I titoli del mese
L’Agenda dell’Arte – In libreria
Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
, Bibliothèque nationale de France in Paris
Francesca Grego
11/04/2019
• Gianni Maimeri, Il colore perfetto, Il Saggiatore
“Il colore era ovunque, tracimante: blu oltremare, giallo di cadmio, rosso magenta, terra di Siena bruciata, bianco di zinco. È un ricordo indelebile, la prima volta che visitai l’azienda di mio padre e di mio nonno in via Ettore Ponti, lungo la roggia Carlesca alla periferia di Milano”. A parlare è Gianni Maimeri che oggi, oltre a dirigere l’omonima Fondazione, è amministratore delegato dell’azienda di famiglia: Industria Maimeri, produttrice di colori per belle arti dal 1923.
Un’appassionata ossessione quella di Maimeri per il colore, che penetrando in ogni aspetto della sua vita l’ha portato a porsi domande come: che valore ha il colore per le persone? Le preferenze sono le stesse in tutto il mondo e a tutte le età? Davvero vediamo “nero” se siamo depressi? Che ruolo ha il colore nella società? Esiste davvero una cultura italiana del colore?
Per rispondere ha incontrato esperti tra cui Gillo Dorfles e Steve McCurry, Michael Nyman e Oliviero Toscani, ma anche chef, musicisti, medici e hairdresser.
Prima di tuffarsi in un racconto vivace e colloquiale, il libro regala una chicca: la singolare prefazione dell’artista Luigi Serafini, che affida il proprio messaggio ai segni grafici di una straniante lingua immaginaria.
• Delitti al museo, Mondadori
Dieci scrittori di noir e i loro detective ci danno il benvenuto tra delitti e misteri nelle sale del MANN. Nell’immenso palazzo del centro storico di Napoli, capolavori come la Venere Callipigia e i Tirannicidi sono al centro di storie di frati e illusionisti, eretici e serial killer. A guidare i nostri passi tra i corridoi silenziosi è l’animale più enigmatico di sempre, un gatto.
“Da Belfagor il fantasma del Louvre al recente ‘Napoli velata’ di Ferzan Ozpetek (girato proprio al MANN), i musei sono sempre stati un set perfetto per film e narrazioni noir”, spiega il direttore del MANN Paolo Giulierini: “Anche nel MANN si narra della presenza di un fantasma all’inizio del Novecento. Stupore e mistero rivivono dunque a ogni passo nell’Archeologico, dove tante opere ricordano personaggi che furono vittime di assassinii o ne commisero: Giulio Cesare, Medea, Alessandro Magno, Claudio avvelenato dai funghi. Potremmo continuare all’infinito”.
Curato da Franco Forte di Giallo Mondadori e da Diego Lama, che è anche autore di un racconto e promotore del progetto MANNoir con Ludovico Solima, il volume contiene storie di Diana Lama, Andrea Franco, Stefano Di Marino, Carlo Martigli, Giulio Leoni, Antonio Fusco, Romano De Marco, Luigi Guicciardi, Serena Venditto.
• Stefano Zuffi, Nel segno di Caravaggio, Skira
Non il classico racconto cronologico, ma una successione ritmata di close-up: così lo storico dell’arte, curatore e docente universitario Stefano Zuffi ci trasporta nella rivoluzione di Caravaggio.
Oltre i cliché di una biografia da romanzo, il volume ripercorre l’odissea mediterranea di Michelangelo Merisi e i suoi capolavori puntando l’occhio sul dettaglio. Scorrono così nove macro sequenze tematiche: nature morte, lame e acciaio, i sensi, teste mozzate, autoritratti nascosti, modelli in posa, gesti ed espressioni, il corpo, animali. Dall’allestimento del set dell’artista alla ricerca di una pittura multisensoriale, Zuffi offre nuove coordinate per leggerne l’opera.
Tra le luci e le ombre di una pittura appassionata, Caravaggio ci chiama sulla scena, coinvolgendoci su un fatto che si sta compiendo hic et nunc, qui e adesso, sotto i nostri occhi.
