La memoria si fa immagine e si svela anche online
Nasce la Fondazione Alinari per la Fotografia: un nuovo museo, mostre e ricerca per una collezione di rilievo mondiale
Fratelli Alinari, Veduta dell'ingresso dello stabilimento fotografico Fratelli Alinari di Via Nazionale, ora Largo Alinari, a Firenze. Per strada alcuni passanti, 1899 I Archivi Alinari, Firenze
Francesca Grego
17/02/2021
Firenze - Era il 1852 quando Leopoldo Alinari fondò a Firenze il suo primo laboratorio fotografico insieme ai fratelli Giuseppe e Romualdo. Circa dieci anni dopo, il più antico stabilimento fotografico del mondo avrebbe visto la luce al centro del capoluogo toscano, in un palazzo di via Nazionale che oggi risponde all’indirizzo di Largo Alinari. Per i fratelli fiorentini e i loro eredi documentare la realtà attraverso la fotografia divenne una missione: nel corso del tempo opere d’arte, luoghi, protagonisti ed eventi della storia italiana sono stati sistematicamente inquadrati dentro l’obiettivo, dando vita a una collezione vastissima e incredibilmente varia, che tuttora rappresenta un punto di riferimento per studiosi di discipline diverse e per gli appassionati di fotografia di tutto il mondo. Negli anni agli album fotografici e alle stampe d’epoca (per la maggior parte pezzi unici) si sono aggiunte 260 mila immagini digitali, oltre a volumi, riviste e libri rari che fanno dell’Archivio Alinari una delle più qualificate biblioteche del settore a livello internazionale. Dagherrotipi, apparecchiature fotografiche, macchinari dell’antica stamperia, attrezzature storiche da atelier raccontano infine pratiche e processi produttivi in uso agli albori della fotografia.
Fratelli Alinari, "Italie - Florence - Avril 1904", La Tribuna, Galleria degli Uffizi, Firenze, 1900 ca.I Archivi Alinari, Firenze
Con oltre cinque milioni di pezzi raccolti dalla metà dell’Ottocento al nuovo millennio, oggi l’Archivio Fotografico Alinari incarna la memoria storica del Belpaese e rappresenta un mezzo formidabile per ripercorrere l’intera evoluzione della fotografia. Dopo numerosi passaggi di proprietà, in cui l’immenso patrimonio ha rischiato la dispersione e lo smembramento, nel 2019 l’acquisto da parte della Regione Toscana ha posto le basi per la sua fruibilità e valorizzazione nel tempo. La nuova sede di Villa Fabbricotti, a Firenze, e la costituzione della FAF - Fondazione Alinari per la Fotografia sono le premesse di un futuro promettente.
“Oggi si apre ufficialmente un nuovo capitolo di una grande storia”, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani durante la presentazione di ieri, martedì 16 febbraio: “Siamo finalmente in grado di mettere a disposizione di tutti, cittadini, studiosi, ricercatori, il racconto di 150 anni della nostra storia attraverso documenti di grande pregio e di grande bellezza e promuovere la conoscenza di un patrimonio che è una fonte storica unica. Non solo, tra i compiti della Fondazione c’è anche la promozione della cultura dell'immagine fotografica grazie al confronto proposto sul ruolo della fotografia come linguaggio della modernità”.
Team Alinari, Manifestazione a favore dell'aborto, Roma, 1975 ca.I Team/Alinari
Nuovi progetti si affacciano già all’orizzonte, spiegano il presidente della Fondazione Giorgio van Straten e la direttrice Claudia Baroncini. Mentre la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana lavora con l’Opificio delle Pietre Dure all’adeguamento dello storico palazzo fiorentino, le foto dell’Archivio si preparano per un tour mondiale che toccherà l’Europa, l’Asia, l’Africa e le Americhe. A partire dall’estate 2021 nelle sedi diplomatico-consolari e negli Istituti italiani di Cultura la mostra Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea illustrerà il fascino e la varietà del Belpaese dal paesaggio alla cultura e alla creatività, mettendo a confronto nell’opera di oltre 75 fotografi stili, tecniche e soggetti differenti nell’opera di oltre 75 fotografi. “Sarebbe sbagliato considerare il patrimonio fotografico della Fondazione solo un insieme di oggetti d’arte”, ha dichiarato il presidente van Straten: “le fotografie sono uno strumento per raccontare il mondo del passato e quello del presente, e questa idea di racconto sarà alla base di molte nostre iniziative”.
Fratelli Alinari, Scala della torre di Arnolfo in Palazzo Vecchio, Firenze, 1900-1905 I Archivi Alinari, Firenze
Conservazione, restauro, fruizione e valorizzazione procederanno di pari passo a Villa Fabbricotti, anche grazie al finanziamento di 39.400 euro che il progetto della Fondazione si è aggiudicato in una gara bandita dal Mibact nel 2020. E nuove strade sono state tracciate nella giornata internazionale di studi On Alinari. Archive in Transition, organizzata in collaborazione con la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut. In dialogo con l’artista Armin Linke, da anni impegnato in progetti che hanno al centro gli archivi di immagini, studiosi di estrazione multidisciplinare hanno proposto possibili direzioni di ricerca per collegare il passato, il presente e il futuro della collezione.
Studio Villani, Giovane donna in abito rosso e cappello, inginocchiata, tiene il filo con alcuni palloncini colorati, 1970 - 1980 I Archivi Alinari-Archivio Villani, Firenze
“Uno degli obiettivi principali della Fondazione è raggiungere e coinvolgere nelle proprie attività il pubblico, il più ampio e variegato possibile, attraverso programmi educativi per le scuole, le famiglie e gli adulti, e progetti di mediazione culturale per le comunità, che rendano accessibile e comprensibile a tutti il patrimonio Alinari. L’ambizione è anche trasformare l’archivio in un luogo di formazione sulla fotografia, autorevole, vivace e di rilievo, mettendo a disposizione di studenti, professionisti e appassionati materiali, strumenti, conoscenze e competenze”, ha aggiunto la direttrice Claudia Baroncini.
