Fotografia Europea 2013
Dal 03 Maggio 2013 al 16 Giugno 2013
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Chiostri di San Pietro e altre sedi
Indirizzo: via Emilia San Pietro 44/C
Enti promotori:
- Comune di Reggio Emilia
Telefono per informazioni: + 39 0522 456249/ 348 8080539
E-Mail info: info@fotografiaeuropea.it
Sito ufficiale: http://www.fotografiaeuropea.it/
Il cambiamento è ovunque. Lo vediamo nella società, nella tecnologia, nella politica, nella natura e nella fotografia, che non solo osserva le mutazioni della realtà ma cambia con essa. A questo tema è dedicata l'ottava edizione di Fotografia Europea. Un festival che è ormai punto di riferimento nazionale e internazionale nel panorama degli appuntamenti dedicati alla fotografia e che quest'anno - ancor più che nelle stagioni passate - spinge il suo sguardo oltre i confini dell'Europa, con un approccio sempre più globale e contemporaneo.
Promosso dal Comune di Reggio Emilia, il festival sarà aperto dal ricco weekend di conferenze, performance e workshop delle giornate inaugurali (dal 3 al 5 maggio) che avranno come ospiti scrittori, filosofi, musicisti, giornalisti, critici d'arte e accompagneranno il vernissage delle mostre. Queste rimarranno aperte fino a domenica 16 giugno e sono suddivise in quattro percorsi legati al cambiamento e abbinati ad altrettante parole-chiave: straniamento, fiducia, sorpresa e visione.
Lo straniamento di una fotografia che non è solo testimone ma anche protagonista della mutazione, attraverso gli scatti “illuminanti” della giapponese Rinko Kawauchi, la sfida al tempo del francese Philippe Chancel (tornato in luoghi come Fukushima o Kabul, dopo che si sono spenti i riflettori dei media) e il lato eccentrico delle persone svelato dal britannico David Stewart.
La fiducia nel cambiamento del sé, filo conduttore delle mostre Vita Nova (scatti di Evan Baden, Julia Fullerton-Batten, Luigi Gariglio, Paul Graham, Lise Sarfati, Hannah Starkey, Hellen van Meene, Raimond Wouda, Tobias Zielony), Rock' Starscon le celebrità immortalate da Mick Rock, To Belong di Anders Petersen sui luoghi emiliani colpiti dal terremoto e dei progetti Reggio Children e Speciale diciottoventicinque.
La sorpresa nel riconoscere il cambiamento in progetti surreali come The Afronauts di Cristina De Middel, in spettri del passato da non ripetere in futuro (la Chernobyl di Sergey Shestakov), nella relazione tra madre e figlia (Viktoria Sorochinski), nella voglia di evasione (Lucia Ganieva), nel kitsch dei nuovi ricchi (Tim Parchikov). O anche nelle trasformazioni dell'industria (GD4 PhotoArt) e nel coraggio di riportare in vita, attraverso il moderno, una struttura secolare (Alessandro Rizzi sul Teatro Sociale di Gualtieri).
La visione, infine, come strada per iniziare il cambiamento. Passando da un artista finlandese che – su committenza del Comune di Reggio Emilia – indaga diverse realtà del contesto emiliano (Esko Männikkö) a un fotografo italiano che conduce esperimenti nei mari del Nord (Andrea Galvani), da una serie di scatti che spengono la luce sulle metropoli (Thierry Cohen) a un'altra che documenta il lavoro di scienziati “spaziali” (Stefano D'Amadio). Per tornare sulla Terra e recuperare il fascino dell'esotismo orientale della Collezione Pansa o rileggere, attraverso il cambiamento dello sguardo fotografico, i cambiamenti della società italiana nel grande omaggio a Carla Cerati.
Come sempre, numerose sono le location di Reggio Emilia che ospitano le esposizioni di Fotografia Europea: tra le altre, la Biblioteca Panizzi, i Chiostri di San Domenico, i Chiostri di San Pietro, la Galleria Parmeggiani, Palazzo Casotti, la Sinagoga e lo Spazio Gerra. Inoltre, decine di luoghi cittadini saranno “occupati” dal circuito Off, programma alternativo di oltre 300 eventi, mostre, progetti e installazioni che domenica 5 maggio, al termine delle giornate inaugurali, culminerà nell’ X-Off, contest fotografico per premiare i migliori progetti del circuito cittadino (ore 21.30 Chiostri di San Pietro).
