Robert Capa. Retrospective
Dal 16 Settembre 2017 al 22 Gennaio 2018
Bassano del Grappa | Vicenza
Luogo: Museo Civico
Indirizzo: Piazza Garibaldi 34
Orari: Tutti i giorni (anche i festivi) 10 - 19 | Chiuso: Mar, 25 Dic, 1° Gen | Aperture straordinarie: 26 Dic 2017
Curatori: Chiara Casarin, Denis Curti
Enti promotori:
- Città di Bassano del Grappa
- Magnum Photos
- Casa dei Tre Oci
- Manfrotto
Costo del biglietto: Intero 12 € | Ridotto 10 €
Telefono per informazioni: +39 0424 519 901 / 904
E-Mail info: info@museibassano.it
Sito ufficiale: http://www.treoci.org/
«Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino»
Robert Capa
Dal 16 settembre 2017 al 22 gennaio 2018 il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita, in collaborazione con Magnum Photos, la Casa dei Tre Oci e Manfrotto, la mostra “Robert Capa Retrospective”, dedicata, in occasione delle celebrazioni dei 70 anni dalla fondazione di Magnum Photos, alla figura di spicco del fotogiornalismo del XX secolo. 97 immagini in bianco e nero ripercorrono i maggiori conflitti del XX secolo, dalla guerra civile spagnola (1936-1939) alla resistenza della Cina all’invasione giapponese (1938), dalla Seconda guerra mondiale (1941-1945) al primo conflitto arabo-israeliano (1948), fino alla guerra francese in Indocina (1954). A queste fotografie si aggiunge una serie di ritratti di amici e artisti tra cui Picasso, Bergman, Hemingway, Faulkner, Matisse.
Il Museo Civico di Bassano ospita la grande mostra “Robert Capa Retrospective”, dedicata al lavoro straordinario di Robert Capa (Budapest, 22 ottobre 1913-Thai Binh, Indocina, 25 maggio 1954), pseudonimo di Endre Friedmann, inventato nel 1936 insieme alla compagna Gerda Taro. La rassegna, curata da Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici bassanesi, e Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia, presenta 97 fotografie in bianco e nero, che il fotografo, fondatore di Magnum Photos nel 1947 insieme a Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David “Chim” Seymour e William Vandivert, ha scattato dal 1936 al 1954, anno della sua morte in Indocina, per una mina anti-uomo. Eliminando le barriere tra fotografo e soggetto, le sue opere raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra. Gli scatti, divenuti iconici – basti pensare alle uniche fotografie (professionali) dello sbarco in Normandia delle truppe americane, il 6 giugno 1944 – ritraggono cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo, di cui Capa è stato testimone oculare. «Se la tendenza della guerra – osserva Richard Whelan, biografo e studioso di Capa – è quella di disumanizzare, la strategia di Capa fu quella di ri-personalizzare la guerra registrando singoli gesti ed espressioni del viso. Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa “sapeva di non poter fotografare la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino, mostrando l’orrore di un intero popolo attraverso un bambino».
L’esposizione si articola in 11 sezioni: Copenhagen 1932, Francia 1936-1939, Spagna 1936-1939, Cina 1938, Seconda guerra mondiale 1939-1945, Francia 1944, Germania 1945, Europa orientale 1947, Israele 1948-1950, Indocina 1954, Ritratti, fotografie di amici e artisti (Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, Truman Capote, John Huston, William Faulkner, Capa stesso insieme a John Steinbeck, e infine un ritratto del fotografo scattato da Ruth Orkin nel 1951).
