Giampiero Malgioglio. Powerfull – L’estroflessione pop di un’idea dell’essere
Dal 16 Giugno 2021 al 25 Giugno 2021
Roma
Luogo: Galleria SpazioCima di Roma
Indirizzo: Via Ombrone 9
Orari: da lunedì a giovedì dalle 15:30 alle 19:30
Curatori: Arianna Forni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 85302973
E-Mail info: info@spaziocima.it
Sito ufficiale: http://www.spaziocima.it
Partirà mercoledì 16 giugno, fino a venerdì 25 giugno, presso Galleria SpazioCima di Roma, la mostra personale “Powerfull – L’estroflessione pop di un’idea dell’essere”, con le opere di Giampiero Malgioglio.
L’esposizione è a cura di Arianna Forni e organizzata da Roberta Cima.
LE OPERE IN MOSTRA – Giampiero Malgioglio attinge alle grandi icone della cultura pop, ai grandi loghi del nostro vivere quotidiano, ai frutti del marketing globale: dalla mela di Apple al pipistrello di Batman, dalle bottiglie di Coca Cola all’italianissima Vespa. Le grandi immagini, le più potenti, dell’immaginario collettivo riprendono vita attraverso un nuovo punto di vista, che si avvicina allo spettatore in maniera prepotente e straordinaria, proponendo nuove emozioni e nuovi spunti di riflessione. Tanti i riferimenti anche al mondo dell’arte e della cultura, dalla Bambina con il palloncino di Banksy allo scatto di Iain Macmillan che immortala i Beatles ad Abbey Road, Liverpool.
LE PAROLE DELLA CURATRICE - “Siamo vittime del masochismo pubblicitario, degli spot ripetuti, degli slogan, dei jingle indimenticabili – spiega Arianna Forni nel suo testo critico - Tutto risuona nella mente, tutto ci plagia rendendoci una massa unica di individui simili. Ecco. Fermiamoci. Facciamolo davanti a quella “Apple”, alla “Coca Cola” o al suo “Batman”, osserviamo da fuori quell’icona che ci ha resi schiavi, solo così saremo in grado di recuperare la nostra capacità, umana, di discernere. Nessuno di noi potrà mai essere un supereroe, nessuno di noi potrà mai essere un brand, tutti noi, però, siamo in grado di distinguerci grazie alle nostre peculiarità. Attraverso le sue opere non vedremo solo la genialità tecnica con cui sono realizzate, bensì, la genialità intellettuale attraverso la quale ha creato la sua icona estrapolandola da quel continuum ripetuto, ancora e ancora. Il nostro futuro siamo noi, è la nostra concentrazione sull’unicità di ciò che siamo e, senza alcun dubbio, saremo”.
Giampiero Malgioglio nasce a Roma nel ’67. Sin da giovanissimo si dedica al disegno e alla pittura frequentando gli studi di alcuni artisti romani tra cui i Maestri Francesco Corica, Titina Maselli, Franco Veronesi, Piero Dorazio, che lo spingono a partecipare alle prime mostre collettive. Dedica molto tempo alla lettura dei percorsi di artisti come Attardi, Dorazio, Afro, Pollock, Santomaso, Emilio Vedova. Quest’ultimo lo influenzerà particolarmente fino a fargli abbandonare il tratto figurativo alla fine degli anni ’90.
Da allora la sua ricerca si è incentrata sulle masse materiche e l’armonia del colore fino a scoprire e ad appassionarsi alla tecnica della combustione chimica da lui scoperta dopo lo studio delle opere di Burri. La prima mostra personale è promossa nella città di Catania e curata da Vittorio Pizzolato autore teatrale con la passione per l’arte il quale, attratto dalle composizioni di G. Malgioglio gli organizza una mostra al circolo della Stampa di Catania. Da allora si contano circa venti mostre, tra personali e collettive. Il netto passaggio al monocolore estroflesso lo ha fatto abbinare dalla critica e dai galleristi al grande Maestro Agostino Bonalumi con il quale è stato messo a confronto nella mostra tenutasi a Roma dal 31 Maggio al 31 Luglio 2017 presso la Ulisse Gallery Contemporary Art curata da Silvia Pegoraro e Carlo Ciccarelli. Da allora l’Artista non si è più fermato nella sperimentazione della tecnica tridimensionale e della pulizia del colore che contraddistinguono anche questa ultima monumentale produzione.
