L’opera del maestro da indagare online
Nello specchio di Narciso: i 450 anni di Caravaggio in gigapixel
Michelangelo Merisi da Caravaggio, Narciso, 1594-1596, Olio su tela, 110 x 92 cm, Roma, Palazzo Barberini | Foto: Gallerie Nazionali d'Arte Antica - Biblioteca Hertziana
Francesca Grego
22/01/2021
Che cosa vede Narciso quando si specchia nel ruscello? Di chi è il volto del frate che dialoga con un teschio? Che cosa si nasconde dietro il mantello rosso del giovane Battista? Difficile dirlo senza aver indagato in profondità tre capolavori della Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, San Giovanni Battista, Gallerie Nazionali di Arte Artica Barberini Corsini I Courtesy Haltadefinizione
Il 29 settembre del 1571 nasceva a Milano Michelangelo Merisi, universalmente noto come Caravaggio. Presto avrebbe fatto parlare di sé per la radicale novità della sua arte e una condotta non proprio irreprensibile, cambiando per sempre il corso della pittura europea. Scandali, eccessi e una fortuna altalenante hanno accompagnato l’opera e l’esistenza del maestro, riconosciuto in tutta la sua statura solo in tempi recenti grazie agli studi dello storico e critico d’arte Roberto Longhi. Complice l’impetuosa umanità che lo rende un personaggio da romanzo, la cultura contemporanea ha trasformato Caravaggio in un’icona. A chi ha voglia di tornare ad amarlo nell’essenza della sua arte, a chi è incuriosito dalle sue scene a tinte forti, a chi sogna penetrare i segreti di un animo attraverso la tela, oggi la tecnologia dedica un nuovo strumento.
In occasione dei 450 anni dalla nascita di Caravaggio, tre dei suoi capolavori sono stati digitalizzati in altissima risoluzione e inseriti in una interessante collezione virtuale. Mentre le Gallerie Nazionali Barberini e Corsini di Roma - che conservano i dipinti - sono chiuse a causa delle restrizioni anti-Covid, l’azienda Haltadefinizione, impegnata in servizi per i musei e l’editoria, offre a chiunque disponga di una connessione web la possibilità di ammirare le opere del Merisi in un incontro ravvicinato e gratuito, come e meglio che al museo. Il controverso Narciso, San Giovanni nel deserto e San Francesco in meditazione sono online in una nuova, fedelissima versione che può essere percorsa e ingrandita in ogni parte, per scoprire dettagli invisibili a occhio nudo e apprezzare al meglio le dense pennellate di Caravaggio.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, San Francesco in meditazione (dettaglio) I Gallerie Nazionali di Arte Antica Barberini Corsini I Courtesy Haltadefinizione
“La digitalizzazione con tecnologia gigapixel o gigapixel+3D permette ai musei di raggiungere diversi obiettivi: da un lato è funzionale al monitoraggio dello stato di conservazione dei dipinti e alle finalità di studio e ricerca, dall’altro aumenta gli scenari di valorizzazione, permettendo, ad esempio, alla collettività di accedere alla visione dei capolavori anche a distanza in forma digitale” spiega Luca Ponzio, fondatore di Haltadefinizione.
Nella galleria virtuale di Haltadefinizione (www.haltadefinizione.com/imagebank) i tre dipinti di Palazzo Barberini sono in buona compagnia con altri 12 noti dipinti dello stesso autore, tra i quali Giuditta e Oloferne, il Bacco delle Gallerie degli Uffizi, la Vocazione di San Matteo di San Luigi dei Francesi, la Canestra di frutta della Galleria Borghese, la Cena in Emmaus della Pinacoteca di Brera. E per chi ama i confronti tra giganti, la image bank di Haltadefinizione ha in serbo un vero tesoro: 200 grandi opere digitalizzate in gigapixel provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche italiane, spaziando dalla Primavera di Botticelli alla Città che sale di Boccioni, dall’Adorazione dei Magi di Leonardo in versione restaurata all’Enfant Gras di Modigliani, tra capolavori di Raffaello, Mantegna, Canaletto, Pellizza da Volpedo, Tiziano, Hayez, Michelangelo, chicche miniate come il Cassone Adimari e meraviglie che difficilmente potremo mai osservare da vicino come la spettacolare volta della chiesa romana di Sant’Ignazio di Andrea Pozzo.
