Fino al 31 gennaio alle Gallerie Nazionali di Arte Antica fino al 31 gennaio
Paesaggi e capricci. La primavera in anticipo di Palazzo Barberini arriva dai depositi
Di natura e d’invenzione. Paesaggi, Vedute e Capricci dai depositi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli | Courtesy Gallerie Nazionali di Arte Antica
Samantha De Martin
21/12/2023
Roma - Un regalo di Natale, una sorta di primavera in anticipo, per il pubblico di Palazzo Barberini. Così Luigi Gallo, dal 15 novembre direttore ad interim delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, ha definito il focus espositivo in corso a Roma fino al 31 gennaio.
“Si tratta di un’occasione per valorizzare e porre in relazione una sala non sempre accessibile e una selezione di opere che non appartengono attualmente all’allestimento permanente, preziosi capolavori che arricchiranno il percorso di visita per il pubblico delle Gallerie”.
Il tema scelto da Gallo - che sta per lasciare il posto al neo nominato Thomas Salomon, per tornare al suo incarico di direttore della Galleria nazionale delle Marche a Urbino e alla direzione regionale dei musei delle Marche - è legato al paesaggio. L’obiettivo di questa mostra, organizzata in tempi record, è quello di “offrire un’eterna primavera nei giorni d’inverno”.
Le opere, al centro del percorso intitolato Di natura e d’invenzione. Paesaggi, Vedute e Capricci provengono dai depositi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.
“La valorizzazione dei depositi, che considero il tesoro nascosto di ogni museo, è uno dei punti cardini del mio lavoro nelle Marche – fino al 5 maggio è possibile visitare una mostra L’altra collezione Galleria Nazionale delle Marche – e che ho voluto riproporre anche qui” spiega Gallo.
Al piano nobile di Palazzo Barberini, la Sala dei Paesaggi - in origine sala da pranzo privata con le pareti decorate nel 1859 in uno stile neo-barocco, scandite da grandi riquadri che rappresentano i feudi laziali della famiglia Barberini - ospiterà quattordici dipinti, provenienti in parte dai depositi, e in parte dal Museo Laboratorio delle Gallerie, raramente accessibili al pubblico.
I quattordici paesaggi raccontano il nuovo rapporto dell’uomo con la natura e il rinnovamento del genere fra XVII e XVIII secolo, che portò a una trasformazione profonda nel modo di osservare e raffigurare il paesaggio, che da semplice elemento di sfondo diventa protagonista.
Il pubblico potrà così spaziare tra diverse tipologie di paesaggio, dalle composizioni ideali alle vedute, dalle evocazioni campestri ai capricci con rovine antiche. I poetici dipinti di Nicolas Poussin, campione della pittura seicentesca francese, lasciano spazio al cosiddetto Maestro della betulla, identificato in Gaspard Dughet, e ancora al fiammingo Jan Frans van Bloemen, detto l’Orizzonte, nei cui lavori la natura ospita vicende mitologiche e sacre offrendo mirabili effetti luministici.
Di natura e d’invenzione. Paesaggi, Vedute e Capricci dai depositi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli | Courtesy Gallerie Nazionali di Arte Antica
Pietro da Cortona e il tedesco Jacob Philipp Hackert, il più alto rappresentante del paesaggismo analitico illuminista, a distanza di un secolo l’uno dall’altro raffigurano con maestria la luce inconfondibile del paesaggio romano. Ed ecco i capricci architettonici e le scene pastorali, generi che conobbero una grande fortuna in Italia e in Francia, nelle tele di Andrea Locatelli e di Giovanni Paolo Pannini o in quelle dei più celebri pittori della corte di Versailles nel Settecento, da François Boucher a Jean-Honoré Fragonard e Hubert Robert, che hanno soggiornato nella capitale pontificia come pensionnaires dell’Accademia di Francia.
Dai dipinti esposti si sprigiona una Roma che, con la sua campagna, diventa fonte d’ispirazione per rappresentare una natura visionaria, intrisa di sensibilità preromantica, dove i personaggi e le architetture fanno da contrappunto all’atemporalità del mondo classico.
Sono previste tre visite guidate (incluse nel prezzo del biglietto e consentite fino a esaurimento posti, con appuntamento in biglietteria): mercoledì 27 dicembre alle 16.30 con Luigi Gallo, curatore e direttore ad interim del museo; martedì 9 gennaio alle 16.30 con Yuri Primarosa e venerdì 12 gennaio alle 16.30 con Paola Nicita.
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• Di natura e d'invenzione. Paesaggi, vedute e capricci dai depositi delle Gallerie Nazionali d'Arte antica
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Il tema scelto da Gallo - che sta per lasciare il posto al neo nominato Thomas Salomon, per tornare al suo incarico di direttore della Galleria nazionale delle Marche a Urbino e alla direzione regionale dei musei delle Marche - è legato al paesaggio. L’obiettivo di questa mostra, organizzata in tempi record, è quello di “offrire un’eterna primavera nei giorni d’inverno”.
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Al piano nobile di Palazzo Barberini, la Sala dei Paesaggi - in origine sala da pranzo privata con le pareti decorate nel 1859 in uno stile neo-barocco, scandite da grandi riquadri che rappresentano i feudi laziali della famiglia Barberini - ospiterà quattordici dipinti, provenienti in parte dai depositi, e in parte dal Museo Laboratorio delle Gallerie, raramente accessibili al pubblico.
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Di natura e d’invenzione. Paesaggi, Vedute e Capricci dai depositi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli | Courtesy Gallerie Nazionali di Arte Antica
Pietro da Cortona e il tedesco Jacob Philipp Hackert, il più alto rappresentante del paesaggismo analitico illuminista, a distanza di un secolo l’uno dall’altro raffigurano con maestria la luce inconfondibile del paesaggio romano. Ed ecco i capricci architettonici e le scene pastorali, generi che conobbero una grande fortuna in Italia e in Francia, nelle tele di Andrea Locatelli e di Giovanni Paolo Pannini o in quelle dei più celebri pittori della corte di Versailles nel Settecento, da François Boucher a Jean-Honoré Fragonard e Hubert Robert, che hanno soggiornato nella capitale pontificia come pensionnaires dell’Accademia di Francia.
Dai dipinti esposti si sprigiona una Roma che, con la sua campagna, diventa fonte d’ispirazione per rappresentare una natura visionaria, intrisa di sensibilità preromantica, dove i personaggi e le architetture fanno da contrappunto all’atemporalità del mondo classico.
Sono previste tre visite guidate (incluse nel prezzo del biglietto e consentite fino a esaurimento posti, con appuntamento in biglietteria): mercoledì 27 dicembre alle 16.30 con Luigi Gallo, curatore e direttore ad interim del museo; martedì 9 gennaio alle 16.30 con Yuri Primarosa e venerdì 12 gennaio alle 16.30 con Paola Nicita.
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