A Parigi fino al 24 febbraio 2020
Finissage per Leonardo al Louvre
Leonardo da Vinci, Ritratto di dama (La Belle Ferronnière o “Presunto ritratto di Lucrezia Crivelli”), 1493-1495 circa, Olio su tavola di noce, 45 x 63 cm, Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures, Collezione dell’Imperatore Francesco I | Foto: Livioandronico2013, via Wikimedia Creative Commons
Francesca Faiella
06/02/2020
Mondo - Mancano pochi giorni per visitare al Louvre di Parigi la grande mostra dedicata a Leonardo Da Vinci che chiuderà i battenti il prossimo 24 febbraio 2020.
La grande esposizione intitolata Léonard De Vinci 1452-1519 - se pur non esita a francesizzare il nome del più celebre genio del Rinascimento italiano - è certamente un’occasione unica per vedere riunite non solo le più celebri opere d’arte di Leonardo che il museo francese possiede, ma di contestualizzarle in una mostra che è una delle più importanti organizzate per celebrare il cinquecentesimo anniversario della morte dell’artista.
Guarda i grandi capolavori di Leonardo nella nostra Gallery:
I grandi capolavori di Leonardo
Il Genio del Rinascimento attraverso i suoi capolavori.
Il Museo del Louvre di Parigi ha organizzato un percorso espositivo semplice ed efficace che permette di scoprire alcuni dettagli meno conosciuti della vita di Leonardo Da Vinci analizzandone il percorso creativo alla ricerca dell'arte totale.
Al visitatore viene fornito un piccolo, indispensabile manuale, una guida che consente la lettura delle opere esposte e delle diverse immagini a raggi infrarossi presentate in mostra, senza cui ci si sentirebbe un po' perduti.
L'idea del percorso espositivo è quella di restituire il talento innato del giovane Leonardo Da Vinci e la sua capacità di superare i propri limiti nel corso della sua vita e della sua carriera artistica, improntata alla continua ricerca della conoscenza.
L'esposizione inizia con il suo apprendistato e le influenze artistiche da lui ricevute nell'atelier del celebre scultore fiorentino Andrea Del Verrocchio, la ricerca dell'espressività drammatica dei chiaroscuri nella restituzione nel disegno e in pittura della plasticità spaziale della realtà. In mostra si trovano raccolti eccezionalmente per l'occasione Les Draperies monocromatiche su tela di lino, restituzione di alcuni modelli creati in argilla e ricoperti di tele drappeggiate, destinate principalmente alle sculture. Leonardo Da Vinci a Firenze è affascinato dai quadri del Pollaiolo e dalla pittura fiamminga e persegue la sua ricerca della libertà espressiva, un tema cui l’esposizione del Louvre dedica un'intera sala.
Per Leonardo la forma è illusione del mondo. Il pittore coglie la verità grazie a una libertà dello spirito e della mano capace di superare la capacità di rappresentazione del reale ed inoltrarsi nell'efficace e moderna ricerca di un “componimento inculto” che traduce il movimento e trasfigura l'universo della pittura fino all'incompiuto. Un tema, questo, destinato a diventare una delle caratteristiche dell’arte figurativa di Leonardo.
Guarda la Gallery su Verrocchio, il maestro di Leonardo, ovvero quando lo spirito del tempo sbircia la sua epoca attraverso gli occhi di un singolo talento:
Andrea del Verrocchio, maestro del Tempo
Figura emblematica dell'artista che fu incarnazione ante litteram del genio universale, e "padre" di un’intera generazione di maestri, in memoria dei propri precursori.
Il percorso espositivo permette sinteticamente di seguire le peregrinazioni dell'artista, le sue collaborazioni e i rapporti con i suoi committenti. Lo troviamo a Milano a capo delle festività della corte di Ludovico Sforza e il suo studio si arricchisce della presenza di due giovani collaboratori, Giovan Antonio Beltraffio e Marco d'Oggiono. A Milano Leonardo rompe con la tradizione milanese del ritratto di profilo per presentare i personaggi in maniera più dinamica, su fondo nero e posizionati a tre quarti. Di questo periodo sono i ritratti della Dama con l'ermellino e il Ritratto di Dama presentato in mostra, noto anche tradizionalmente come La Belle Ferronnière.
