Sfumature. Riccardo Monte e Katie May
Dal 03 Dicembre 2021 al 09 Gennaio 2022
Domodossola | Verbano-Cusio-Ossola
Luogo: Artoteca Di-Se
Indirizzo: Via Antonio Rosmini 24
Orari: Venerdì 15-18 Sabato e domenica 10-12 | 15-18 Mercoledì 8 dicembre 10-12 | 15-18 Dal 21 al 30 dicembre tutti i giorni 15-18 Chiuso 25-26-27-31 dicembre e 1 gennaio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.asilobianco.it
Sfumature di Riccardo Monte e Katie May è la nuova mostra ospitata nelle sale dell’Artoteca Di-Sea Domodossola, aperta dal 4 dicembre al 9 gennaio, inaugurazione venerdì 3 dicembre alle ore 17.
Un’esposizione ibrida, un viaggio poetico tra la solidità della materia, il legno, e la leggerezza della sua rappresentazione, la fotografia. Tronchi d’albero cresciuti nelle valli alpine sono forgiati dalle sapienti mani di Monte che dà loro forma senza però mai trasfigurarli e farci dimenticare da dove è partito. Le stesse opere sono catturate nelle fotografie della May, riproduzioni artistiche che raccontano la storia di quegli stessi ciocchi di legno, semplici e autentici, ora oggetti d’arte e di design.
Riccardo Monte è un architetto che ama il suo mestiere. Dopo anni di lavoro e studio all’estero, decide di tornare in Italia, a Ornavasso (VB), dove apre il suo studio. La sua idea di design lo porta a creare oggetti elementari ricavati direttamente dall’uso della materia nella sua purezza.
Katie May, nata e cresciuta nel Somerset inglese, è fotografa. Da anni segue il lavoro di Monte, ne osserva e cattura il processo creativo e di trasformazione del legno. Il suo è un danzare tra luce naturale e ombre, un giocare con ritmi e movimenti davanti e dietro la macchina fotografica, tra contemplazione e riflessione.
A parlare di loro, tra i tanti, anche il volume di Karen Rosenkranz “City Quitters: Creative Pioneers Pursuing Post-Urban Life”, il magazine inglese Country Living - Modern Rustic, Io Donna del Corriere della Sera, il coreano The Neighbor e il tedesco Deco Home.
Il lavoro di Monte, che ben emerge nel percorso espositivo proposto da Sfumature, inizia da un’accurata ricerca del legno. Una volta trovato, la metamorfosi avviene studiando le proprietà di ogni singolo pezzo: il suo peso, la sua scala, le sue peculiarità diventano le fondamenta per l’esecuzione di ogni singola opera. Ecco allora che il metodo proposto da Monte è semplice e discreto, fortemente ispirato alla tradizione architettonica delle Alpi e a una genuina ammirazione per la cultura e le tradizioni Walser.
Così Monte: “Le opere esposte nascono da un processo che intende enfatizzare la bellezza del legno in tutti i suoi aspetti, la materia è lasciata intatta, l’intervento umano si minimizza, il legno rimane l’attore principale della scena. La finitura è ottenuta con il fuoco. Non ci sono prodotti chimici. Niente additivi. Nessuna vernice. In questa collezione di oggetti senza tempo, il fuoco è la finitura, il legno è la materia, la loro forma è dettata dalla natura, l’obiettivo rimane la ricerca dell’armonia e delle proporzioni: la bellezza”.
Un’intera parete è dedicata ai taglieri, di dimensioni e fattura sempre diversi. Noce, rovere, castagno, acacia, larice, acero, faggio, un racconto della nostra storia, quella delle Alpi, e di una preziosa risorsa: il legno. Ogni tagliere esposto sarà acquistabile e parte del ricavato andrà all’ODV Centro Aiuti per l’Etiopia di Verbania.
Un legame importante, questo con l’Etiopia, che lega Sfumature a un’altra mostra aperta in contemporanea e visitabile presso Casa De Rodis, sempre a Domodossola. Ethiopia. Viaggio per immagini e forme alla scoperta del paese, un itinerario ideale attraverso le immagini realizzate dal fotografo Marco Albizzati, in collaborazione con Centro Aiuti per l’Etiopia e Collezione Poscio. Un’occasione importante per fare luce sulla gravissima emergenza umanitaria e la guerra civile che stanno colpendo il Paese africano (abitato da più di 100 milioni di persone) e di cui ci si sta parlando pochissimo.
