Guido Maggi. Opere degli anni 1974 e 1975
Dal 10 Gennaio 2015 al 31 Gennaio 2015
Gallarate | Varese
Luogo: Teatro del Popolo
Indirizzo: via Palestro 5
Orari: da martedì a sabato 16-19
Curatori: Associazione Culturale On the Road Art Gallery
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0331 784140 / 0331 774216
Sito ufficiale: http://www.teatrodelpopologallarate.it
L’Associazione Culturale On the Road Art Gallery, riapre con l’anno nuovo il percorso artistico al TEATRO DEL POPOLO di Gallarate, inaugurando sabato 10 gennaio p.v. alle ore 16,30 la mostra “Guido Maggi. Opere degli anni 1974 e 1975”.
La mostra, curata dall’Associazione Culturale On the Road Art Gallery, sarà presentata da Fabrizio Galli autore del commento critico qui di seguito riportato. "Guido Maggi, nato nel 1926 a Borgonovo V.T. (Piacenza) ha attraversato e assorbito la cultura europea vivendo alcuni anni a Parigi e poi a Vienna. Diplomato in regia cinematografica approda alla pittura dopo collaborazioni con diversi giornali.
Le opere esposte, tutte degli anni ‘74/’75, risentono fortemente dell’influenza del grande maestro Francis Bacon, ma evidenziano una forte personalità con i suoi forti colori di chiara lettura espressionistica.
“Mostra di aver assimilato la lezione di Tacito sul senso del limite, Infatti non invade, studia…possiede una visione ariosa, critica e dialettica della realtà” (Paolo Perrone)
“Con i suoi dipinti Maggi condanna la società che dopo aver dato vita a degli esseri umani li trasforma con le sue miserie e ipocrisie in pietosi pupazzi “ (Mario Albertazzi).
Il messaggio è estremamente attuale e colpisce ancora dopo quaranta anni con la sua forza espressiva e la sua coerenza ideologica". (di Fabrizio Galli)
La mostra, curata dall’Associazione Culturale On the Road Art Gallery, sarà presentata da Fabrizio Galli autore del commento critico qui di seguito riportato. "Guido Maggi, nato nel 1926 a Borgonovo V.T. (Piacenza) ha attraversato e assorbito la cultura europea vivendo alcuni anni a Parigi e poi a Vienna. Diplomato in regia cinematografica approda alla pittura dopo collaborazioni con diversi giornali.
Le opere esposte, tutte degli anni ‘74/’75, risentono fortemente dell’influenza del grande maestro Francis Bacon, ma evidenziano una forte personalità con i suoi forti colori di chiara lettura espressionistica.
“Mostra di aver assimilato la lezione di Tacito sul senso del limite, Infatti non invade, studia…possiede una visione ariosa, critica e dialettica della realtà” (Paolo Perrone)
“Con i suoi dipinti Maggi condanna la società che dopo aver dato vita a degli esseri umani li trasforma con le sue miserie e ipocrisie in pietosi pupazzi “ (Mario Albertazzi).
Il messaggio è estremamente attuale e colpisce ancora dopo quaranta anni con la sua forza espressiva e la sua coerenza ideologica". (di Fabrizio Galli)
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