Inaugura l'iniziativa "L'Arte in Abruzzo si fa in quattro"

L’arte di rilanciare il turismo in Abruzzo

 

L.S.

25/07/2013

L'Aquila - Quattro mostre per rilanciare il turismo nelle terre colpite dal sisma. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “L'arte in Abruzzo si fa in quattro” promossa dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo della Soprintendenza d'Abruzzo. Il progetto coinvolge in particolare la provincia aquilana che ha disposto il coinvolgimento di sale espositive d’eccezione: il monastero di Santo Spirito d'Ocre, il Castello Piccolomini di Celano, lo spazio museale civico di Santo Stefano di Sessanio e l'abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona.

L’abbazia di Ocre, che rappresenta la prima tappa del circuito, ospita la mostra “La sapienza risplende. Madonne d'Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento” che vede protagoniste le Madonne lignee, dipinti su tavola e sculture, databili tra la fine del XII secolo e gli inizi del XVI.

Il percorso prosegue con l’inaugurazione, oggi, dei “Capolavori dell'arte tra il Medioevo e il Rinascimento”, che raccoglie tavole dipinte e dorate e sculture in legno restaurate grazie ad una rete solidale composta da enti, associazioni e finanziamenti del Mibac.

Il 27 luglio, appuntamento a Santo Stefano di Sessanio con “La bellezza inquieta, arte in Abruzzo ai tempi di Margherita d'Austria”, viaggio nell’arte sacra e profana attraverso dipinti, sculture, oreficierie e oggetti d’arredo che testimonia la partecipazione culturale degli Abruzzi alla vita culturale dell’epoca in cui la gran dama, figlia dell’imperatore Carlo V, moglie prima di Alessandro de’ Medici, e poi di Ottavio Farnese, ha assunto un ruolo mediatico rilevante.

Ultima, ma solo in ordine temporale, la mostra itinerante che il 30 luglio inaugurerà nell’abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona: “Oltre Caravaggio, pittura del Seicento in Abruzzo tra Roma e Napoli” che vedrà esposti per la prima volta i capolavori delle collezioni Cappelli e Dragonetti De Torres, un tempo esposti nei palazzi del capoluogo abruzzese.

“È stato possibile allestire queste mostre grazie ai contributi più o meno consistenti di molte associazioni,” ha spiegato la soprintendente del Mibac, Lucia Arbace. “Fondamentale è stato quello della Banca Popolare dell'Emilia Romagna che ha realizzato il catalogo per l'esposizione di Santo Stefano di Sessanio”.