Elaine Byrne. La diritta via

Elaine Byrne, La Diritta Via, 2016, c-print, 51x76cm
Dal 31 Marzo 2016 al 07 Maggio 2016
Roma
Luogo: Montoro12 Contemporary Art
Indirizzo: via di Montoro 12
Telefono per informazioni: +39 06 68308500
E-Mail info: info@montoro12.it
Sito ufficiale: http://www.m12gallery.com
Montoro12 Contemporary Art è felice di presentare La Diritta Via, una personale dell’artista Ir- landese Elaine Byrne. In questo nuovo gruppo di lavori l’artista ha realizzato sculture, fotografie e video che funzionano come critica delle strutture di potere, ponendo specifiche domande sulla corruzione e sull’apatia delle vittime di essa.
La mostra prende il suo titolo dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, dove il suo viaggio ha inizio in una selva oscura. Incapace di trovare la diritta via per la salvezza, Dante prende co- scienza del fatto che sta rovinando se stesso. Passando per il Purgatorio egli arriva all’8° girone dell’inferno, dove incontra i politici corrotti che vengono puniti per i loro crimini, per i quali lo stesso Dante era stato falsamente accusato e costretto all’esilio.
Si ritiene che Dante abbia utilizzato i racconti medioevali dei pellegrinaggi verso Saint’s Island, sul Lough Derg, come ispirazione per il suo Inferno. Conosciuto come il Purgatorio di San Patrizio, dal 12° al 15° secolo, l’isola e l’Irlanda erano sinonimi; era uno dei motivi principali che spingeva uno straniero a recarsi in Irlanda. Saint’s Island era la porta per l’altro mondo, i pellegrini che passavano una notte nella caverna del Purgatorio avrebbero parlato con i morti e battagliato con i demoni. Se fossero sopravvissuti i loro peccati sarebbero stati perdonati ed avrebbero ri- cevuto un lasciapassare per il Paradiso.
Viaggiando verso Saint’s Island in cerca della medioevale porta del purgatorio, Elaine Byrne esamina la nozione contemporanea della corruzione e della punizione, tramite i testi dei pelle- grini del 14° secolo, tramite gli attuali casi di corruzione e appropriati filmati.
Di particolare rilievo per la mostra è una scultura in acciaio di oltre 4 metri, che ha riferimenti sia al ponte dei rasoi, che i pellegrini incontravano nel purgatorio, sia ad un gran numero di nozioni filosofiche: il ponte come prova e testimonianza originata nel simbolismo escatologico persiano, attraversabile solo da coloro i quali ne erano degni.
Nata a Dublino in Irlanda, Elaine Byrne vive attualmente tra la sua città natale e New York. Ha tenuto mostre personali alla Limerick City Gallery of Art e alla Kevin Kavanagh Gallery di Dublino ed è stata selezionata per il Whitney Indipendent Study Program a New York nel 2014-2015. Ha vinto il premio Arte Laguna e il Tina Prize nel 2014. Sarà prossimamente artista in residenza al Farm Cultural Park in Sicilia ed è stata recentemente premiata con uno studio nell’ISCP Ground Floor Program, Brooklin, New York.
Inaugurazione: Giovedi, 31 marzo 2016, 18,30 - 20,30
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