Giannellato. Who is Who

Giannellato. Who is Who, Caos Art Gallery, Venezia
Dal 03 Novembre 2012 al 18 Novembre 2012
Venezia
Luogo: Caos Art Gallery
Indirizzo: Dorsoduro, Calle Lunga S. Barnaba, 2687
Orari: da lunedi a sabato 11.30-14/ 15.30-19; domenica 15.30-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 338 5094404
E-Mail info: caosartgallery@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.caosgall.com
Dopo uno sparo, quello che resta di un proiettile, è la palla deformata. Ciò che l'ha fatta deformare è un bossolo con l'innesto esploso.
Invertendo gli addendi il risultato non cambia. Ciò che resta non ha differenti letture.
Le tracce che restano però possono essere scomposte e riordinate. Un nuovo ordine per una nuova lettura. Creare delle icone anche banali che partano tutte dallo stesso gesto, un colpo esploso. Quanti colpi hanno portato a cosa? Non si hanno risposte ne indicazioni. Si hanno solo varie icone, fatte della stessa materia, che, in ordine diverso, danno messaggi diversi, di per se non sono nulla, sono semplici e banali. Bossoli che formano icone come lettere formano una parola. Più icone messe insieme e accostate in modo diverso creano idee e concetti diversi, come le stesse parole compongono discorsi diversi.
Una sorta di scrittura a geroglifici in cui ognuno ha un senso da solo e uno diverso nel contesto. Invertendo gli addendi il risultato cambia e anche ciò che sembra chiaro assume una definizione diversa se diversi sono i media percettivi. Un dialogo tra chi guarda e vuole essere guardato e capito. Un dialogo ambiguo, fatto di banale che non è tale, di certezze che ingannano.
Invertendo gli addendi il risultato non cambia. Ciò che resta non ha differenti letture.
Le tracce che restano però possono essere scomposte e riordinate. Un nuovo ordine per una nuova lettura. Creare delle icone anche banali che partano tutte dallo stesso gesto, un colpo esploso. Quanti colpi hanno portato a cosa? Non si hanno risposte ne indicazioni. Si hanno solo varie icone, fatte della stessa materia, che, in ordine diverso, danno messaggi diversi, di per se non sono nulla, sono semplici e banali. Bossoli che formano icone come lettere formano una parola. Più icone messe insieme e accostate in modo diverso creano idee e concetti diversi, come le stesse parole compongono discorsi diversi.
Una sorta di scrittura a geroglifici in cui ognuno ha un senso da solo e uno diverso nel contesto. Invertendo gli addendi il risultato cambia e anche ciò che sembra chiaro assume una definizione diversa se diversi sono i media percettivi. Un dialogo tra chi guarda e vuole essere guardato e capito. Un dialogo ambiguo, fatto di banale che non è tale, di certezze che ingannano.
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