L'esigenza scientifica di Leonardo Da Vinci, la sua fame di conoscenza del mondo e il suo studio incessante dei fenomeni della natura, sono espressi attraverso la ricerca di un'arte del disegno che possa esprimere la relazione fra le forme, una sorta di repertorio infinito d'osservazioni erranti, di ricerche, di sperimentazioni, di riflessioni e di teorie; tutte le discipline sono chiamate in causa da per raggiungere un'arte pittorica che diventi scienza divina. L'olio glielo permette, le forme si confondono con le altre forme. Léornard De Vinci 1452-1519 è una mostra che celebra il primo creatore dell'arte moderna.
Leggi anche:
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• Leonardo da Vinci al Musée du Louvre
• FOTO: Una notte al Louvre con Leonardo da Vinci
La grande esposizione intitolata Léonard De Vinci 1452-1519 - se pur non esita a francesizzare il nome del più celebre genio del Rinascimento italiano - è certamente un’occasione unica per vedere riunite non solo le più celebri opere d’arte di Leonardo che il museo francese possiede, ma di contestualizzarle in una mostra che è una delle più importanti organizzate per celebrare il cinquecentesimo anniversario della morte dell’artista.
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I grandi capolavori di Leonardo
Il Genio del Rinascimento attraverso i suoi capolavori.
Il Museo del Louvre di Parigi ha organizzato un percorso espositivo semplice ed efficace che permette di scoprire alcuni dettagli meno conosciuti della vita di Leonardo Da Vinci analizzandone il percorso creativo alla ricerca dell'arte totale.
Al visitatore viene fornito un piccolo, indispensabile manuale, una guida che consente la lettura delle opere esposte e delle diverse immagini a raggi infrarossi presentate in mostra, senza cui ci si sentirebbe un po' perduti.
L'idea del percorso espositivo è quella di restituire il talento innato del giovane Leonardo Da Vinci e la sua capacità di superare i propri limiti nel corso della sua vita e della sua carriera artistica, improntata alla continua ricerca della conoscenza.
L'esposizione inizia con il suo apprendistato e le influenze artistiche da lui ricevute nell'atelier del celebre scultore fiorentino Andrea Del Verrocchio, la ricerca dell'espressività drammatica dei chiaroscuri nella restituzione nel disegno e in pittura della plasticità spaziale della realtà. In mostra si trovano raccolti eccezionalmente per l'occasione Les Draperies monocromatiche su tela di lino, restituzione di alcuni modelli creati in argilla e ricoperti di tele drappeggiate, destinate principalmente alle sculture. Leonardo Da Vinci a Firenze è affascinato dai quadri del Pollaiolo e dalla pittura fiamminga e persegue la sua ricerca della libertà espressiva, un tema cui l’esposizione del Louvre dedica un'intera sala.
Per Leonardo la forma è illusione del mondo. Il pittore coglie la verità grazie a una libertà dello spirito e della mano capace di superare la capacità di rappresentazione del reale ed inoltrarsi nell'efficace e moderna ricerca di un “componimento inculto” che traduce il movimento e trasfigura l'universo della pittura fino all'incompiuto. Un tema, questo, destinato a diventare una delle caratteristiche dell’arte figurativa di Leonardo.
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Il percorso espositivo permette sinteticamente di seguire le peregrinazioni dell'artista, le sue collaborazioni e i rapporti con i suoi committenti. Lo troviamo a Milano a capo delle festività della corte di Ludovico Sforza e il suo studio si arricchisce della presenza di due giovani collaboratori, Giovan Antonio Beltraffio e Marco d'Oggiono. A Milano Leonardo rompe con la tradizione milanese del ritratto di profilo per presentare i personaggi in maniera più dinamica, su fondo nero e posizionati a tre quarti. Di questo periodo sono i ritratti della Dama con l'ermellino e il Ritratto di Dama presentato in mostra, noto anche tradizionalmente come La Belle Ferronnière.
L'esigenza scientifica di Leonardo Da Vinci, la sua fame di conoscenza del mondo e il suo studio incessante dei fenomeni della natura, sono espressi attraverso la ricerca di un'arte del disegno che possa esprimere la relazione fra le forme, una sorta di repertorio infinito d'osservazioni erranti, di ricerche, di sperimentazioni, di riflessioni e di teorie; tutte le discipline sono chiamate in causa da per raggiungere un'arte pittorica che diventi scienza divina. L'olio glielo permette, le forme si confondono con le altre forme. Léornard De Vinci 1452-1519 è una mostra che celebra il primo creatore dell'arte moderna.
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