Immagini nello spazio
Immagini nello spazio, Certosa e Museo di San Giacomo, Capri
Dal 02 Giugno 2012 al 25 Giugno 2012
Capri | Napoli
Luogo: Certosa e Museo di San Giacomo
Indirizzo: via Certosa
Orari: da martedì a domenica: 9-14
Curatori: Maurizio Siniscalco, Mario Franco
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 081 8376218 \ +39 081 5788418
E-Mail info: sspsae-na.uffstampa@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.polomusealenapoli.beniculturali.it
Sabato 2 giugno alle ore 18.30, negli spazi della Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri con la
direzione di Rossana Muzii, sarà inaugurata la mostra “IMMAGINI NELLO SPAZIO” a cura di Maurizio
Siniscalco e Mario Franco.
L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico,
Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e dall’Associazione Culturale ArteAs di
Maurizio Siniscalco.
La mostra, con il Patrocinio della Città di Paraty gemellata con la Città di Capri, dell’Accademia di Belle
Arti di Napoli e della UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janiero, presenta un insieme molteplice
di opere realizzate da Angelo Bucarelli (artista e designer eclettico e versatile, formatosi artisticamente in
Italia e negli Sati Uniti, vive e lavora a Roma), Moio&Sivelli (artisti e videomakers, vivono e lavorano tra
Napoli e Londra), Fabrizio Monsellato (giovane scultore e disegnatore napoletano formatosi all’Accademia
di Belle Arti di Napoli) e il gruppo di giovani artisti cinesi (Chen Guang, Fan Ruijun, Feng Yuanyuan, Li
Jang, Shuai Ying, Su Yaqiong, Zhao Xin, Zhou Cong) provenienti dall’Università di Hebei Normal di
Shijiazhuang nella provincia di Hebei che attualmente studiano presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Una mostra eterogenea che mette in evidenza le diversità nei modus operandi del fare arte, dei modi di
“comporre” e “mettere insieme”, presentando e rappresentando i personali registri espressivi.
“Oggi – scrive Mario Franco – non è più possibile intendere l'arte come missione, come un dovere civile, una
necessità di indagare le infinite forme e possibilità del mimetico e della materia. Quella che oggi possiamo
ancora chiamare arte, non senza una certa approssimazione, è ciò che individua i significati della
comunicazione in un contesto spaziale, temporale, sociale, ambientale.
Questa mostra, rifiuta la tradizione iconologica e idolatrica dell’ortodossia per esplorare forme di
comunicazione ontologicamente iconoclaste, programmaticamente poste sul confine tra riflessione e
immaginazione, instaurando con le immagini solo la forza recuperata e recuperante di un'arte insieme
spaziale e temporale, con una instabilità e mutabilità che fa quanto meno sorgere il forte sospetto che la sua
specificità, se c’è, sia in un indefinibile altrove.
Cosicché se Angelo Bucarelli vuole un'arte come comunicazione oscillante tra conflitto e tolleranza, tra
regresso e progresso, tra involuzione e sviluppo, in un ambito sociale dove lo scambio esperienziale sia
condivisione e armonia, i giovani scultori cinesi, lavorano sulla differenza tra l’Occidente e l’Oriente. Essi
descrivono la circostanza che li ha portati a vivere a cavallo di due discordi civiltà e due diversi modi di
pensare. Fabrizio Monsellato indaga corpi disegnati e solo parzialmente scolpiti, a significare la nostra
identità incompiuta, la convergenza tra la rappresentazione e l'irrappresentabile. Moio&Sivelli, artisti con
un'esperienza di ricerca pluriennale e con spirito dolcemente trasgressivo, portano i loro "bassorilievi" di
silicone ricavati da "still-frame" di azioni video come surreale detournement e ironica riflessione su pregiudizi
e nuove abitudini, descrivendo una delle ossessioni basilari dell'universo mediale: niente è ciò che sembra, i
nostri sensi vanno allertati, se non vogliamo che ci tradiscano. Propongono situazioni enigmatiche,
costringono il fruitore a riflettere sullo stato ambiguo della realtà che continuamente muta e si trasforma
secondo l'acutezza del loro sguardo”.
direzione di Rossana Muzii, sarà inaugurata la mostra “IMMAGINI NELLO SPAZIO” a cura di Maurizio
Siniscalco e Mario Franco.
L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico,
Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e dall’Associazione Culturale ArteAs di
Maurizio Siniscalco.
La mostra, con il Patrocinio della Città di Paraty gemellata con la Città di Capri, dell’Accademia di Belle
Arti di Napoli e della UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janiero, presenta un insieme molteplice
di opere realizzate da Angelo Bucarelli (artista e designer eclettico e versatile, formatosi artisticamente in
Italia e negli Sati Uniti, vive e lavora a Roma), Moio&Sivelli (artisti e videomakers, vivono e lavorano tra
Napoli e Londra), Fabrizio Monsellato (giovane scultore e disegnatore napoletano formatosi all’Accademia
di Belle Arti di Napoli) e il gruppo di giovani artisti cinesi (Chen Guang, Fan Ruijun, Feng Yuanyuan, Li
Jang, Shuai Ying, Su Yaqiong, Zhao Xin, Zhou Cong) provenienti dall’Università di Hebei Normal di
Shijiazhuang nella provincia di Hebei che attualmente studiano presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Una mostra eterogenea che mette in evidenza le diversità nei modus operandi del fare arte, dei modi di
“comporre” e “mettere insieme”, presentando e rappresentando i personali registri espressivi.
“Oggi – scrive Mario Franco – non è più possibile intendere l'arte come missione, come un dovere civile, una
necessità di indagare le infinite forme e possibilità del mimetico e della materia. Quella che oggi possiamo
ancora chiamare arte, non senza una certa approssimazione, è ciò che individua i significati della
comunicazione in un contesto spaziale, temporale, sociale, ambientale.
Questa mostra, rifiuta la tradizione iconologica e idolatrica dell’ortodossia per esplorare forme di
comunicazione ontologicamente iconoclaste, programmaticamente poste sul confine tra riflessione e
immaginazione, instaurando con le immagini solo la forza recuperata e recuperante di un'arte insieme
spaziale e temporale, con una instabilità e mutabilità che fa quanto meno sorgere il forte sospetto che la sua
specificità, se c’è, sia in un indefinibile altrove.
Cosicché se Angelo Bucarelli vuole un'arte come comunicazione oscillante tra conflitto e tolleranza, tra
regresso e progresso, tra involuzione e sviluppo, in un ambito sociale dove lo scambio esperienziale sia
condivisione e armonia, i giovani scultori cinesi, lavorano sulla differenza tra l’Occidente e l’Oriente. Essi
descrivono la circostanza che li ha portati a vivere a cavallo di due discordi civiltà e due diversi modi di
pensare. Fabrizio Monsellato indaga corpi disegnati e solo parzialmente scolpiti, a significare la nostra
identità incompiuta, la convergenza tra la rappresentazione e l'irrappresentabile. Moio&Sivelli, artisti con
un'esperienza di ricerca pluriennale e con spirito dolcemente trasgressivo, portano i loro "bassorilievi" di
silicone ricavati da "still-frame" di azioni video come surreale detournement e ironica riflessione su pregiudizi
e nuove abitudini, descrivendo una delle ossessioni basilari dell'universo mediale: niente è ciò che sembra, i
nostri sensi vanno allertati, se non vogliamo che ci tradiscano. Propongono situazioni enigmatiche,
costringono il fruitore a riflettere sullo stato ambiguo della realtà che continuamente muta e si trasforma
secondo l'acutezza del loro sguardo”.
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