Leggi anche:
• Il colore perfetto. Viaggi, incontri e racconti dal nostro immaginario cromatico
• Da Canova agli Assiri, la primavera del MANN
• Canova protagonista assoluto della primavera al MANN
• Canova e l’Antico al MANN
“Il colore era ovunque, tracimante: blu oltremare, giallo di cadmio, rosso magenta, terra di Siena bruciata, bianco di zinco. È un ricordo indelebile, la prima volta che visitai l’azienda di mio padre e di mio nonno in via Ettore Ponti, lungo la roggia Carlesca alla periferia di Milano”. A parlare è Gianni Maimeri che oggi, oltre a dirigere l’omonima Fondazione, è amministratore delegato dell’azienda di famiglia: Industria Maimeri, produttrice di colori per belle arti dal 1923.
Un’appassionata ossessione quella di Maimeri per il colore, che penetrando in ogni aspetto della sua vita l’ha portato a porsi domande come: che valore ha il colore per le persone? Le preferenze sono le stesse in tutto il mondo e a tutte le età? Davvero vediamo “nero” se siamo depressi? Che ruolo ha il colore nella società? Esiste davvero una cultura italiana del colore?
Per rispondere ha incontrato esperti tra cui Gillo Dorfles e Steve McCurry, Michael Nyman e Oliviero Toscani, ma anche chef, musicisti, medici e hairdresser.
Prima di tuffarsi in un racconto vivace e colloquiale, il libro regala una chicca: la singolare prefazione dell’artista Luigi Serafini, che affida il proprio messaggio ai segni grafici di una straniante lingua immaginaria.
• Delitti al museo, Mondadori
Dieci scrittori di noir e i loro detective ci danno il benvenuto tra delitti e misteri nelle sale del MANN. Nell’immenso palazzo del centro storico di Napoli, capolavori come la Venere Callipigia e i Tirannicidi sono al centro di storie di frati e illusionisti, eretici e serial killer. A guidare i nostri passi tra i corridoi silenziosi è l’animale più enigmatico di sempre, un gatto.
“Da Belfagor il fantasma del Louvre al recente ‘Napoli velata’ di Ferzan Ozpetek (girato proprio al MANN), i musei sono sempre stati un set perfetto per film e narrazioni noir”, spiega il direttore del MANN Paolo Giulierini: “Anche nel MANN si narra della presenza di un fantasma all’inizio del Novecento. Stupore e mistero rivivono dunque a ogni passo nell’Archeologico, dove tante opere ricordano personaggi che furono vittime di assassinii o ne commisero: Giulio Cesare, Medea, Alessandro Magno, Claudio avvelenato dai funghi. Potremmo continuare all’infinito”.
Curato da Franco Forte di Giallo Mondadori e da Diego Lama, che è anche autore di un racconto e promotore del progetto MANNoir con Ludovico Solima, il volume contiene storie di Diana Lama, Andrea Franco, Stefano Di Marino, Carlo Martigli, Giulio Leoni, Antonio Fusco, Romano De Marco, Luigi Guicciardi, Serena Venditto.
• Stefano Zuffi, Nel segno di Caravaggio, Skira
Non il classico racconto cronologico, ma una successione ritmata di close-up: così lo storico dell’arte, curatore e docente universitario Stefano Zuffi ci trasporta nella rivoluzione di Caravaggio.
Oltre i cliché di una biografia da romanzo, il volume ripercorre l’odissea mediterranea di Michelangelo Merisi e i suoi capolavori puntando l’occhio sul dettaglio. Scorrono così nove macro sequenze tematiche: nature morte, lame e acciaio, i sensi, teste mozzate, autoritratti nascosti, modelli in posa, gesti ed espressioni, il corpo, animali. Dall’allestimento del set dell’artista alla ricerca di una pittura multisensoriale, Zuffi offre nuove coordinate per leggerne l’opera.
Tra le luci e le ombre di una pittura appassionata, Caravaggio ci chiama sulla scena, coinvolgendoci su un fatto che si sta compiendo hic et nunc, qui e adesso, sotto i nostri occhi.
Leggi anche:
• Il colore perfetto. Viaggi, incontri e racconti dal nostro immaginario cromatico
• Da Canova agli Assiri, la primavera del MANN
• Canova protagonista assoluto della primavera al MANN
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