Ai Weiwei. Disposition

Ai Weiwei. Disposition, Zuecca Project Space/ Chiesa di Sant’Antonin, Venezia
Dal 29 Maggio 2013 al 15 Settembre 2013
Venezia
Luogo: Complesso delle Zitelle
Indirizzo: Giudecca
Orari: 10-18
Curatori: Maurizio Bortolotti
Telefono per informazioni: +39 02 87238004
E-Mail info: press@paolamanfredi.com
Sito ufficiale: http://www.lissongallery.com
In concomitanza con la 55° Biennale di Arti Visive di Venezia, Zuecca Project Space presenta, fino al 15 settembre 2013, una mostra di nuove opere di Ai Weiwei. Si tratta dell’unica grande personale dell’artista nel 2013 e avrà luogo in due diverse sedi veneziane: il complesso delle Zitelle, sede di Zuecca Project Space, e la Chiesa di Sant’Antonin. Opere di Ai Weiwei saranno inoltre esposte in altri punti della Biennale di Venezia nell’ambito della mostra collettiva del Padiglione Tedesco.
Curata da Maurizio Bortolotti, l’esposizione comprenderà due opere di riferimento, una per ciascuna sede, che presentano Ai Weiwei all’apice della sua potenza artistica e del suo impegno sociale. Alla Zuecca sarà presentata una versione ingrandita della sua celebre installazione scultorea Straight. Esposta per la prima volta nell’ambito dell’applaudita retrospettiva del 2012 presso lo Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington DC., Straight è costituita da un insieme di barre di acciaio, recuperate dalle macerie, che armavano le strutture portanti delle scuole distrutte dal terremoto che colpì la regione del Sichuan nel 2008, nel quale persero la vita oltre cinquemila bambini.
Per la Chiesa di Sant’Antonin, Ai Weiwei ha invece appositamente concepito uno speciale lavoro che sarà rivelato in occasione della settimana inaugurale della Biennale di Venezia. L’opera funzionerà come un dialogo tra la storia personale dell’artista e l’architettura ospitante e sarà la risposta contemporanea cinese alla città di Venezia.
Figura culturale centrale della sua generazione, Ai Weiwei ha sempre mostrato grande coraggio, esponendosi in prima persona nel portare l’attenzione sui problemi connessi ai cambiamenti sociali del suo Paese, attraverso la sua arte. E’ un fulgido esempio di critica sociale legittima e di libera espressione sia in Cina che a livello internazionale.
La mostra realizzata per Zuecca Project Space rappresenta un nuovo capitolo nello storico rapporto – fondato sul commercio oltre che sullo scambio religioso e culturale – esistente da tempo immemore tra la Cina e Venezia, rapporto che acquisterà una nuova immediatezza alla luce dell’interpretazione della Cina proposta dall’artista all’interno del contesto della città.
La mostra è realizzata in collaborazione con Lisson Gallery, che dal 2010 rappresenta l’artista, con cui collabora a stretto contatto, presentando applaudite personali del suo lavoro presso le sedi di Londra e Milano.
Curata da Maurizio Bortolotti, l’esposizione comprenderà due opere di riferimento, una per ciascuna sede, che presentano Ai Weiwei all’apice della sua potenza artistica e del suo impegno sociale. Alla Zuecca sarà presentata una versione ingrandita della sua celebre installazione scultorea Straight. Esposta per la prima volta nell’ambito dell’applaudita retrospettiva del 2012 presso lo Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington DC., Straight è costituita da un insieme di barre di acciaio, recuperate dalle macerie, che armavano le strutture portanti delle scuole distrutte dal terremoto che colpì la regione del Sichuan nel 2008, nel quale persero la vita oltre cinquemila bambini.
Per la Chiesa di Sant’Antonin, Ai Weiwei ha invece appositamente concepito uno speciale lavoro che sarà rivelato in occasione della settimana inaugurale della Biennale di Venezia. L’opera funzionerà come un dialogo tra la storia personale dell’artista e l’architettura ospitante e sarà la risposta contemporanea cinese alla città di Venezia.
Figura culturale centrale della sua generazione, Ai Weiwei ha sempre mostrato grande coraggio, esponendosi in prima persona nel portare l’attenzione sui problemi connessi ai cambiamenti sociali del suo Paese, attraverso la sua arte. E’ un fulgido esempio di critica sociale legittima e di libera espressione sia in Cina che a livello internazionale.
La mostra realizzata per Zuecca Project Space rappresenta un nuovo capitolo nello storico rapporto – fondato sul commercio oltre che sullo scambio religioso e culturale – esistente da tempo immemore tra la Cina e Venezia, rapporto che acquisterà una nuova immediatezza alla luce dell’interpretazione della Cina proposta dall’artista all’interno del contesto della città.
La mostra è realizzata in collaborazione con Lisson Gallery, che dal 2010 rappresenta l’artista, con cui collabora a stretto contatto, presentando applaudite personali del suo lavoro presso le sedi di Londra e Milano.
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