All’interno del percorso il visitatore potrà ripercorrere la vicenda umana ed artistica di Capa, sin dal suo primo incarico internazionale per l’agenzia berlinese Dephot, a Copenhagen nel 1932, per la conferenza di Trotskij. In mostra anche le fotografie delle tumultuose parate di Parigi e della guerra civile in Spagna del 1936, cui la celebre rivista inglese Picture Post dedica un inserto di undici pagine con l’indimenticabile didascalia: “Il più grande fotografo di guerra al mondo: Robert Capa”. A queste si aggiungono i reportages della resistenza della Cina all’invasione giapponese del 1938, della Seconda guerra mondiale, che Capa seguì sui diversi fronti di battaglia con le dense immagini della conquista della Sicilia e di Napoli del 1943, per arrivare al D-Day e alla liberazione di Parigi del 1944, l’invasione in Germania con i parà americani del 1945, il viaggio in Russia del 1947, fino alla fondazione ufficiale dello stato di Israele del 1948 e il suo ultimo incarico di guerra in Indocina del 1954. Ad introdurre la rassegna il prezioso documentario Robert Capa in Love and War (2003), diretto da Anne Makepeace, con straordinari materiali d’archivio e interviste a familiari, amici e colleghi: il fratello Cornell Capa, Isabella Rossellini, Henri Cartier-Bresson, Marc Riboud, Elliott Erwin, Richard Whelan, John Morris.
Il progetto espositivo presentato a Bassano è frutto della collaborazione tra i Musei Civici, Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa, e la Casa dei Tre Oci di Venezia, specializzata sulla fotografia dei grandi maestri: da Elliott Erwitt a Sebastião Salgado, da Gianni Berengo Gardin a Helmut Newton e DavidLaChapelle, e produzioni proprie, dalla collettiva Sguardo di donna al lavoro di Ferdinando Scianna sul ghetto ebraico di Venezia.
Una mostra di rilevanza internazionale, al contempo ancorata ad una manifestazione oramai tradizionale come “Bassano Fotografia 2017. Oltre l’immagine” (16 settembre-5 novembre 2017) – festival biennale organizzato da Pro Bassano in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, giunto alla quinta edizione – è l’occasione per consolidare una programmazione museale di forte interesse culturale in linea con gli obiettivi del Museo Civico, favorendo un dialogo, sempre più attuale e necessario, tra l’arte antica e il linguaggio contemporaneo. Il respiro di questa proposta si lega inoltre alle delicate tematiche dei conflitti, che oggi trovano senza dubbio un osservatore attento e coinvolto, il cui sguardo restituisce una prospettiva universale, che sembra superare la specificità della storia. “La partnership con il Comune e il Museo Civico di Bassano del Grappa per il progetto Robert Capa Retrospective – afferma Marco Pezzana, AD Manfrotto – si inserisce nelle attività di corporate social responsibility di Manfrotto, mirate a valorizzare il rapporto dell’azienda con il territorio e al tempo stesso offrire un contributo sociale e culturale alla collettività.
La fotografia è un potente strumento di comunicazione, sia per raccontare importanti vicende storiche, come nel caso della mostra di Robert Capa, sia per promuovere valori quali il merito e il cambiamento come possibilità di riscatto della persona, valori – conclude Marco Pezzana – ai quali si ispira Picture of Life, il progetto che rappresenta il cuore della nostra CSR. Inoltre, Bassano Fotografia costituisce un’opportunità unica per coniugare il mondo della fotografia professionale con quello dei giovani e in particolare dei millennials, che vivono oggi una nuova dimensione della fotografia, attraverso strumenti tecnologici sempre più evoluti”.