Fotografia Europea è organizzata dal Comune di Reggio Emilia con l’apporto di numerosi curatori. Oltre alle partecipazioni di Elio Grazioli, Walter Guadagnini, Laura Serani, Sandro Parmiggiani e Studio Blanco, quest’anno si aggiungono Ilaria Campioli, Marinella Paderni, Rossella Menegazzo, Laura Gasparini e Hiroshi Yano.
Promosso dal Comune di Reggio Emilia, il festival sarà aperto dal ricco weekend di conferenze, performance e workshop delle giornate inaugurali (dal 3 al 5 maggio) che avranno come ospiti scrittori, filosofi, musicisti, giornalisti, critici d'arte e accompagneranno il vernissage delle mostre. Queste rimarranno aperte fino a domenica 16 giugno e sono suddivise in quattro percorsi legati al cambiamento e abbinati ad altrettante parole-chiave: straniamento, fiducia, sorpresa e visione.
Lo straniamento di una fotografia che non è solo testimone ma anche protagonista della mutazione, attraverso gli scatti “illuminanti” della giapponese Rinko Kawauchi, la sfida al tempo del francese Philippe Chancel (tornato in luoghi come Fukushima o Kabul, dopo che si sono spenti i riflettori dei media) e il lato eccentrico delle persone svelato dal britannico David Stewart.
La fiducia nel cambiamento del sé, filo conduttore delle mostre Vita Nova (scatti di Evan Baden, Julia Fullerton-Batten, Luigi Gariglio, Paul Graham, Lise Sarfati, Hannah Starkey, Hellen van Meene, Raimond Wouda, Tobias Zielony), Rock' Starscon le celebrità immortalate da Mick Rock, To Belong di Anders Petersen sui luoghi emiliani colpiti dal terremoto e dei progetti Reggio Children e Speciale diciottoventicinque.
La sorpresa nel riconoscere il cambiamento in progetti surreali come The Afronauts di Cristina De Middel, in spettri del passato da non ripetere in futuro (la Chernobyl di Sergey Shestakov), nella relazione tra madre e figlia (Viktoria Sorochinski), nella voglia di evasione (Lucia Ganieva), nel kitsch dei nuovi ricchi (Tim Parchikov). O anche nelle trasformazioni dell'industria (GD4 PhotoArt) e nel coraggio di riportare in vita, attraverso il moderno, una struttura secolare (Alessandro Rizzi sul Teatro Sociale di Gualtieri).
La visione, infine, come strada per iniziare il cambiamento. Passando da un artista finlandese che – su committenza del Comune di Reggio Emilia – indaga diverse realtà del contesto emiliano (Esko Männikkö) a un fotografo italiano che conduce esperimenti nei mari del Nord (Andrea Galvani), da una serie di scatti che spengono la luce sulle metropoli (Thierry Cohen) a un'altra che documenta il lavoro di scienziati “spaziali” (Stefano D'Amadio). Per tornare sulla Terra e recuperare il fascino dell'esotismo orientale della Collezione Pansa o rileggere, attraverso il cambiamento dello sguardo fotografico, i cambiamenti della società italiana nel grande omaggio a Carla Cerati.
Come sempre, numerose sono le location di Reggio Emilia che ospitano le esposizioni di Fotografia Europea: tra le altre, la Biblioteca Panizzi, i Chiostri di San Domenico, i Chiostri di San Pietro, la Galleria Parmeggiani, Palazzo Casotti, la Sinagoga e lo Spazio Gerra. Inoltre, decine di luoghi cittadini saranno “occupati” dal circuito Off, programma alternativo di oltre 300 eventi, mostre, progetti e installazioni che domenica 5 maggio, al termine delle giornate inaugurali, culminerà nell’ X-Off, contest fotografico per premiare i migliori progetti del circuito cittadino (ore 21.30 Chiostri di San Pietro).
Fotografia Europea è organizzata dal Comune di Reggio Emilia con l’apporto di numerosi curatori. Oltre alle partecipazioni di Elio Grazioli, Walter Guadagnini, Laura Serani, Sandro Parmiggiani e Studio Blanco, quest’anno si aggiungono Ilaria Campioli, Marinella Paderni, Rossella Menegazzo, Laura Gasparini e Hiroshi Yano.
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