestricabilmente con una bella fanciulla nuda che partecipa attivamente all'opera erotica, perché non si limita a posare passivamente in attesa di essere disegnata. La figura femminile nelle opere di Park ha un ruolo da protagonista.
Opening: 30.08 h 19
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