Sede
Museo Civico
Piazza Garibaldi 34
Bassano del Grappa (VI)
Date
16.9.2017 - 22.1.2018
Orari
Tutti i giorni, anche festivi 10 - 19 | Chiuso il martedì, 25 dicembre e 1° gennaio
Aperture straordinarie
martedì 26 dicembre 2017
Trasporto pubblico
In treno: Linee Venezia, Padova, Trento
In autobus: Linee Vicenza, Treviso, Padova
Info
T +39 0424 519 901 / 904
info@museibassano.it
Biglietti
Intero 12 €
Ridotto 10 € (studenti under 26 anni, over 65, ragazzi con età compresa tra 10 e 18 anni, gruppi di visitatori oltre le 15 unità, diversamente abili e invalidi, titolari tessere COOP, Arci, FAI, Touring Club Italiano. Gratuito bambini fino a 10 anni, soci ICOM, giornalisti con tessera, accompagnatori di gruppi di almeno 15 persone, accompagnatore di diversamente abili o invalidi)
Visite guidate
Adulti, scuole e gruppi da 15 a 30 persone solo su prenotazione
didattica@comune.bassano.vi.it
#museibassano
#robertcapabassano
Vedi anche:
• Werner Bischof. Fotografie 1934-1954
• Dall’Italia al mondo: in viaggio con Werner Bischof
Robert Capa
Dal 16 settembre 2017 al 22 gennaio 2018 il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita, in collaborazione con Magnum Photos, la Casa dei Tre Oci e Manfrotto, la mostra “Robert Capa Retrospective”, dedicata, in occasione delle celebrazioni dei 70 anni dalla fondazione di Magnum Photos, alla figura di spicco del fotogiornalismo del XX secolo. 97 immagini in bianco e nero ripercorrono i maggiori conflitti del XX secolo, dalla guerra civile spagnola (1936-1939) alla resistenza della Cina all’invasione giapponese (1938), dalla Seconda guerra mondiale (1941-1945) al primo conflitto arabo-israeliano (1948), fino alla guerra francese in Indocina (1954). A queste fotografie si aggiunge una serie di ritratti di amici e artisti tra cui Picasso, Bergman, Hemingway, Faulkner, Matisse.
Il Museo Civico di Bassano ospita la grande mostra “Robert Capa Retrospective”, dedicata al lavoro straordinario di Robert Capa (Budapest, 22 ottobre 1913-Thai Binh, Indocina, 25 maggio 1954), pseudonimo di Endre Friedmann, inventato nel 1936 insieme alla compagna Gerda Taro. La rassegna, curata da Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici bassanesi, e Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia, presenta 97 fotografie in bianco e nero, che il fotografo, fondatore di Magnum Photos nel 1947 insieme a Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David “Chim” Seymour e William Vandivert, ha scattato dal 1936 al 1954, anno della sua morte in Indocina, per una mina anti-uomo. Eliminando le barriere tra fotografo e soggetto, le sue opere raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra. Gli scatti, divenuti iconici – basti pensare alle uniche fotografie (professionali) dello sbarco in Normandia delle truppe americane, il 6 giugno 1944 – ritraggono cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo, di cui Capa è stato testimone oculare. «Se la tendenza della guerra – osserva Richard Whelan, biografo e studioso di Capa – è quella di disumanizzare, la strategia di Capa fu quella di ri-personalizzare la guerra registrando singoli gesti ed espressioni del viso. Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa “sapeva di non poter fotografare la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino, mostrando l’orrore di un intero popolo attraverso un bambino».
L’esposizione si articola in 11 sezioni: Copenhagen 1932, Francia 1936-1939, Spagna 1936-1939, Cina 1938, Seconda guerra mondiale 1939-1945, Francia 1944, Germania 1945, Europa orientale 1947, Israele 1948-1950, Indocina 1954, Ritratti, fotografie di amici e artisti (Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, Truman Capote, John Huston, William Faulkner, Capa stesso insieme a John Steinbeck, e infine un ritratto del fotografo scattato da Ruth Orkin nel 1951).
All’interno del percorso il visitatore potrà ripercorrere la vicenda umana ed artistica di Capa, sin dal suo primo incarico internazionale per l’agenzia berlinese Dephot, a Copenhagen nel 1932, per la conferenza di Trotskij. In mostra anche le fotografie delle tumultuose parate di Parigi e della guerra civile in Spagna del 1936, cui la celebre rivista inglese Picture Post dedica un inserto di undici pagine con l’indimenticabile didascalia: “Il più grande fotografo di guerra al mondo: Robert Capa”. A queste si aggiungono i reportages della resistenza della Cina all’invasione giapponese del 1938, della Seconda guerra mondiale, che Capa seguì sui diversi fronti di battaglia con le dense immagini della conquista della Sicilia e di Napoli del 1943, per arrivare al D-Day e alla liberazione di Parigi del 1944, l’invasione in Germania con i parà americani del 1945, il viaggio in Russia del 1947, fino alla fondazione ufficiale dello stato di Israele del 1948 e il suo ultimo incarico di guerra in Indocina del 1954. Ad introdurre la rassegna il prezioso documentario Robert Capa in Love and War (2003), diretto da Anne Makepeace, con straordinari materiali d’archivio e interviste a familiari, amici e colleghi: il fratello Cornell Capa, Isabella Rossellini, Henri Cartier-Bresson, Marc Riboud, Elliott Erwin, Richard Whelan, John Morris.