Intanto le immagini digitalizzate dell’Archivio Alinari sono già disponibili sul sito www.alinari.it, da consultare attraverso un motore di ricerca, distinte per autori o, ancora, raccolte in fotoracconti che si arricchiranno nel tempo: dalla Divina Commedia di Dante vista con gli occhi degli artisti alla storia di Villa Fabbricotti, passando per il soggiorno della Regina Vittoria nella storica residenza fiorentina.
Fratelli Alinari, Il parco e la villa Fabbricotti a Firenze, 1894 - 1894 I Archivi Alinari, Firenze
Fratelli Alinari, "Italie - Florence - Avril 1904", La Tribuna, Galleria degli Uffizi, Firenze, 1900 ca.I Archivi Alinari, Firenze
Con oltre cinque milioni di pezzi raccolti dalla metà dell’Ottocento al nuovo millennio, oggi l’Archivio Fotografico Alinari incarna la memoria storica del Belpaese e rappresenta un mezzo formidabile per ripercorrere l’intera evoluzione della fotografia. Dopo numerosi passaggi di proprietà, in cui l’immenso patrimonio ha rischiato la dispersione e lo smembramento, nel 2019 l’acquisto da parte della Regione Toscana ha posto le basi per la sua fruibilità e valorizzazione nel tempo. La nuova sede di Villa Fabbricotti, a Firenze, e la costituzione della FAF - Fondazione Alinari per la Fotografia sono le premesse di un futuro promettente.
“Oggi si apre ufficialmente un nuovo capitolo di una grande storia”, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani durante la presentazione di ieri, martedì 16 febbraio: “Siamo finalmente in grado di mettere a disposizione di tutti, cittadini, studiosi, ricercatori, il racconto di 150 anni della nostra storia attraverso documenti di grande pregio e di grande bellezza e promuovere la conoscenza di un patrimonio che è una fonte storica unica. Non solo, tra i compiti della Fondazione c’è anche la promozione della cultura dell'immagine fotografica grazie al confronto proposto sul ruolo della fotografia come linguaggio della modernità”.
Team Alinari, Manifestazione a favore dell'aborto, Roma, 1975 ca.I Team/Alinari
Nuovi progetti si affacciano già all’orizzonte, spiegano il presidente della Fondazione Giorgio van Straten e la direttrice Claudia Baroncini. Mentre la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana lavora con l’Opificio delle Pietre Dure all’adeguamento dello storico palazzo fiorentino, le foto dell’Archivio si preparano per un tour mondiale che toccherà l’Europa, l’Asia, l’Africa e le Americhe. A partire dall’estate 2021 nelle sedi diplomatico-consolari e negli Istituti italiani di Cultura la mostra Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea illustrerà il fascino e la varietà del Belpaese dal paesaggio alla cultura e alla creatività, mettendo a confronto nell’opera di oltre 75 fotografi stili, tecniche e soggetti differenti nell’opera di oltre 75 fotografi. “Sarebbe sbagliato considerare il patrimonio fotografico della Fondazione solo un insieme di oggetti d’arte”, ha dichiarato il presidente van Straten: “le fotografie sono uno strumento per raccontare il mondo del passato e quello del presente, e questa idea di racconto sarà alla base di molte nostre iniziative”.
Fratelli Alinari, Scala della torre di Arnolfo in Palazzo Vecchio, Firenze, 1900-1905 I Archivi Alinari, Firenze
Conservazione, restauro, fruizione e valorizzazione procederanno di pari passo a Villa Fabbricotti, anche grazie al finanziamento di 39.400 euro che il progetto della Fondazione si è aggiudicato in una gara bandita dal Mibact nel 2020. E nuove strade sono state tracciate nella giornata internazionale di studi On Alinari. Archive in Transition, organizzata in collaborazione con la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut. In dialogo con l’artista Armin Linke, da anni impegnato in progetti che hanno al centro gli archivi di immagini, studiosi di estrazione multidisciplinare hanno proposto possibili direzioni di ricerca per collegare il passato, il presente e il futuro della collezione.
Studio Villani, Giovane donna in abito rosso e cappello, inginocchiata, tiene il filo con alcuni palloncini colorati, 1970 - 1980 I Archivi Alinari-Archivio Villani, Firenze
“Uno degli obiettivi principali della Fondazione è raggiungere e coinvolgere nelle proprie attività il pubblico, il più ampio e variegato possibile, attraverso programmi educativi per le scuole, le famiglie e gli adulti, e progetti di mediazione culturale per le comunità, che rendano accessibile e comprensibile a tutti il patrimonio Alinari. L’ambizione è anche trasformare l’archivio in un luogo di formazione sulla fotografia, autorevole, vivace e di rilievo, mettendo a disposizione di studenti, professionisti e appassionati materiali, strumenti, conoscenze e competenze”, ha aggiunto la direttrice Claudia Baroncini.
Intanto le immagini digitalizzate dell’Archivio Alinari sono già disponibili sul sito www.alinari.it, da consultare attraverso un motore di ricerca, distinte per autori o, ancora, raccolte in fotoracconti che si arricchiranno nel tempo: dalla Divina Commedia di Dante vista con gli occhi degli artisti alla storia di Villa Fabbricotti, passando per il soggiorno della Regina Vittoria nella storica residenza fiorentina.
Fratelli Alinari, Il parco e la villa Fabbricotti a Firenze, 1894 - 1894 I Archivi Alinari, Firenze
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