L’esposizione è a cura di Arianna Forni e organizzata da Roberta Cima.
LE OPERE IN MOSTRA – Giampiero Malgioglio attinge alle grandi icone della cultura pop, ai grandi loghi del nostro vivere quotidiano, ai frutti del marketing globale: dalla mela di Apple al pipistrello di Batman, dalle bottiglie di Coca Cola all’italianissima Vespa. Le grandi immagini, le più potenti, dell’immaginario collettivo riprendono vita attraverso un nuovo punto di vista, che si avvicina allo spettatore in maniera prepotente e straordinaria, proponendo nuove emozioni e nuovi spunti di riflessione. Tanti i riferimenti anche al mondo dell’arte e della cultura, dalla Bambina con il palloncino di Banksy allo scatto di Iain Macmillan che immortala i Beatles ad Abbey Road, Liverpool.
LE PAROLE DELLA CURATRICE - “Siamo vittime del masochismo pubblicitario, degli spot ripetuti, degli slogan, dei jingle indimenticabili – spiega Arianna Forni nel suo testo critico - Tutto risuona nella mente, tutto ci plagia rendendoci una massa unica di individui simili. Ecco. Fermiamoci. Facciamolo davanti a quella “Apple”, alla “Coca Cola” o al suo “Batman”, osserviamo da fuori quell’icona che ci ha resi schiavi, solo così saremo in grado di recuperare la nostra capacità, umana, di discernere. Nessuno di noi potrà mai essere un supereroe, nessuno di noi potrà mai essere un brand, tutti noi, però, siamo in grado di distinguerci grazie alle nostre peculiarità. Attraverso le sue opere non vedremo solo la genialità tecnica con cui sono realizzate, bensì, la genialità intellettuale attraverso la quale ha creato la sua icona estrapolandola da quel continuum ripetuto, ancora e ancora. Il nostro futuro siamo noi, è la nostra concentrazione sull’unicità di ciò che siamo e, senza alcun dubbio, saremo”.
Giampiero Malgioglio nasce a Roma nel ’67. Sin da giovanissimo si dedica al disegno e alla pittura frequentando gli studi di alcuni artisti romani tra cui i Maestri Francesco Corica, Titina Maselli, Franco Veronesi, Piero Dorazio, che lo spingono a partecipare alle prime mostre collettive. Dedica molto tempo alla lettura dei percorsi di artisti come Attardi, Dorazio, Afro, Pollock, Santomaso, Emilio Vedova. Quest’ultimo lo influenzerà particolarmente fino a fargli abbandonare il tratto figurativo alla fine degli anni ’90.
Da allora la sua ricerca si è incentrata sulle masse materiche e l’armonia del colore fino a scoprire e ad appassionarsi alla tecnica della combustione chimica da lui scoperta dopo lo studio delle opere di Burri. La prima mostra personale è promossa nella città di Catania e curata da Vittorio Pizzolato autore teatrale con la passione per l’arte il quale, attratto dalle composizioni di G. Malgioglio gli organizza una mostra al circolo della Stampa di Catania. Da allora si contano circa venti mostre, tra personali e collettive. Il netto passaggio al monocolore estroflesso lo ha fatto abbinare dalla critica e dai galleristi al grande Maestro Agostino Bonalumi con il quale è stato messo a confronto nella mostra tenutasi a Roma dal 31 Maggio al 31 Luglio 2017 presso la Ulisse Gallery Contemporary Art curata da Silvia Pegoraro e Carlo Ciccarelli. Da allora l’Artista non si è più fermato nella sperimentazione della tecnica tridimensionale e della pulizia del colore che contraddistinguono anche questa ultima monumentale produzione.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family
-
Dal 31 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Arezzo | Galleria d’Arte Contemporanea / Sala Sant’Ignazio
Vasari. Il Teatro delle Virtù
-
Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Roma | Scuderie del Quirinale
Guercino. L’era Ludovisi a Roma
-
Dal 01 novembre 2024 al 15 febbraio 2025
Torino | PAV - Parco Arte Vivente
Adrián Balseca. Cambio de fuerza
-
Dal 29 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi
-
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Roberto Matta 1911 - 2002