Il progetto espositivo presentato a Bassano è frutto della collaborazione tra i Musei Civici, Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa, e la Casa dei Tre Oci di Venezia, specializzata sulla fotografia dei grandi maestri: da Elliott Erwitt a Sebastião Salgado, da Gianni Berengo Gardin a Helmut Newton e DavidLaChapelle, e produzioni proprie, dalla collettiva Sguardo di donna al lavoro di Ferdinando Scianna sul ghetto ebraico di Venezia.
Una mostra di rilevanza internazionale, al contempo ancorata ad una manifestazione oramai tradizionale come “Bassano Fotografia 2017. Oltre l’immagine” (16 settembre-5 novembre 2017) – festival biennale organizzato da Pro Bassano in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, giunto alla quinta edizione – è l’occasione per consolidare una programmazione museale di forte interesse culturale in linea con gli obiettivi del Museo Civico, favorendo un dialogo, sempre più attuale e necessario, tra l’arte antica e il linguaggio contemporaneo. Il respiro di questa proposta si lega inoltre alle delicate tematiche dei conflitti, che oggi trovano senza dubbio un osservatore attento e coinvolto, il cui sguardo restituisce una prospettiva universale, che sembra superare la specificità della storia. “La partnership con il Comune e il Museo Civico di Bassano del Grappa per il progetto Robert Capa Retrospective – afferma Marco Pezzana, AD Manfrotto – si inserisce nelle attività di corporate social responsibility di Manfrotto, mirate a valorizzare il rapporto dell’azienda con il territorio e al tempo stesso offrire un contributo sociale e culturale alla collettività.
La fotografia è un potente strumento di comunicazione, sia per raccontare importanti vicende storiche, come nel caso della mostra di Robert Capa, sia per promuovere valori quali il merito e il cambiamento come possibilità di riscatto della persona, valori – conclude Marco Pezzana – ai quali si ispira Picture of Life, il progetto che rappresenta il cuore della nostra CSR. Inoltre, Bassano Fotografia costituisce un’opportunità unica per coniugare il mondo della fotografia professionale con quello dei giovani e in particolare dei millennials, che vivono oggi una nuova dimensione della fotografia, attraverso strumenti tecnologici sempre più evoluti”.
Sede
Museo Civico
Piazza Garibaldi 34
Bassano del Grappa (VI)
Date
16.9.2017 - 22.1.2018
Orari
Tutti i giorni, anche festivi 10 - 19 | Chiuso il martedì, 25 dicembre e 1° gennaio
Aperture straordinarie
martedì 26 dicembre 2017
Trasporto pubblico
In treno: Linee Venezia, Padova, Trento
In autobus: Linee Vicenza, Treviso, Padova
Info
T +39 0424 519 901 / 904
info@museibassano.it
Biglietti
Intero 12 €
Ridotto 10 € (studenti under 26 anni, over 65, ragazzi con età compresa tra 10 e 18 anni, gruppi di visitatori oltre le 15 unità, diversamente abili e invalidi, titolari tessere COOP, Arci, FAI, Touring Club Italiano. Gratuito bambini fino a 10 anni, soci ICOM, giornalisti con tessera, accompagnatori di gruppi di almeno 15 persone, accompagnatore di diversamente abili o invalidi)
Visite guidate
Adulti, scuole e gruppi da 15 a 30 persone solo su prenotazione
didattica@comune.bassano.vi.it
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