Eduardo Souto Moura. Concorsi 1979–2011/ Competitions 1979– 2011
Dal 28 Settembre 2012 al 21 Ottobre 2012
Bologna
Luogo: Pinacoteca Nazionale
Indirizzo: via Belle Arti 56
Orari: da martedì a domenica 9.30-18.30
Curatori: André Campos, Pedro Guedes de Oliveira
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 4209411
E-Mail info: sbas-bo@iperbole.bologna.it
Sito ufficiale: http://www.pinacotecabologna.it
La mostra Eduardo Souto Moura. Concorsi 1979–2011/Competitions 1979– 2011 presenta cinquantaquattro progetti elaborati in occasione di altrettanti concorsi cui Souto de Moura ha partecipato sin dagli esordi professionali, nel 1979. Progetti per nuove architetture e per la riorganizzazione di spazi urbani, per il recupero di edifici monumentali e per la trasformazione di interni: alcuni realizzati o in corso di esecuzione, altri entrati a far parte del catalogo di “architetture possibili” che il lavoro di Souto de Moura alimenta. Se in ogni progetto di concorso si affrontano sfide e si corrono rischi di natura diversa, nel tentativo di dare risposte appropriate e convincenti al programma e agli obbiettivi della committenza in ristrette condizioni temporali e operative, la presentazione in un’unica occasione di un gran numero di schizzi e disegni tecnici, di modelli e fotomontaggi, offre una prospettiva privilegiata per la comprensione del metodo di lavoro di Eduardo Souto de Moura, ripercorrendo il processo che dalle idee germinali conduce alla prefigurazione della sostanza e della forma dell’architettura.
I materiali grafici dei progetti sono impaginati in cinquantaquattro pannelli, numerati e ordinati cronologicamente. Più di mille schizzi autografi tracciati dall’architetto portoghese sulle pagine dei suoi taccuini sono riprodotti su fogli accostati che formano un “atlante da parete” di cento metri quadrati. Sei cassettiere in legno OBS fenolinico, appositamente realizzate per la mostra, contengono documenti consultabili di altrettanti progetti e realizzazioni: il centro culturale Casa das Artes a Porto (1981, 1991), le nuove Stazioni per la Metropolitana di Porto (1997-2006), il Crematorio di Kortrijk in Belgio (2005, 2008-11), il progetto per la Stazione dell’Alta Velocità di Évora Norte, Évora (2008), il progetto per il nuovo Ospedale Centrale di Évora (2009), il progetto per la nuova piscina di S. João da Madeira, Porto (2011). Sul piano superiore di ogni cassettiera sono appoggiati i modelli lignei di ciascun progetto; nei cassetti, apribili, si possono sfogliare riproduzioni di schizzi, disegni e immagini dell’opera, ove costruita. Una serie di quindici pannelli, con fotografie di Luís Ferreira Alves, illustra alcune importanti opere costruite da Souto de Moura in seguito alla vittoria nei relativi concorsi: a Porto, la Casa das Artes e le Stazioni per la Metropolitana; a Kortrijk, in Belgio, il Crematorio; a Basilea l’edificio per uffici nel complesso Novartis (2003). Completano la mostra numerose immagini digitali che documentano le principali opere realizzate da Eduardo Souto de Moura nel corso della sua attività professionale.
Eduardo Souto Moura è nato a Porto il 25 luglio 1952. Si è laureato in architettura nel 1980 presso la Escola Superior de Belas Artes di Porto – città ove vive e lavora. Ha insegnato alla ESBA sino al 1991 e poi come visiting professor in numerose università, in Europa e negli Stati Uniti. Sin dalle opere di esordio – la Casa das Artes a Porto (1981, 1991), il mercato di Braga (1982-84), le prime abitazioni unifamiliari – l’architettura di Souto de Moura si dimostra estranea alla fascinazione delle “novità” – dei linguaggi come dei materiali. Chiarezza e precisione sono i tratti distintivi di un lavoro che, sorvegliato da rigore compositivo e disciplina costruttiva, ha conosciuto nel tempo un graduale ma costante mutamento, testimoniato da realizzazioni quali, tra le altre, lo stadio di Braga (2000-04), la torre Burgo a Porto (1991, 2003-07), il museo Paula Rego a Cascais (2005-09), il recupero del convento das Bernardas di Tavira (2006-12). Il Pritzker Prize, ricevuto da Souto de Moura nel 2011, è il riconoscimento tributato alla coerenza di una ricerca trentennale, testimoniata anche dai progetti di concorso che costellano la sua carriera professionale non meno che nelle opere della maturità.
