Alla Certosa Cantù di Casteggio dal 30 giugno al 2 luglio
Guido Reni ai Raggi X: la scienza e i misteri dell'arte
Guido Reni, Giuseppe e la moglie di Putifarre. Public domain via Wikimedia Commons
Francesca Grego
27/06/2017
Pavia - Godere dei piaceri dell’occhio al cospetto di capolavori della pittura e scoprire i segreti del backstage di studiosi, critici e restauratori grazie alle sofisticate tecnologie usate dai professionisti dell’arte: è l’essenza di Arte ai Raggi X, anteprima di un progetto su Guido Reni e la sua bottega, in esclusiva alla Certosa Cantù di Casteggio dal 30 giugno al 2 luglio.
Il prestigioso palazzo settecentesco dell’Oltrepò Pavese farà da sfondo ai gioielli del grande maestro del Seicento e dei suoi allievi più illustri: capolavori noti al pubblico e opere provenienti da prestigiose collezioni private saranno accostati alle rispettive radiografie, fotografie al microscopio elettronico, riflettografie infrarosse o ultraviolette, per raccontare ai visitatori come funzionano e a cosa servono i moderni strumenti diagnostici applicati in campo artistico.
Scoprire un falso, conoscere i processi tecnici e creativi di un pittore e perfino le sue fonti iconografiche non sono più questioni di occhio e di intuito: la tecnologia consente oggi una profondità di indagine inusitata, come testimonia l’Adorazione dei Magi di Leonardo, in mostra a Firenze insieme ai documenti del complesso lavoro di studio che ha preceduto il restauro.
Sono 30 le tele che partecipano all’innovativo percorso di studio coordinato da Daniela Magnetti, direttrice del torinese Palazzo Bricherasio, che conta sulla collaborazione di un esperto di diagnostica come Thierry Radelet e di importanti centri di ricerca italiani e internazionali.
Dopo la mostra a Casteggio e il completamento delle indagini sui dipinti, il corpus delle opere al completo partirà per una mostra itinerante in Italia e in Europa nella prossima primavera.
Intanto è possibile ammirarne una selezione in anteprima nell’ambito di Oltrefestival, una tre giorni di arte, musica, cultura ed enologia nella cornice suggestiva del Parco della Certosa Cantù.
Leggi anche:
• Torna agli Uffizi l'Adorazione dei Magi di Leonardo
Il prestigioso palazzo settecentesco dell’Oltrepò Pavese farà da sfondo ai gioielli del grande maestro del Seicento e dei suoi allievi più illustri: capolavori noti al pubblico e opere provenienti da prestigiose collezioni private saranno accostati alle rispettive radiografie, fotografie al microscopio elettronico, riflettografie infrarosse o ultraviolette, per raccontare ai visitatori come funzionano e a cosa servono i moderni strumenti diagnostici applicati in campo artistico.
Scoprire un falso, conoscere i processi tecnici e creativi di un pittore e perfino le sue fonti iconografiche non sono più questioni di occhio e di intuito: la tecnologia consente oggi una profondità di indagine inusitata, come testimonia l’Adorazione dei Magi di Leonardo, in mostra a Firenze insieme ai documenti del complesso lavoro di studio che ha preceduto il restauro.
Sono 30 le tele che partecipano all’innovativo percorso di studio coordinato da Daniela Magnetti, direttrice del torinese Palazzo Bricherasio, che conta sulla collaborazione di un esperto di diagnostica come Thierry Radelet e di importanti centri di ricerca italiani e internazionali.
Dopo la mostra a Casteggio e il completamento delle indagini sui dipinti, il corpus delle opere al completo partirà per una mostra itinerante in Italia e in Europa nella prossima primavera.
Intanto è possibile ammirarne una selezione in anteprima nell’ambito di Oltrefestival, una tre giorni di arte, musica, cultura ed enologia nella cornice suggestiva del Parco della Certosa Cantù.
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