Caravaggio, Vocazione di San Matteo (dettaglio), 1599-1600. Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli I Caravaggio, Public domain, attraverso Wikimedia Commons
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, San Giovanni Battista, Gallerie Nazionali di Arte Artica Barberini Corsini I Courtesy Haltadefinizione
Il 29 settembre del 1571 nasceva a Milano Michelangelo Merisi, universalmente noto come Caravaggio. Presto avrebbe fatto parlare di sé per la radicale novità della sua arte e una condotta non proprio irreprensibile, cambiando per sempre il corso della pittura europea. Scandali, eccessi e una fortuna altalenante hanno accompagnato l’opera e l’esistenza del maestro, riconosciuto in tutta la sua statura solo in tempi recenti grazie agli studi dello storico e critico d’arte Roberto Longhi. Complice l’impetuosa umanità che lo rende un personaggio da romanzo, la cultura contemporanea ha trasformato Caravaggio in un’icona. A chi ha voglia di tornare ad amarlo nell’essenza della sua arte, a chi è incuriosito dalle sue scene a tinte forti, a chi sogna penetrare i segreti di un animo attraverso la tela, oggi la tecnologia dedica un nuovo strumento.
In occasione dei 450 anni dalla nascita di Caravaggio, tre dei suoi capolavori sono stati digitalizzati in altissima risoluzione e inseriti in una interessante collezione virtuale. Mentre le Gallerie Nazionali Barberini e Corsini di Roma - che conservano i dipinti - sono chiuse a causa delle restrizioni anti-Covid, l’azienda Haltadefinizione, impegnata in servizi per i musei e l’editoria, offre a chiunque disponga di una connessione web la possibilità di ammirare le opere del Merisi in un incontro ravvicinato e gratuito, come e meglio che al museo. Il controverso Narciso, San Giovanni nel deserto e San Francesco in meditazione sono online in una nuova, fedelissima versione che può essere percorsa e ingrandita in ogni parte, per scoprire dettagli invisibili a occhio nudo e apprezzare al meglio le dense pennellate di Caravaggio.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, San Francesco in meditazione (dettaglio) I Gallerie Nazionali di Arte Antica Barberini Corsini I Courtesy Haltadefinizione
“La digitalizzazione con tecnologia gigapixel o gigapixel+3D permette ai musei di raggiungere diversi obiettivi: da un lato è funzionale al monitoraggio dello stato di conservazione dei dipinti e alle finalità di studio e ricerca, dall’altro aumenta gli scenari di valorizzazione, permettendo, ad esempio, alla collettività di accedere alla visione dei capolavori anche a distanza in forma digitale” spiega Luca Ponzio, fondatore di Haltadefinizione.
Nella galleria virtuale di Haltadefinizione (www.haltadefinizione.com/imagebank) i tre dipinti di Palazzo Barberini sono in buona compagnia con altri 12 noti dipinti dello stesso autore, tra i quali Giuditta e Oloferne, il Bacco delle Gallerie degli Uffizi, la Vocazione di San Matteo di San Luigi dei Francesi, la Canestra di frutta della Galleria Borghese, la Cena in Emmaus della Pinacoteca di Brera. E per chi ama i confronti tra giganti, la image bank di Haltadefinizione ha in serbo un vero tesoro: 200 grandi opere digitalizzate in gigapixel provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche italiane, spaziando dalla Primavera di Botticelli alla Città che sale di Boccioni, dall’Adorazione dei Magi di Leonardo in versione restaurata all’Enfant Gras di Modigliani, tra capolavori di Raffaello, Mantegna, Canaletto, Pellizza da Volpedo, Tiziano, Hayez, Michelangelo, chicche miniate come il Cassone Adimari e meraviglie che difficilmente potremo mai osservare da vicino come la spettacolare volta della chiesa romana di Sant’Ignazio di Andrea Pozzo.
Caravaggio, Vocazione di San Matteo (dettaglio), 1599-1600. Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli I Caravaggio, Public domain, attraverso Wikimedia Commons
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