In occasione della mostra verrà presentata la monografia di Antonio Esposito e Giovanni Leoni, Eduardo Souto de Moura. Tutte le opere, Electaarchitettura, Milano 2012 (552 pagine, 680 llustrazioni)
I materiali grafici dei progetti sono impaginati in cinquantaquattro pannelli, numerati e ordinati cronologicamente. Più di mille schizzi autografi tracciati dall’architetto portoghese sulle pagine dei suoi taccuini sono riprodotti su fogli accostati che formano un “atlante da parete” di cento metri quadrati. Sei cassettiere in legno OBS fenolinico, appositamente realizzate per la mostra, contengono documenti consultabili di altrettanti progetti e realizzazioni: il centro culturale Casa das Artes a Porto (1981, 1991), le nuove Stazioni per la Metropolitana di Porto (1997-2006), il Crematorio di Kortrijk in Belgio (2005, 2008-11), il progetto per la Stazione dell’Alta Velocità di Évora Norte, Évora (2008), il progetto per il nuovo Ospedale Centrale di Évora (2009), il progetto per la nuova piscina di S. João da Madeira, Porto (2011). Sul piano superiore di ogni cassettiera sono appoggiati i modelli lignei di ciascun progetto; nei cassetti, apribili, si possono sfogliare riproduzioni di schizzi, disegni e immagini dell’opera, ove costruita. Una serie di quindici pannelli, con fotografie di Luís Ferreira Alves, illustra alcune importanti opere costruite da Souto de Moura in seguito alla vittoria nei relativi concorsi: a Porto, la Casa das Artes e le Stazioni per la Metropolitana; a Kortrijk, in Belgio, il Crematorio; a Basilea l’edificio per uffici nel complesso Novartis (2003). Completano la mostra numerose immagini digitali che documentano le principali opere realizzate da Eduardo Souto de Moura nel corso della sua attività professionale.
Eduardo Souto Moura è nato a Porto il 25 luglio 1952. Si è laureato in architettura nel 1980 presso la Escola Superior de Belas Artes di Porto – città ove vive e lavora. Ha insegnato alla ESBA sino al 1991 e poi come visiting professor in numerose università, in Europa e negli Stati Uniti. Sin dalle opere di esordio – la Casa das Artes a Porto (1981, 1991), il mercato di Braga (1982-84), le prime abitazioni unifamiliari – l’architettura di Souto de Moura si dimostra estranea alla fascinazione delle “novità” – dei linguaggi come dei materiali. Chiarezza e precisione sono i tratti distintivi di un lavoro che, sorvegliato da rigore compositivo e disciplina costruttiva, ha conosciuto nel tempo un graduale ma costante mutamento, testimoniato da realizzazioni quali, tra le altre, lo stadio di Braga (2000-04), la torre Burgo a Porto (1991, 2003-07), il museo Paula Rego a Cascais (2005-09), il recupero del convento das Bernardas di Tavira (2006-12). Il Pritzker Prize, ricevuto da Souto de Moura nel 2011, è il riconoscimento tributato alla coerenza di una ricerca trentennale, testimoniata anche dai progetti di concorso che costellano la sua carriera professionale non meno che nelle opere della maturità.
In occasione della mostra verrà presentata la monografia di Antonio Esposito e Giovanni Leoni, Eduardo Souto de Moura. Tutte le opere, Electaarchitettura, Milano 2012 (552 pagine, 680 llustrazioni)
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