Sfumature nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco. Si ringrazia per il sostegno la ditta Fratelli Scalabrini.
Sabato 18 e mercoledì 29 dicembre, alle ore 16, dimostrazione dal vivo del processo di carbonizzazione del legno con l’artista.
Domenica 9 gennaio 2022 finissage con l’artista.
Un’esposizione ibrida, un viaggio poetico tra la solidità della materia, il legno, e la leggerezza della sua rappresentazione, la fotografia. Tronchi d’albero cresciuti nelle valli alpine sono forgiati dalle sapienti mani di Monte che dà loro forma senza però mai trasfigurarli e farci dimenticare da dove è partito. Le stesse opere sono catturate nelle fotografie della May, riproduzioni artistiche che raccontano la storia di quegli stessi ciocchi di legno, semplici e autentici, ora oggetti d’arte e di design.
Riccardo Monte è un architetto che ama il suo mestiere. Dopo anni di lavoro e studio all’estero, decide di tornare in Italia, a Ornavasso (VB), dove apre il suo studio. La sua idea di design lo porta a creare oggetti elementari ricavati direttamente dall’uso della materia nella sua purezza.
Katie May, nata e cresciuta nel Somerset inglese, è fotografa. Da anni segue il lavoro di Monte, ne osserva e cattura il processo creativo e di trasformazione del legno. Il suo è un danzare tra luce naturale e ombre, un giocare con ritmi e movimenti davanti e dietro la macchina fotografica, tra contemplazione e riflessione.
A parlare di loro, tra i tanti, anche il volume di Karen Rosenkranz “City Quitters: Creative Pioneers Pursuing Post-Urban Life”, il magazine inglese Country Living - Modern Rustic, Io Donna del Corriere della Sera, il coreano The Neighbor e il tedesco Deco Home.
Il lavoro di Monte, che ben emerge nel percorso espositivo proposto da Sfumature, inizia da un’accurata ricerca del legno. Una volta trovato, la metamorfosi avviene studiando le proprietà di ogni singolo pezzo: il suo peso, la sua scala, le sue peculiarità diventano le fondamenta per l’esecuzione di ogni singola opera. Ecco allora che il metodo proposto da Monte è semplice e discreto, fortemente ispirato alla tradizione architettonica delle Alpi e a una genuina ammirazione per la cultura e le tradizioni Walser.
Così Monte: “Le opere esposte nascono da un processo che intende enfatizzare la bellezza del legno in tutti i suoi aspetti, la materia è lasciata intatta, l’intervento umano si minimizza, il legno rimane l’attore principale della scena. La finitura è ottenuta con il fuoco. Non ci sono prodotti chimici. Niente additivi. Nessuna vernice. In questa collezione di oggetti senza tempo, il fuoco è la finitura, il legno è la materia, la loro forma è dettata dalla natura, l’obiettivo rimane la ricerca dell’armonia e delle proporzioni: la bellezza”.
Un’intera parete è dedicata ai taglieri, di dimensioni e fattura sempre diversi. Noce, rovere, castagno, acacia, larice, acero, faggio, un racconto della nostra storia, quella delle Alpi, e di una preziosa risorsa: il legno. Ogni tagliere esposto sarà acquistabile e parte del ricavato andrà all’ODV Centro Aiuti per l’Etiopia di Verbania.
Un legame importante, questo con l’Etiopia, che lega Sfumature a un’altra mostra aperta in contemporanea e visitabile presso Casa De Rodis, sempre a Domodossola. Ethiopia. Viaggio per immagini e forme alla scoperta del paese, un itinerario ideale attraverso le immagini realizzate dal fotografo Marco Albizzati, in collaborazione con Centro Aiuti per l’Etiopia e Collezione Poscio. Un’occasione importante per fare luce sulla gravissima emergenza umanitaria e la guerra civile che stanno colpendo il Paese africano (abitato da più di 100 milioni di persone) e di cui ci si sta parlando pochissimo.
Sfumature nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco. Si ringrazia per il sostegno la ditta Fratelli Scalabrini.
Sabato 18 e mercoledì 29 dicembre, alle ore 16, dimostrazione dal vivo del processo di carbonizzazione del legno con l’artista.
Domenica 9 gennaio 2022 finissage con l’artista.
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